Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi, il tecnico Luca D’Angelo anticipa i temi della sfida di domani contro il Venezia. Ecco le sue dichiarazioni davanti ai giornalisti presenti.

E’ arrivata l’ufficialità per il suo prolungamento del contratto, una testimonianza di fiducia e un segnale.

Onestamente eravamo d’accordo da tanto tempo e penso che sia casuale che sia avvenuto in questa settimana. Detto questo sono molto felice come ho detto la settimana scorsa e il fatto che sia avvenuto mi riempie di gioia e soddisfazione.

Ora c’è una gara importante col Venezia. Squadra che ha vinto quattro volte fuori e una delle più pericolose in trasferta. Il Pisa in casa invece non vince dal 2 dicembre.

Proviamo sia in casa che fuori di vincere, è tanto che non lo facciamo qui all’Arena Garibaldi. Affrontiamo una squadra che gioca bene e di gare semplici nel calcio non ce ne sono mai, soprattutto in un campionato equilibrato come quello di Serie B.

Si incontrano due squadre che forse hanno raccolto meno di ciò che hanno dimostrato.

Posso parlare per noi e penso di sì, ho visto alcune gare del Venezia e forse posso dire lo stesso. Ma noi ultimamente senza dubbio avremmo meritato risultati differenti.

Quella col Venezia è una partita se non decisiva, quasi.

Le gare sono tutte importanti e non bisogna fare l’errore che ci si giochi tutto in una gara singola. Domani sarà una partita importante come tutte le altre.

La salvezza passa molto dall’Arena con gli scontri diretti. All’inizio Marconi ha fatto 7 reti e sbagliato un rigore, ma usavamo il 3-5-2. Con gli ultimi moduli utilizzati Marconi ha avuto difficoltà.

Possiamo giocare con due schemi diversi. Il 3-5-2 però di fa diventare più piatto, è un modulo schematico e c’è poco spazio alla fantasia. Il cambiamento è dovuto al fatto che abbiamo giocatori diversi adesso, che hanno anche qualche colpo in più e nel proporci in avanti abbiamo fatto molto più rispetto a prima. Non è la produzione offensiva che ci sta mancando.

Non pensa che qualche punto si sia perso nella gestione della partita dagli ultimi minuti?

In cinque circostanze ci sono stati gol negli ultimi minuti, 3 volte contrari e 2 volte a vantaggio. Abbiamo vinto anche 2 volte al 94′. Congelare la partita è più facile dirlo che farlo e l’altra questione è che molte volte qualcuno non calcola che c’è un avversario in campo. Forse è nei primi 70′ che bisognerebbe far più gol. Sono le azioni che lo dicono, difficilmente facciamo un tiro e un gol, forse a inizio campionato perché gli altri ci conoscevamo meno. Noi dobbiamo giocare a fare più gol possibili e lo possiamo fare se giochiamo con le nostre caratteristiche, se ci snaturiamo non siamo in grado di fare così.

Il Pisa è una squadra propositiva e gioca bene quando attacca. Servirebbe più scaltrezza però per far scorrere meglio i minuti. 

Secondo me ce l’abbiamo e tante volte anche quest’anno abbiamo giocato in inferiorità numerica. I valori importanti della partita sono l’approccio, il lavoro tattico e l’aspetto fisico e mentale. Negli ultimi minuti non esiste più la tattica. Vanno anche considerate le qualità del singolo giocatore, perché Tutino ha fatto un gol fenomenale.

Com’è la situazione della squadra a livello di infortuni e giocatori a disposizione?

Stanno tutti bene a parte Meroni, Varnier e Ingrosso, con Ingrosso e Meroni che potrebbero essere a disposizione per il Perugia, mentre abbiamo ovviamente Soddimo e Marin squalificati.

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018