Alla fine, dopo 27 risultati utili consecutivi tra campionato e playoff, è caduto il record del Pisa di D’Angelo. Andando a spulciare gli almanacchi, tra le pagine del tempo, solamente in un caso i nerazzurri hanno fatto meglio, erano gli anni 50′, epoca buia in cui il Pisa si ritrovò a ripartire dopo molte retrocessioni tra i dilettanti. Tra i professionisti invece, è la striscia migliore di sempre. Neanche il Pisa vicecampione d’Italia del 1921 ha fatto meglio, nemmeno quello che conquistò la Serie A nel 1968 e soprattutto neanche nell’era Anconetani si è mai raggiunta tale quota.

Umberto Mannocci

IL PRECEDENTE – Prima della sconfitta con l’Empoli il Pisa non perdeva in campionato dal 23 gennaio 2019, facendo resistere questo record per ben 8 mesi a cavallo tra due categorie, la Serie C e la Serie B. Un record storico. Tornando indietro con la macchina del tempo, l’unica striscia positiva di tale lunghezza la conquistò Umberto Mannocci tra il 24 febbraio 1957 e il 23 febbraio 1958, attraverso 34 risultati utili consecutivi. Iniziò tutto nel campionato di Promozione del 1956-57, il punto più basso mai raggiunto dal Pisa nella sua storia. Un torneo buio in cui i nerazzurri vinsero il “titolo” di campione toscano, ma affrontarono squadre come il Larderello, il San Prospero, il Venturina e il Forcoli. Umberto Mannocci, dopo essere stato giocatore del Pisa nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, tra il 1939 e il 1943, non aveva paura di navigare in acque torbide e riuscì in quattro anni sulla panchina del Pisa a ripescarlo dal nulla per riportarlo in Serie C. La prima vittoria di quella striscia positiva era Pisa-Marinese 4-0. Da lì, prima gara del girone di ritorno, il Pisa non perse più, vinse il campionato e poi giocò i playoff per il titolo, vincendo ogni partita. La stagione successiva, in IV Serie, il Pisa vinse ancora il campionato sotto la guida di Mannocci, perdendo per la prima volta solamente nel girone di ritorno, il 23 febbraio 1958 contro la Massese per 3-2, in un altro derby.

Lo striscione della Curva Nord per ricordare Romeo Anconetani a 19 anni dalla scomparsa (foto Valtriani)

MAI COSI’ BENE TRA I PROFESSIONISTI – Dopo aver spulciato per ore gli almanacchi in cerca di un record che si avvicinasse a quello di D’Angelo, arriva un’altra conclusione: Così bene il Pisa tra i professionisti non aveva mai fatto. Il Pisa di Joszef Ging che arrivò secondo e perse la finale per il titolo di Campione d’Italia con la Pro Vercelli nel 1921 si fermò a 16 risultati utili consecutivi. Il Pisa di Agroppi che tornò in Serie A nel 1981-82 arrivò a 14, mentre sempre a cavallo tra la B dell’82 e la A dell’82-83 tra Agroppi e Vinicio, si arrivò nuovamente a 16. Meglio fece solo il Pisa di Gigi Simoni nel 1984-85 che fissò il record dell’Era Anconetani a 17 risultati utili consecutivi. Ecco perché è così importante nella storia nerazzurra il record del Pisa di Luca D’Angelo, perché 27 risultati utili consecutivi non si erano mai visti in campionato in tutta la storia del Pisa tra i professionisti. Anche senza considerare la vittoria a tavolino contro il Pro Piacenza e i playoff i risultati utili consecutivi di D’Angelo resterebbero 20, rimanendo comunque la striscia positiva più lunga tra i pro. Ecco perché questa squadra è entrata e resterà per sempre nella storia nerazzurra.

La formazione titolare della finale Playoff Pisa-Triestina (Foto Andrea Valtriani)

STORIA DI UN RECORD – Pensare che era cominciato tutto con il Pisa che navigava tra il decimo e undicesimo posto in campionato e un D’Angelo a rischio secondo molti, nel bel mezzo di una striscia senza vittorie di 7 partite. Prima il 2-2 col Piacenza, poi il pareggio esterno con l’Alessandria, ma la svolta arrivò in casa con la Pistoiese il 10 febbraio 2019, quando un rigore sbagliato da Momenté lanciò il Pisa definitivamente tra gli imbattibili. Prima i riti scaramantici di D’Angelo, Gemmi e compagni, poi sempre l’invito alla calma e all’umiltà. Questa squadra può guardarsi indietro e rivedere alcuni film importanti, con tanto orgoglio. Come le vittorie in Sardegna, da sempre terreno ostico in Serie C, o l’autorevole vittoria della maturità con la Pro Patria in trasferta, senza contare l’1-0 interno alla Carrarese e la vittoria 3-0 al Novara. Poi i playoff, da imbattuti, eliminando Carrarese, Arezzo e vincendo a Trieste per una storica promozione. Le ultime cartucce di questo record il Pisa le ha sparate in Serie B, partendo dallo 0-0 col Benevento, passando dalla vittoria esterna di Castellamare di Stabia, senza contare l’ultimo capolavoro del 4-1 alla Cremonese e il 2-2 di Verona col Chievo. Ormai è tutto scritto nelle pagine del tempo, per sempre. Adesso, è tempo scrivere una nuova storia.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018