L’allenatore del Pisa D’Angelo ha discusso dei temi che anticipano la sfida di domani sera all’Empoli, primo “derby stagionale” del campionato. Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi, ecco le parole del tecnico nerazzurro.

Primo turno infrasettimanale, a distanza di pochi giorni da Verona. Qual è la condizione fisica della squadra?

La squadra a mio avviso sta bene e dobbiamo recuperare velocemente, perché ce lo impone il calendario. Sta bene dal punto di vista fisico e mentale, non temo cali in conseguenza della gara di Verona.

Lisi è uscito prima per un risentimento. Può esserci?

Lisi è da valutare, ma i medici sono più che ottimisti.

L’Empoli punta alla Serie A, la quarta squadra che ha grandi ambizioni che il Pisa affronta nelle prime partite.

Di certo una delle candidate alla vittoria del campionato. Ha giocatori di grande qualità. Ci vorrà una grande attenzione agonistica e tecnico tattica per spegnere il gioco dell’Empoli

Ci sarà spazio per il turnover?

In campo penso che debba giocare la squadra più in forma. Se mi darà garanzia un undici totalmente diverso da quello di sabato, allora giocheranno loro, altrimenti giocheranno gli stessi. I nostri giocatori sono allenati per giocare una partita ogni tre giorni, ma non per far riposare qualcuno. Si deve riposare chi fa lavori più pesanti del nostro .

Le due squadre hanno caratteristiche diverse

L’Empoli è una squadra completa in ogni zona del campo, è ancora troppo presto per fare valutazioni generali. Se noi domani riusciamo a tenere i ritmi alti che ci sono più congeniali possiamo dire la nostra, sapendo che a ritmi meno intensi l’Empoli ci può essere superiore.

Torniamo alla gara col Chievo, cosa non ha funzionato?

Sabato abbiamo preso gol su due tiri da fuori, forse perché avremmo avuto bisogno di fare cambi diversi da quelli fatti, non tanto per chi è entrato, ma perché qualcuno era un po’ più stanco e contrastavamo di meno a inizio azione il Chievo negli ultimi 20 minuti. Il resto sono state tutte conclusioni da fuori da centrocampisti o esterni. Abbiamo quindi pensato di portare a casa il risultato. Tatticamente bene i primi 70 minuti, meno gli ultimi 20, ma con l’Empoli dovremo tenere la concentrazione alta per tutta la partita.

Qualche rammarico in più ci può essere

A un certo punto sembrava potessimo fare il terzo gol anche, ma il loro 2-1 ha caricato molto la squadra veneta e ha un po’ impaurito la nostra. Sul 2-2 abbiamo anche avuto un paio di occasioni per portare a casa il nuovo vantaggio. A quel punto però andava bene anche così.

La squadra però è più cinica

A livello di prestazione forse però non è stata la migliore, dobbiamo far meglio. Sugli esterni avremmo potuto far più male di come abbiamo fatto, solo 4-5 volte siamo arrivati al cross dal fondo, in due di queste abbiamo segnato. Dobbiamo però pensare che possiamo fare anche meglio.

A Verona secondo me il Pisa ha sofferto il trequartista avversario. L’Empoli adotta una tattica simile, con un trequartista. Prevedi di fare qualche valutazione in questo senso?

Nel corso della partita abbiamo modificato alcune uscite e le cose sono andate meglio. Negli ultimi 20 minuti il Chievo ha giocato meglio, con giocatori più tecnici e offensivi, anche se si è esposto al nostro contropiede che non abbiamo però sfruttato al meglio.

Con la Cremonese non eravamo stati eccessivamente bravi sul piano della manovra, cosa che si è ripetuta anche col Chievo. Stiamo soffrendo questi 5 cambi che mancano a discapito dei tre cambi di quest’anno?

IN queste partite abbiamo avuto spesso la sventura di fare cambi fisici e non tattici, sostituendo De Vitis o Lisi. Magari avremmo potuto far cambi diversi se non ci fossero stati questi problemi. Penso che la nostra rosa sia di grande valore, è ovvio che sia difficile paragonarla a quella di Empoli, Frosinone, Chievo, Benevento o Cremonese.

Quale delle prossime partite prima della sosta ti spaventa?

Penso che la partita più difficile sia sempre quella che si va ad affrontare, dobbiamo stare attenti a questa gara, poi avremo modo di giocare con Venezia e Perugia. Il ciclo di ferro è relativo, come è tutto relativo col calcio. Stiamo facendo pensare che chi ci affronta e pensava di far punti si sbagliava.

Potrebbe essere la partita dell’esordio dal primo minuto di Varnier? Fabbro?

Si si, è pronto per giocare. Sicuramente tra questa e quella di Venezia potrà avere il suo spazio. Fabbro era un cambio che pensavamo di fare, poi il problema di De Vitis ha fatto cambiare le carte.

Ingrosso?

Lui è un giocatore di talento, l’anno scorso l’ho allenato per poco tempo, l’ho affrontato da avversario e se sta bene fisicamente è un giocatore importante per noi perché abbina la sua tecnica ed è un leader difensivo. Abbiamo difensori duttili e molto bravi, avremo bisogno di tutti. Gianmarco così come gli altri avranno il loro spazio.

Asencio come sta? Avrà una possibilità?

Avrà sicuramente il suo spazio, è un giocatore dal quale ci aspettiamo molto, ha dovuto recuperare una condizione fisica che non aveva. Ripetendo quello che ho detto prima, se Marconi mi darà garanzie giocherà lui altrimenti ci sarà qualcuno pronto al suo posto.

Pensa che Marconi sia esploso per una rinnovata fiducia che in passato non ha avuto?

Se fosse qui risponderebbe che è colpa sua.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018