Dopo la rocambolesca gara tra Pisa e Piacenza parlano Gucher, Di Quinzio e mister Petrone per i neroazzurri, mentre per gli ospiti parla Pea.

A cominciare l’allenatore della squadra ospite Pea: “Sapevamo che avremmo fatto fatica. Per noi 6 partite in pochi giorni, non ci siamo persi d’animo, siamo riusciti a pareggiare due volte e poi non mi aspettavo un finale così come è andato. Gli episodi sono andati a favore del Pisa, non siamo stati bravi o fortunati. Nel calcio va così. In chiave salvezza le cose non sono cambiate, un punto sarebbe stato oro. C’era uno spirito battagliero, ci abbiamo provato fino alla fine anche in dieci, ma non è bastato. Nel primo tempo il Pisa ci è stato sopra, però ce la siamo giocata a viso aperto. ”

Di Quinzio è raggiante per la vittoria: “Ho chiuso gli occhi e ho calciato, l’importante è aver segnato e aver vinto. Questa è stata un’emozione unica. Abbiamo reagito subito dopo il gol preso subito e nel finale l’abbiamo chiusa. Il mister ci sta chiedendo di credere in noi stessi. Giocare a calcio palla a terra, imporre il nostro gioco, l’abbiamo fatto vedere giovedì e anche oggi. Siamo migliorati tanto mentalmente e dal punto di vista del gioco. Non voglio parlare di confronti con Pazienza, lui era in un modo, Petrone in un altro. Adesso sto giocando in questo ruolo, spero di ripagare la fiducia che ci ha dato il mister. Ci crediamo ancora. Sul Livorno dico che è una gara a sé e sarà difficilissima, cercheremo ovviamente di vincerla per i tifosi e per noi stessi”

Petrone commenta la sua prima all’arena: “Quello di oggi è un segnale importante. Abbiamo concesso due situazioni su palla inattiva, ma ne siamo usciti da vincenti. Speriamo che il vento sia cambiato. Loro non si rendono conto delle potenzialità che hanno, devono solo applicarle con la massima serenità. In 50 secondi abbiamo fatto il 2-1, in un minuto e mezzo il3-2. Gli avversari non erano prevedibili, ci siamo anche abbassati troppo col baricentro. Nel secondo tempo abbiamo giocato 15 metri più avanti. Izzillo ho preferito farlo uscire perché aveva preso una botta, era entrato per un cambio tattico, non lo volevo rischiare per le prossime gare. Per quanto riguarda Birindelli ha accusato un crampo e si sta lavorando tanto su questo ragazzo per fargli fare 90′, stasera ha accusato un po’. Setola è entrato e ha dato una giusta reazione. Lo spirito è quello giusto per ritagliarsi uno spazio importante. Sappiamo l’importanza della sfida col Livorno, dobbiamo essere consapevoli dei nostri mezzi. Preferisco evidenziare lo spirito di solidarietà per quello che era successo a Livorno all’andata. Inutile parlare della rivalità, lo sappiamo. Faremo di tutto per vincere, sappiamo che non sarà una passeggiata. L’importante è aver trovato una vittoria che oggi ci deve far rendere conto delle potenzialità che abbiamo. Umberto è un giocatore di categoria superiore, il compito mio è quello di rendere partecipe tutti i ragazzi. Eusepi è un giocatore che in questo momento della stagione può essere importante, volevo ritrovare l’uomo nello spirito del gruppo. Lui dev’essere da stimolo agli altri. Son contento che sia un giocatore ritrovato. Masucci è entrato a fare da raccordo con Eusepi, è entrato bene come ha fatto benissimo Maikol. Oggi non è importante chi fa minutaggio, ma portare a casa il risultato. Lo spogliatoio è una famiglia, lavoro 24 ore al giorno per loro. La mia corsa a fine partita verso la curva, sono cose che si fanno e non si pensano. “

Chiude il blocco interviste Robert Gucher: “dopo 9 mesi che ci conosciamo, pian piano si sta facendo vedere la forza del gruppo. Se sono cambiati tre allenatori la colpa è inevitabilmente nostra. Ci siamo sentiti toccati nell’orgoglio e abbiamo reagito stavolta nel modo giusto. Tra voler vincere e dover vincere, sappiamo che qui si deve vincere. Vogliamo anche tenere i piedi per terra, siamo contenti di aver vinto una partita all’ultimo. Finalmente sappiamo leggere le partite, anche come oggi quando vengono soltanto per difenderci. Col Livorno partita importantissima, per il gesto a fine gara dell’andata ho già chiesto scusa. Speriamo in una bella battaglia, verrà trasmesso in tutta la regione e dev’essere una festa di calcio e sport, che vinca il migliore.”

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018