Da Stonewall a Pisa ’79. Ieri come oggi, FAVOLOSE RIBELLI. Il Toscana Pride 2019 porta a Pisa alla testa del corteo due icone del movimento LGBTQIA+ che dei Moti di Stonewall 1969 e dalla prima marcia del Movimento Omosessuale Italiano (quello che oggi chiamiamo Pride) che si tenne proprio a Pisa nel 1979, sono il simbolo. 

Si tratta di Porpora Marcasciano attivista transfemminista e presidente onoraria del MIT- Movimento Identità Trans che di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson – protagoniste della rivolta della notte tra il 27 e 28 giugno allo Stonewall Inn di New York – è l’erede; e Andrea Pini, attivista del Collettivo Orfeo che coordinò l’organizzazione del corteo del 24 novembre 1979 a Pisa. Con loro e con migliaia di altre persone – sabato 6 luglio – la manifestazione dell’orgoglio e della visibilità LGBTQIA+ sfilerà per le strade della città della Torre, per ricordare quella che è stata definita la notte della “caduta della forcina che si udì in tutto il mondo” ma soprattutto per ribadire che la rivolta continua, che la favolosa ribellione è ancora oggi resistenza quotidiana all’omo/bi/lesbo-transfobia, al razzismo, al sessismo e all’abilismo e alla cultura dell’odio che chiude i porti e mette a rischio diritti faticosamente conquistati. Per rivivere le emozioni di quegli anni, alla vigilia del corteo del Toscana Pride nel luogo simbolo di Pisa ’ 79 – il Cantiere San Bernardo dove 40 anni fa si concluse la parata della prima marcia per i diritti degli omosessuali autorizzata dalla questura – venerdì 5 luglio dalle 19.00 in poi, si terrà l’evento “Favolose ribellioni”, una conversazione guidata da Porpora Marcasciano e Andrea Pini per riprendere il filo della storia, ricordare quegli anni ma con uno sguardo sognante verso nuovi futuri da raggiungere e da immaginare. Introduce Junio Aglioti Colombini, portavoce del Comitato Toscana Pride.

MONICA BARNI, Vice Presidente Regione Toscana – ”La Regione Toscana da anni è impegnata nel contrasto all’omofobia e alle discriminazioni di genere. A testimonianza di questo una legge pionieristica del 2004, la legge 63, in materia di diritti delle persone a prescindere dal loro orientamento sessuale o dalla loro identità di genere, gli interventi di educazione alla diversità ed al rispetto dei diritti umani più in generale, la fondazione della rete READY” – dichiara la vicepresidente con delega alla cultura Monica Barni – “Molto però bisogna ancora fare in un contesto quotidiano in cui assistiamo a fenomeni di propaganda negativa che mettono in discussione anche i diritti riconosciuti e dati per acquisiti, nel nostro paese e nel resto del mondo”, ha continuato Monica Barni. “Il cambiamento culturale non può che passare dall’educazione e da interventi sulle giovanissime generazioni. Volentieri patrociniamo iniziative pubbliche come il Toscana Pride che quest’anno si svolgerà a Pisa. Siamo convinti che su questi temi non bisogna mai abbassare la guardia”. 

MASSIMILIANO ANGORI, Presidente della Provincia di Pisa  – “Il Toscana Pride, nel quarantesimo anniversario della nascita del movimento, nel 2019 si tradurrà in iniziative su tutto il territorio regionale e in una parata conclusiva che vedrà protagonista la nostra città di Pisa, il prossimo 6 luglio. Una centralità per il nostro territorio, dunque, che esalta ulteriormente l’adesione ufficiale della Provincia di Pisa alla manifestazione, tramite la concessione del patrocinio da parte del nostro Ente. La nostra adesione simboleggia la volontà di abbracciare questo percorso, per chiedere pari diritti e pari doveri, ispirati dagli ideali di laicità, autodeterminazione e inclusione” – afferma il Presidente Massimiliano Angori – La Provincia peraltro nel febbraio scorso ha formalizzato la propria adesione a Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le Discriminazioni per orientamento sessuale o identità di genere, alla quale possono aderire Regioni, Province, Comuni e Associazioni. L’azione delle Pubbliche Amministrazioni è infatti fondamentale per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi. Le politiche di inclusione sociale sono un elemento imprescindibile e un dovere civico che noi amministratori abbiamo l’obbligo di perseguire per realizzare una convivenza reale e benefica per tutte le parti che compongono la nostra collettività. L’affermazione dei diritti delle persone costituisce il presupposto per la costruzione di una compiuta cittadinanza.  In questo modo si darà un contributo non solo per contrastare le discriminazioni, ma anche per promuovere una cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco in cui le differenze, tutte le differenze, siano considerate una risorsa da valorizzare all’interno di una società che voglia considerarsi tale” conclude il Presidente Angori. 

