Come Varnier, anche Giani è tornato dal suo infortunio al legamento crociato, che lo ha tenuto lontano dal terreno di gioco 6 mesi. Ora la società ne celebra il rientro sul prato del Centro Universitario Sport and Anatomy ad allenarsi, dopo una lunga riabilitazione. Quando il Pisa ha avuto bisogno Giani c’era e quando Giani aveva bisogno del Pisa, il Pisa c’è stato.

Balzò all’onore delle cronache per l’affare economico che ha portato nelle casse societarie oltre un milione di euro. “Nell’agosto 2018” – riferisce il documento ufficiale del bilancio economico del Pisa 2019 – “sono state conseguite plusvalenze per € 1.100.000 grazie al trasferimento di tre giovani calciatori al Sassuolo calcio spa (Giani, Campani e Bechini)”. Poi il rientro alla base come punto di riferimento della formazione Primavera, seppur con ampi margini di crescita e il tipico atteggiamento scapestrato di ogni giovane che si affaccia per la prima volta nel mondo del calcio. L’esordio in Serie B è arrivato in un momento di totale emergenza, lo scorso 8 dicembre contro la Virtus Entella. Erano i giorni in cui Asencio, ancora una volta, soffriva dei soliti dolorini. Mai come in quel momento c’era bisogno dello spagnolo, eppure ancora una volta, non c’era. Aveva risposto presente Masucci, che ha fatto di tutto per essere in campo, anche con una gamba e mezzo, aveva risposto presente capitan Davide Moscardelli, pronto ad assumersi, a quasi 40 anni, l’onere della maglia da titolare per oltre 90 minuti, ma anche Fabbro, correndo a tutto campo, fino a farsi quasi scoppiare i polmoni, per dare il cambio a Masucci. Infine aveva risposto presente Giani, all’esordio assoluto in nerazzurro, che solo 24 ore prima aveva giocato con la Primavera. Un Giani che però è stato messo di fronte alla prova della maturità, solamente un mese dopo, il 18 gennaio, giorno della sua ultima partita, la gara Cosenza-Pisa 3-4 del campionato Primavera. Un infortunio al crociato e poi la riabilitazione dopo l’operazione. A Marzo anche la frustrazione, ma la consapevolezza di tornare a respirare calcio, con una maggiore maturità: “Se mi manca giocare a calcio? Se sono arrabbiato per questo infortunio? Certo, è durissima. Ma succede, è la vita. Non vedo l’ora di tornare su quel campo verde, con i miei compagni.. guardare sugli spalti e vedere la mia famiglia.. Tutto questo mi renderà più forte!” Ora torna a vedere finalmente il sereno.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018