Doveroso imporre una sospensione da parte del governo e delle istituzioni, in un momento storico senza precedenti nella storia d’Italia e d’Europa. Le prossime settimane di stop saranno vitali anche per capire in che modo proseguirà, se proseguirà, la stagione calcistica, nello specifico anche la Serie B. Ci sono tante ipotesi sul piatto, dato che un vero e proprio regolamento non esiste, ma al momento è quasi impossibile capire davvero cosa succederà. Intanto si attende un comunicato della FIGC che a breve dovrebbe far luce su molti aspetti.

IPOTESI A – RIPRENDERE IL 4 APRILE: E’ l’ipotesi più ottimistica, qualora il contagio si arrestasse, ma sta diventando la meno probabile, visto che altri paesi d’Europa si stanno lentamente fermando. La Svizzera l’ha fatto per prima, ma anche chi aveva preso sottogamba il problema adesso ha iniziato a valutare le porte chiuse e “domani” presumibilmente fermerà anche i campionati, come ha fatto l’Italia. Resta il problema degli allenamenti, con le società che hanno già iniziato a bloccare le sessioni, soprattutto dalla Serie A e dalla Serie C. In serata è atteso anche un comunicato della Figc su questo punto, a quel punto potrebbe essere necessario, una volta ripresa la normale attività, prolungare la ripresa delle gare per permettere a squadre e giocatori di tornare in forma, almeno minima. Riprendere il 4 aprile significherebbe anche ricominciare esattamente da dove ci si era fermati, letteralmente creando un nuovo calendario scalando tutto di due giornate. Il Pisa ripartirebbe dalla trasferta di Salerno.

IPOTESI B – TERMINARE COSI’ LA STAGIONE: Può sembrare una follia, ma questa possibilità è seriamente stata presa in considerazione, tanto da spaventare alcuni presidenti e direttori generali del campionato, come il direttore generale del Cittadella Marchetti che, dalle colonne de Il Mattino di Padova, riportate anche da TMW, non le ha certo mandate a dire: i club sono compatti: sospendiamo il campionato perché la salute viene prima del calcio e dei soldi che girano, e non possiamo permetterci di essere superficiali nell’affrontare la questione. Ritengo che chi ha deciso che si dovesse continuare lo abbia fatto sperando che fosse la soluzione migliore. In un primo momento mi pare fosse opinione diffusa che l’emergenza si andasse ridimensionando. Non è stato così, e oggi ha più senso fermarsi. Classifica congelata? Fosse così, il nostro campionato non sarebbe falsato, ma falsatissimo. Meglio sospendere e riprendere più avanti, una volta che la situazione sarà migliorata”. Questa seconda ipotesi comunque, in modalità tutte da definire, farebbe di fatto terminare il campionato, a dieci giornate dal termine. E il Pisa sarebbe salvo.

IPOTESI C – SLITTARE TUTTO A DATA DA DESTINARSI – Al momento questa potrebbe essere addirittura l’ipotesi più probabile. Anche per la questione allenamenti, segnalata al “punto A”. I campionati slitterebbero ulteriormente, col dilagare del virus e sarebbe necessario un ulteriore rinvio oltre la data del 3 aprile. A quel punto la stagione potrebbe finire addirittura ad agosto, con un successivo slittamento dell’inizio della prossima stagione, imponendo a tutti dei sacrifici, come un calciomercato sprint o la rinuncia alle vacanze. Conseguentemente a tale decisione, potrebbero anche modificarsi in corso d’opera, per una questione di emergenza, le modalità di promozioni e retrocessioni, così come anche ammesso da Ghirelli, che ha parlato anche di playoff per assegnare lo scudetto in Serie A.

IPOTESI D – STAGIONE ANNULLATA: Questa è l’ipotesi più catastrofica, che imporrebbe l’annullamento di fatto della stagione calcistica, nell’impossibilità di terminare i campionati. Una vera e propria apocalisse che ha preoccupato soprattutto il presidente del Benevento Oreste Vigorito“Annullamento del campionato? Se ciò accadesse il calcio italiano finirebbe nel baratro. Una volta ripristinate le condizioni ottimali bisogna giocare. Bisogna giocare perché un eventuale annullamento del campionato comporterebbe per il calcio non dico la scomparsa ma quantomeno ritrovarsi in un baratro dal quale difficilmente tutti noi ci potremo rialzare. Oltre a una richiesta di danni da parte di sponsor e tv, bisogna pensare anche alla credibilità del sistema Italia, che ne risentirebbe non solo dal punto di vista sportivo. Anche i presidenti di calcio sono imprenditori, non si può immaginare di distruggere aziende che non producono beni materiali ma spettacolo, aziende che soffrono come tutte le altre da un punto di vista economico e finanziario”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018