JUNIO AGLIOTI COLOMBINIPortavoce del Toscana Pride 2019  – “In un momento storico in cui assistiamo a nuove ondate di violenza istituzionale, fatte di prove muscolari e discorsi d’odio contro chiunque sfida la “norma”, ripartiamo dalle nostre radici. Stonewall e la manifestazione di Pisa del 1979 ci ricordano che di fronte all’oppressione non c’è altra risposta se non la ribellione, una ribellione favolosa che si sottrae alla normalizzazione e che sovverte lo stigma” – commenta Junio Aglioti Colombini, portavoce del Toscana Pride 2019 – “il 6 luglio scenderemo nelle strade di Pisa per occupare uno spazio fisico e politico in cui ribadire che lì dove vengono negati diritti civili e sociali, dove si alzano muri e barriere per normare corpi e desideri “non conformi”, dove porti chiusi lasciano affondare i valori della solidarietà e dell’accoglienza; lì noi saremo come comunità che resiste e che lotta unita per essere libera. Lo facciamo nel segno di Marsha e di Sylvia e di tutte le favolose ribelli che alla norma si sono sottratte.”

LA CAMPAGNA. Favolose Ribelli. Favolosità e ribellione. Orgoglio e rivendicazione. Cinquanta anni dopo Stonewall e quarant’anni dopo il primo Corteo del Movimento Omosessuale Italiano che si è svolto proprio a Pisa, il manifesto del Toscana Pride 2019 è il simbolo di una nuova rivolta, un raffinato omaggio a Le Ragazze di Stonewall. Sylvia Rivera, Marsha P. Johnson e le altre trans* protagoniste di quella notte di ribellione, rivivono nella figura di primo piano del manifesto: una soggettività trans* non bianca che tiene in mano il tacco di una favolosa scarpa – la stessa che secondo il mito fu scagliata contro la polizia che aveva fatto l’ennesima violenta incursione nello Stonewall Inn, il locale gay di New York nella notte tra il 27 e il 28 giugno – come ad inneggiare ad una nuova resistenza. La memoria della lotta torna ad essere protagonista nel manifesto, attraverso l’immagine delle “Quattro Mamme” che a Pisa, il 24 novembre del 1979, parteciparono alla prima marcia omosessuale organizzata dai collettivi omosessuali e autorizzata da una questura. L’immagine del manifesto riprende le testimonianze fotografiche dell’epoca nella quali è visibile lo slogan dello striscione: “Siamo mamme, abbiamo figli froci e ne siamo fiere”, sostenuto da storiche figure dei Movimenti degli anni 70 in Italia: la Ilaria (Vincenzo Moretti), la Anastasia Romanov (Ciro Cascina), Valery (Valérie Taccarelli) e la Robertina. Lo slogan del manifesto “Favolose Ribelli” ha i colori dell’arcobaleno e riporta alla base la scritta “1969 – 1979 – 2019 | La rivolta continua” a sottolineare le storiche ricorrenze, mentre il fucsia – colore da sempre associato alla favolosità come pratica politica – è dominante in tutta la composizione, contrastando con lo sfondo azzurro specchiato. Il character è di Giacomo Guccinelli. 

