Prende il via negli spazi del Caracol-Contemporanea Casa del Popolo (in via Cattaneo 64) una nuova rassegna teatrale cittadina battezzata“SMAC ovvero Semplici Monologhi Al Caracol”.

Dal 12 dicembre al 19 marzo, promossa e organizzata dall’associazione Replay con il sostegno della Banca di Pisa e Fornacette e il patrocinio del Comune di Pisa, vedrà sul palco artisti di primo piano tra i quali anche David Riondino e talenti conosciuti e apprezzati sulla scena locale.

IL ‘NUOVO’ CARACOL

Il Caracol è un circolo privato gestito dall’Associazione Culturale Re-Play, concepito come una casa del popolo contemporanea. Ha aperto i battenti in via Cattaneo (erede della lunga esperienza in via Battichiodi) ad aprile 2019 dopo la costituzione dell’associazione RePlay, i cui membri provengono da svariate esperienze nell’ambito dell’associazionismo, della organizzazione di eventi culturali legati alla musica, al teatro, all’ambiente.
Musica, concerti live con band e artisti internazionali, cultura e, adesso, il teatro con 8 appuntamenti. In pochi mesi il Caracol è tornato ad essere un punto di riferimento per la città All’interno del Caracol è possibile trovare trovare una caffetteria, un’area spettacoli, una sala fumatori.

Info sul sito

Come spiegano i direttori artistici del cartellone, Pietro Malavenda e Paola Bolelli:
“Abbiamo scelto la formula del monologo e chiamato a Pisa artisti di fama nazionale che si alterneranno sul palco con nomi e professionisti locali. Sono questi i due fili conduttori, ma i temi e le suggestioni saranno varie e diverse. Si va da Elsa Bossi che porterà in scena un testo liberamente tratto da ‘Le solitarie’ di Ada Negri a ‘Blocco 3’ che è la storia di un ragazzino nella Livorno degli anni Ottanta, cresciuto nel terzo palazzaccio di una serie di edifici di sicurezza nel quartiere della Guglia. Ma si parlerà anche d’amore con le parole di Ovidio, interpretato dall’attore Paolo Giommarelli e con la musica di Matteo Anelli, Marco Azzurrini racconterà il 68 pisano mentre Maurizio Patella il ‘caso Zanfretta’ ovvero il misterioso rapimento alieno avvenuto nell’entroterra ligure nel dicembre del 1978. Non mancherà il cabaret letterario con canzonette. E poi ci sarà David Riondino che proporrà un ‘sussidiario’ del proprio repertorio, cantato e recitato.

“Un progetto che ci è piaciuto subito – conferma Antonio Abruzzese, direttore della Banca di Pisa e Fornacette – e non è un caso che il nostro contributo sia a tutto tondo. Questa iniziativa dimostra l’attenzione alla città e a un quartiere che ha bisogno cose nuove e di luoghi di aggregazione. Noi ci siamo e siamo vicino a tutte le associazioni insieme alle quali possiamo restituire qualcosa di importante al nostro territorio».

IL PROGRAMMA

12 dicembre

DIE PANNE

di e con Valentina Bischi con Francesca Sardella e dj Spif maschera di Fernando Falossi

22 dicembre

PISA68

Un maggio lungo un anno

di e con Marco azzurrini voce e chitarra acustica Alessadro Cei

19 gennaio

ADA LA SOLITARIA

di e con Elsa Bossi

23 gennaio

ARS AMATORIA da Ovidio

voce Paolo Giommarelli contrabbasso Matteo Anelli

6 febbraio

BLOCCO 3

di Fabrizio Brandi e Francesco Niccolini con Fabrizio Brandi

9 febbraio

LORO

Storia Vera del Più Famoso Rapimento Alieno in Italia

di e con Maurizio Patella

27 febbraio

Sussidiario

DAVID RIONDINO

19 marzo

TECNOFUOCHISMI

Cabaret letterario con canzonette

di e con Elena Nene’ Barini

Tutti gli spettacoli iniziano alle 21,30

Biglietti: 10 euro, recital David Riondino 15 euro (ingresso riservato ai soci Arci)

IL PRIMO SPETTACOLO

Giovedì 12 dicembre ore 21.30 

Die Panne di Friedrich Dürrenmatt 

di e con Valentina Bischi e con Francesca Sardella e Angelo Lazos 

Durata 60 minuti 

Una sera d’autunno, in un piccolo paese di campagna l’auto del signor Alfredo Traps, viaggiatore di commercio, va in panne. Il signor Traps non se ne rammarica, anzi, pregusta già il lato piccante della situazione. Si ritrova invece nella villa di un ex-uomo di legge; il padrone di casa ed i suoi amici gli aprono le porte per la cena, il vino ed il loro passatempo: mettere in scena un processo. Non importa se Traps non ha commesso alcun delitto “un reato si finisce sempre per trovarlo…che lo si voglia o no c’è sempre qualcosa da confessare”. 

Tra squisite portate e vini d’annata il gioco si fa sempre più inquietante, fino a condurre Traps come l’autore di un delitto che merita “ammirazione, stupore, rispetto…degno d’essere annoverato fra i più straordinari del secolo”. Ora, per la prima volta, quella giustizia che aveva sempre ritenuto “astratta cavillosita’ vessatoria” illumina il suo limitato orizzonte “come un immane, inconcepibile sole”.

 “Se da un lato, infatti, il calore delle fiammelle si fonde armoniosamente con la sapiente arte affabulatoria di Bischi nel tentativo, perfettamente riuscito, di trascinare il pubblico all’interno della storia, la freddezza diafana dello spettro incarnato da Sardella crea distanza tra la vicenda narrata e il pubblico. Il risultato è uno spettacolo avvincente dal gusto amaro, che riesce al contempo ad accogliere e a gelare il sangue con la stessa, determinata efficacia” 

– dalla recensione di Anna Solinas su “Lo sguardo di Arlecchino” 

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.