Davide Di Quinzio ha parlato ai giornalisti presso la sala stampa della Sesta Porta per commentare la marcia di avvicinamento verso i playoff che vedranno il Pisa impegnato tra 9 giorni dopo i primi due turni preliminari. Nel frattempo domenica la squadra si allenerà con il Cenaia per un test tecnico tattico a porte aperte.

Quale pensi debba essere l’approccio per i playoff? è un vantaggio sapere alla fine l’avversario?

Bisogna pensare a vincere ogni partita ma bisogna essere liberi con la testa. Se è un vantaggio sapere l’avversario dopo? A saperlo un po’ prima si prepara meglio la partita, in tre giorni si fa fatica. A questo punto comunque qualsiasi sia l’avversario bisogna dimostrare il nostro valore.

Pensi che il lavoro in questi giorni sia a buon punto, fisicamente e tecnicamente?

Il mister vuole che giochiamo tanto palla a terra perché sono le nostre caratteristiche, stiamo lavorando tanto fisicamente perché passando il turno poi si gioca ogni tre giorni e bisogna arrivare al 110% della condizione.

Chi vorresti evitare?

Nessuno, non dobbiamo temere nessuno, però ci sono delle squadre più forti o meno forti e bisogna affrontare le squadre alla stessa maniera.

Che esperienza hai di playoff?

Quando avevo 20 anni alla Pro Sesto ho perso i playout e poi ho vinto i playoff col Cuneo dalla C2 alla C1. Questi playoff allungati sono un po’ così, un’incognita. Non mi piacciono. Sette partite sono tante.

Meglio le gare andata e ritorno?

Sì, forse possono venire fuori meglio i valori, l’andata e ritorno sarà fondamentale in questo senso.

Quanto può essere importante trovare quello scatto in più nei momenti clou?

Molto, perché abbiamo steccato qualcosa durante il campionato. Se siamo arrivati terzi meritavamo di arrivare terzi perché vuol dire che c’è chi ha fatto meglio di noi.

La partita a cui si ispira spesso Petrone è quella col Pontedera. Sei d’accordo?

Sono d’accordo, è stata la migliore partite dell’anno e noi dobbiamo giocare liberi provando quello che ci viene meglio.

Contro avversari in campi difficili non siete apparsi al meglio secondo molti, avete difficoltà?

Non la penso così, a Livorno ci ha stroncato le gambe il gol preso dopo pochi minuti, ma dopo abbiamo costruito gioco. Abbiamo fatto la nostra partita, avevamo imposto il nostro gioco. Ad Arezzo partita a sé, noi poche motivazioni, loro molte di più. Ci dobbiamo solo preparare per i playoff. Gli scontri in campi caldi non mi spaventano.

Che giudizio dai finora alla stagione del Pisa?

Forse non sono contento al 100% perché sono venuto a Pisa per fare qualcosa di importante e vincere. Comunque è stato fatto un buon campionato e adesso arriviamo a questi playoff al massimo e daremo tutto per vincere, è una cosa fondamentale per noi, la società e la piazza.

Quest’anno hai giocato in molti ruoli, quanto li sentivi tuoi?

Ho giocato diversi anni col 3-5-2 mezz’ala, purtroppo all’inizio con Gautieri ho giocato in una certa maniera, poi con Pazienza forse non ho mai giocato nel mio ruolo e adesso con Petrone sto riproponendo un ruolo in cui sono più libero e palla a terra, quelle che sono le mie caratteristiche.

Nelle partite in cui hai giocato hai dimostrato che tu avresti meritato di giocare quasi sempre da titolare. Rimpianti per aver scelto Pisa?

Assolutamente no, io sono convinto della mia scelta e lo sono sempre stato. Ho scelto subito questa piazza e questa maglia, perché c’era una società solida e per come si vive il calcio qua nei pro e nei contro. Però non rimpiango nulla, solo di non aver vinto il campionato.

Che contratto hai, vuoi andare avanti?

Ho il contratto fino all’anno prossimo, naturalmente vorrò parlare con la società sperando di aver vinto i playoff poi logicamente certe scelte si fanno insieme con la società

Che rapporti hai con la tifoseria?

Molto buono, mi sento di chiedere soltanto l’appoggio al 100% durante le partite, solo perché alcune volte dei mugugni non fanno stare tranquilli durante la gara, ma dopo la partita è giusto che ognuno dica quello che vuole ed esprima le proprie opinioni.

Come valuti la condizione della squadra a 9 giorni dai playoff?

Ci sentiamo bene, carichi dal lavoro però bene, siamo tranquilli e sereni. Stiamo lavorando tanto e bene. La settimana prossima è quella che ci porta alla partita e ci dovrà far stare concentrati al 100% e super propositivi.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018