IL PERCORSO. La parata partirà da Via Benedetto Croce con ritrovo alle ore 16.00. Il corteo si snoderà per le strade del centro percorrendo piazza Toniolo, via Ceci, via Bovio, lungarno Galilei, Ponte di Mezzo, lungarno Pacinotti per concludersi in Piazza Carrara. Quest’anno è previsto un lungo corteo animato da ben 11 carri delle associazioni LGBTQIA+: Ireos comunità queer autogestita, Azione Gay e Lesbica Firenze, Chimera Arcobaleno Arcigay Arezzo e l’immancabile trenino delle Famiglie Arcobaleno. Presenti anche altre realtà associative: gli studenti di Sinistra Per…, il circolo ARCI Rinascita, Cantiere Sanbernardo e, con una limousine, Vita da Coach di Marialuisa Fagiani. Inoltre sfileranno anche realtà commerciali quali TheSister Events, Mamamia e Gulp! Firenze insieme ad Enjoy Grosseto. La novità di quest’anno è la collaborazione con la onlus #VorreiPrendereilTreno che fornirà un gruppo di volontari ed eventuali accompagnatori disponibili a favorire l’accesso e la partecipazione alla parata a persone con abilità motorie ridotte o altre forme di disabilità. Tutto l’evento sarà accessibile anche ai non udenti grazie alle interpreti LIS Ilaria e Isabella che saranno presenti sul palco. La chiusura dell’evento sarà affidata alle parole delle madrine Porpora Marcasciano e Andrea Pini e del portavoce del Comitato Toscana Pride Junio Aglioti Colombini e ai rappresentanti di Arci, Cgil, Uisp a Anpas, sostenitori del progetto Toscana Pride. Prevista anche una incursione a sorpresa di Agedo, l’associazione dei genitori e amici degli omosessuali che emozionerà il pubblico presente. Gran finale con l’esibizione di Choreos il Coro Lgbtq* di Ireos Firenze. Quaranta elementi che a cappella intoneranno tre straordinari brani che hanno fatto la storia della musica internazionale.

IL DOCUMENTO POLITICO. Possono essere sintetizzati in 6 macro-aree, gli obiettivi culturali, legislativi e sociali contenuti nel documento politico del Toscana Pride 2019: AFFETTIVITA’ E FAMIGLIE con la piena equiparazione di tutte le famiglie attraverso il riconoscimento della responsabilità genitoriale, del diritto all’adozione piena, del matrimonio egualitario, prendendo le distanze da impostazioni proibizionistiche e criminalizzanti su procreazione assistita e gestazione per altri/e; CONTRASTO ALLE DISCRIMINAZIONI E TUTELA DEI DIRITTI UMANI attraverso leggi contro i crimini d’odio e a tutela delle persone omosessuali, bisessuali, transgender, intersex, asessuali e non binarie tutte; EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE attraverso la promozione di una cultura inclusiva che valorizzi ogni soggettività all’interno dei sistemi scolastici, sanitari, sportivi, servizi pubblici ecc. e un’educazione socio-affettiva inclusiva di tutti i modelli di sessualità e relazioni interpersonali. Formazione agli organi di stampa e alle forze dell’ordine per una narrazione accurata ed inclusiva delle persone bisessuali, asessuali, intersex e transgender; SALUTE E PREVENZIONE intese come benessere psicologico, fisico e sessuale di ogni persona, rivendicando il diritto a un’assistenza consapevole e specificatamente formata, in un contesto culturale che tenda alla depatologizzazione dei vissuti delle persone transgender e intersex, alla prevenzione da tutte le infezioni sessualmente trasmissibili e all’eliminazione dello stigma verso le persone che vivono con HIV; AUTODETERMINAZIONE completa ed incondizionata dei corpi, fornendo strumenti informativi che garantiscano la piena realizzazione e il riconoscimento a tutte le identità, anche quelle che non si definiscono in base ad un’espressione binaria, transgender o gender non conforming, non solo a livello sociale ma anche giuridico ad esempio semplificando il procedimento amministrativo per il cambio dei documenti anagrafici; 

LAVORO con la promozione di ambienti lavorativi rispettosi di tutte le soggettività e che garantiscano equità di trattamento. Inoltre nella piattaforma politica del Toscana Pride di quest’anno sono centrali altri temi come:  l’accoglienza e l’esercizio dell’asilo politico per le persone provenienti da paesi con legislazioni discriminatorie e antiumane, la concreta applicazione della legge 194 sull’IVG neiConsultori toscani, il diritto all’affettività e alla sessualità delle persone con disabilità, il sostegno ai centri Anti Violenza di genere, l’eliminazione dello stigma sul lavoro sessuale incoraggiando una narrazione che distingua nettamente i fenomeni di tratta e sfruttamento dalla pratica libera ed autodeterminata.

