L’ultima conferenza stampa prepartita all’Arena Garibaldi vede il tecnico nerazzurro D’Angelo anticipare i temi della finalissima di ritorno dei playoff tra Triestina e Pisa che si svolgerà domani a Trieste. La conferenza stampa arriva dopo il partecipatissimo allenamento di rifinitura davanti ai tifosi che ha visto migliaia di persone incitare la squadra nerazzurra.

Quanto contano e con quali percentuali in questa finale la tattica, la tecnica, le motivazioni e il cuore da gettare oltre l’ostacolo?

Sono tutti gli ingredienti che servono per fare una partita straordinaria. Due cose dalle quali non si può prescindere sono la condizione atletica e la predisposizione tattica. Le altre comprese il cuore vengono naturali. Un calciatore che indossa la maglia del Pisa, se pensiamo che oggi c’erano tantissime persone, da quel punto di vista dà tutto quello che ha in campo.

Preoccupa giocare a un orario così caldo?

No, stessa cosa anche per l’avversario.

i tifosi del Pisa all’allenamento.

La squadra è pronta per affrontare l’impegno?

Sì, sta bene dal punto di vista mentale e fisico, stanno tutti bene a parte Lisi che è squalificato e non ci sarà.

Quante soluzioni hai per sopperire all’assenza di Lisi?

Noi abbiamo diversi sostituti di Lisi che possono essere Liotti e Birindelli. Abbiamo giocato anche senza Lisi e abbiamo vinto.

Liotti sta bene?

Sì, è a disposizione, la scelta è se farlo partire dall’inizio o a partita in corso.

Ci potrebbe essere una variazione di schema tattico?

Abbiamo quei due modi di giocare e a prescindere dalla presenza di Lisi giocheremo, non è Certo Lisi che fa cambiare la predisposizione tattica.

Questa è la prima volta a parte la coppa che affrontiamo la Triestina. La gara d’andata ha dato suggerimenti per come affrontare la gara?

Non so quale sarà l’atteggiamento domenica. Mercoledì sono stati più attendisti, noi faremo sicuramente la partita, non so cosa faranno, se imporranno gioco o aspetteranno.

Nelle scelte iniziali influisce anche il fatto che la partita può arrivare ai supplementari e rigori?

Le cose vanno cotte e mangiate, cerchiamo di vincere la partita dal primo minuto al novantesimo. Se saremo capaci di farlo e saremo più bravi della Triestina. Altrimenti ci adegueremo a quello che sarà il contesto.

Se loro non cambiano modo di giocare il Pisa ha un uomo in più a centrocampo. Minesso può creare parecchi problemi.

Questa valutazione è giusta, ma allo stesso tempo non c’è un modulo vincente. Il 4-3-1-2 crea vantaggi e svantaggi, così come il loro 4-4-2. Forse abbiamo il vantaggio di poter essere abituati a variare la chiave tattica.

In queste cinque partite dei playoff abbiamo chiuso in vantaggio la ripresa, questo comporta anche che i nostri cambi sono stati determinanti e più la partita va avanti e più abbiamo possibilità.

Chi giocherà dall’inizio sarà pronto, chi entrerà dalla ripresa sarà pronto. Noi ci siamo. Tutti faranno la loro parte senza problemi.

La Triestina in casa ha subito soltanto 12 reti.

Sono arrivati secondi del proprio girone, sappiamo che dobbiamo fare una grande partita se vogliamo vincere.

Nella seconda parte della stagione abbiamo visto una squadra che può fare grande gioco e concretizzava. AI playoff tanti gol e qualche gol subito in più. Qual è il modo migliore di vedere il calcio secondo lei tra i due?

Io credo che la forza di una squadra sia nell’equilibrio. In questi playoff a livello emotivo e di equilibrio non ne abbiamo avuto moltissimo e abbiamo segnato e preso tanti gol. Noi giocheremo all’attacco senza dubbio. Affrontando una squadra importante se non facciamo una grande partita non andiamo avanti, siamo costretti a farlo. Dobbiamo limitare al minimo gli errori.

Oggi tantissimi tifosi all’Arena, domani tanti qui e a Trieste.

Sappiamo qual è la spinta che possono darci a Trieste, i nostri tifosi sono bravissimi a non farci sentire fuori casa. Anche oggi è stato molto emozionante, anche quando le cose andavano bene l’Arena era sempre piena di 5 o 6000 persone. Non hanno mai aspettato i tifosi di riempire lo stadio. Va dato merito a società e ragazzi che anche quando le cose non andavano bene i giocatori hanno dato impegno massimo. I giocatori non uscivano la sera quando andavano male le cose. Hanno dimostrato tanta serietà professionale.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018