Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi, il tecnico del Pisa Luca D’Angelo anticipa i temi della sfida di domani contro il Perugia di Serse Cosmi. Ecco le sue dichiarazioni.

Pisa e Perugia si trovano entrambe in un momento negativo. Cosmi ha fatto peggio di Oddo e domani non avrà attaccante e due centrali difensivi. Sarà la gara delle grandi occasioni?

Il Perugia rimane una squadra importante, ma giocheranno altri giocatori forti e di assoluto livello, ne hanno in rosa molti. A parte questa situazione noi sappiamo che dobbiamo fare risultato e invertire assolutamente la rotta, soprattutto in casa, perché è un delitto non sfruttare il fattore campo. Con un pubblico così dobbiamo ottenere un risultato diverso.

Avete preso in considerazione l’idea di tornare al 352?

Noi ci alleniamo per giocare in tutti e due i modi, a mio parere le prestazioni sono state positive anche con il 4-3-1-2 e perciò non mi faccio condizionare dalla mancanza di risultati con il modulo.

Contro il Perugia qual è il modulo migliore?

Dobbiamo giocare con la giusta rabbia, il modulo è relativo, è più l’atteggiamento che dobbiamo mettere in campo, dev’essere quello di una squadra che sa che mancano tredici partite e deve ottenere risultati diversi in queste ultime giornate.

Dopo ogni episodio sfavorevole il pallone scotta. Cosa vi siete detti con i giocatori? E cosa ne pensa di questo problema?

L’altro giorno è stato palese che siamo andati in difficoltà dopo il loro pareggio e il successivo gol. La responsabilità che mi addosso è quella di non aver dato la giusta importanza a quel momento e guarda caso abbiamo preso gol a freddo. Dovevo essere più incisivo a livello morale e invece ho disquisito più di questioni tattiche. La squadra andava catechizzata a livello di tranquillità. Il mio animo battagliero e offensivo ha prevalso e questo è stato un errore.

Domani sarà decisiva la tenuta mentale della squadra, chi metterà in campo più voglia e cattiveria partirà avvantaggiata. Come stanno i giocatori?

La squadra ha voglia e si è allenata alla grande come succede in qualsiasi sessione di allenamento. I ragazzi sono molto coscienziosi. Sanno che soltanto attraverso l’allenamento si può migliorare. A livello di prestazione la squadra meriterebbe sempre di fare risultato. Fa parte del nostro mestiere superare questi momenti. Domani abbiamo ancora una volta questa opportunità e dobbiamo pensare solo a questo.

La società si è fatta sentire in questa settimana?

Il presidente è sempre presente, ma non ha parlato con i ragazzi, vede che il livello di impegno è sempre alto ed è anche complicato per lui esplorarli sempre di più. Da quel punto di vista i giocatori sono encomiabili. Sicuramente l’impegno non manca mai e questo è ben chiaro. Anche i giocatori come Meroni e Ingrosso, specialmente quest’ultimo che volevo togliere durante una partitella per preservarlo, ma mi ha pregato di farlo allenare fino alla fine.

I giocatori sono recuperati?

A parte Ingrosso che ha bisogno di un po’ di lavoro a parte, Meroni dall’inizio della settimana è recuperato. Uno dei due verrà in panchina, ma poi saranno completamente recuperati col Crotone.

Vero che il Pisa gioca bene, che gioca poco, ma è anche vero che stiamo subendo tanti gol. 

Qualche limite ce lo abbiamo, e questo non lo dico io, ma lo dice la classifica. A livello difensivo qualche errore lo commettiamo, stiamo cercando di mettere in evidenza quelli che sono gli errori e cercare le contromosse.

Cosa si aspetta domani dal pubblico dell’Arena?

Dobbiamo sapere che ci sono vicini, lo sappiamo e li conosciamo. Ovvio che meritano risultati differenti e mi aspetto la solita Arena. Nei 95 minuti la maggioranza della tifoseria è a fianco della squadra. Anche quelli che mugugnano lo fanno più per amore che per voler male a qualcuno.

Vido invece come sta?

Vido sta bene, può giocare in due soluzioni, di punta e dietro.

Col recupero di Marin ci sono più possibilità per l’assetto del centrocampo. Come pensi che possa cambiare il centrocampo?

A livello di centrocampisti li abbiamo molto offensivi e lui insieme a De Vitis sono i più difensivi che abbiamo. Ho due situazione da studiare fino all’ultimo.

A livello di attualità, cosa ne pensa della situazione che sta passando il Paese?

Non seguo tantissimo la questione del Coronavirus, mi sono limitato ad ascoltare gli esperti del settore. Ho chiuso la televisione da un po’ di tempo, ho fatto quarantena anche io (scherza). Mi affido a chi ha studiato per mettere riparo a questa situazione.

C’è la disparità di trattamento per le partite. A Pontedera non si gioca, a Pisa sì.

Brutto giocare a porte chiuse, anche se il problema non riguarda noi. Mi auguro le gare si svolgano tutte. Se non fosse così bisognerebbe sospendere il campionato, ripartendo dal calendario in essere.

Al turnover, visti questi prossimi 7 giorni, ci sta pensando? 

Ci sono tre partite in sette giorni e vedremo dei cambiamenti, obiettivamente non è possibile giocare con gli stessi undici.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018