I NUMERI DEL TOSCANA PRIDE 2019. Il Toscana Pride è organizzato da una rete di associazioni LGBTQIA+toscane: AGEDO Toscana, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Livorno L.E.D Libertà e Diritti, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Azione Gay e Lesbica (Firenze), Collettivo Asessuale Carrodibuoi, Associazione Consultorio Transgenere (Torre del Lago), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze), LuccAut (Lucca), Pinkriot Arcigay Pisa, Polis Aperta e Rete Genitori Rainbow. Ad oggi sono 60 gli Enti che hanno patrocinato la manifestazione, Regione Toscana, Province di Pisa, Livorno, Massa-Carrara, Pistoia  e Grosseto, e tra i comuni capoluoghi: Firenze, Livorno e Carrara. 

Sono ben 19 i comuni della provincia di Pisa che hanno dato il patrocinio che quest’anno non era solo un atto simbolico ma un impegno concreto (Bientina, Calci, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Castelfranco di Sotto, Montecatini Val di Cecina, Montopoli in Val d’Arno, Palaia, Pontedera, Ponsacco, Santa Croce sull’Arno, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Luce, Terricciola, Vecchiano, Vicopisano e Volterra) Il Comune di Casciana Terme Lari (PI) e il Comune di Murlo (SI) contestualmente al patrocinio, hanno deliberato l’adesione alla Rete Ready, mentre i Comuni di Vecchiano (PI), Calcinaia (PI) e Campi Bisenzio (FI) hanno esposto o esporranno una bandiera rainbow da un palazzo pubblico. Tra gli enti formativi ha dato il patrocinio la Scuola Normale Superiore di Pisa, mentre lo hanno negato per questioni legate a regolamenti e statuti le Università di Firenze, Pisa e Siena e l’Università per Stranieri di Siena. Hanno aderito invece i CUG dell’Università di Firenze, della Scuola Normale di Pisa e dell’Università per Stranieri di Siena e la New York English Academy. Il CUG dell’Università di Pisa, per Il terzo anno, ha approvato una mozione di sostegno e presentando il lavoro fatto nell’ultimo anno, tra cui il congresso organizzato in sinergia con il Comitato Toscana Pride lo scorso 15 giugno.  

Sono circa 180 le adesioni tra associazioni culturali, studentesche ed educative, partiti politici, realtà no profit, non solo toscane ma da tutta Italia, dalle conferme quali ANPI, Radicali Italiani, Amnesty International, Chiesa Pastafariana e Bit – bisessuali in Toscana, solo per fare alcuni esempi, a novità quali gruppi locali CNGEI, GreenPeace, associazioni di psicologia e psicoterapia, consorzi e associazioni di promozione turistica. Infine sono 4 gli autobus organizzati dalle associazioni LGBTQIA*+ che arriveranno a Pisa da Arezzo, Siena, Perugia e La Spezia.

CONVENZIONI. Sono già più di 50 gli esercenti – tra albergatori e commercianti – che hanno aderito al Toscana Pride di Pisa. Negozi, ristoranti, b&b e hotel, bar e locali che si preparano a colorare le proprie vetrine di arcobaleno e ad accogliere i partecipanti alla parata con menù special pride, brindisi di benvenuto, piccoli omaggi (sacche, caramelle e l’immancabile shottino). La vera sorpresa è che tra gli esercizi convenzionati con il Toscana Pride troviamo anche negozi di gaming, oggettistica, abbigliamento, copisterie, librerie, parrucchieri ed erboristerie. Tutte le convenzioni attive sono disponibili su: https://www.toscanapride.eu/convenzioni/. Anche quest’anno si rinnova la convenzione con Flixbus che prevede sconti per chi vorrà partecipare alla grande parata del 6 Luglio. 

OFFICIAL PARTY. Dopo la parata, la festa continua dalle 23.00 in poi al Cinema Lumiere (Vicolo del Tidi, 6) dove si terrà l’Official Pride Party, una serata disco da non perdere organizzata con la collaborazione di Out&Riot – Whynot¿ Arezzo – Cinema Lumière. Special Queens :  Magika Kontessa,  Ilarj J.,  Nike,  Sheila De Rose.  Official DJs :Dj Ferio e  NaRobba.  Dancers: Fabius,  Francy, Andreï, Maürø . 

ASPETTANDO IL TOSCANA PRIDE. Oltre 30 eventi per il calendario “Aspettando il Toscana Pride”. Convegni, mostre, presentazioni di libri e film, laboratori e spettacoli teatrali, pic-nic, giornate di testing, eventi sportivi, musicali e aperitivi e cene sociali di raccolta fondi per sensibilizzare sui temi della piattaforma del Toscana Pride.

 

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.