Il giorno 18 aprile 2019, alle ore 16.00, riapre al pubblico la Galleria dei primati del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa a Calci.

Il nuovo allestimento, che ha richiesto lunghi mesi di lavoro per il personale coinvolto, ha voluto da un lato valorizzare la collezione primatologica del Museo, che per l’occasione è stata studiata e restaurata, dall’altro mostrare l’enorme biodiversità dei primati in natura, la ricchezza degli ambienti naturali in cui vivono e la fragilità di questi delicati ecosistemi.

La prima parte dell’allestimento darà un’idea completa della sistematica di questo gruppo, della biodiversità dei primati nel mondo e dello stato di conservazione delle specie in natura. All’interno delle vetrine si potranno osservare alcune specie particolarmente rare e a rischio critico di estinzione come il vari bianconero, il murichi settentrionale, l’aluatta bruna, il cinopiteco e il tamarino edipo.
La seconda parte dell’allestimento accompagnerà il visitatore in un viaggio intorno al mondo, per scoprire gli ambienti naturali in cui vivono i primati e altri animali, ricostruiti in cinque grandi diorami.
Grazie alle ricostruzioni sarà possibile osservare la grande biodiversità delle foreste africane e sudamericane e la foresta spinosa del Madagascar dove vive il famoso lemure dalla coda ad anelli. In uno dei diorami, tra le rovine di un tempio, sarà possibile osservare alcune delle specie che abitano l’India Sud Occidentale.
Infine, nell’ambiente dedicato al Borneo, è stato affrontato uno dei temi più attuali per quanto riguarda la conservazione della biodiversità, ovvero la distruzione delle foreste del Sud-Est Asiatico per fare spazio alle piantagioni di palma da olio.

In occasione dell’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali, sono previsti tre interventi: Simone Farina, curatore della sezione Vertebrati del Museo, Pietro Begliomini e Chiara Gelli, referenti per la realizzazione dei diorami, Elisabetta Palagi, professore associato presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.

A seguire è prevista la visita alla nuova galleria.

L’esposizione è stata realizzata anche grazie al sostegno della Fondazione Pisa.

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