Il capitano del Pisa Daniele Mannini parla ai giornalisti nella sala stampa dell’Arena Garibaldi. Queste le sue dichiarazioni ai giornalisti presenti

Tu sei stato uno degli elementi chiave della promozione del 2016 con Gattuso. Che squadra era rispetto ad oggi?

Non amo paragonare due squadre, sicuramente la squadra che vinse due anni fa trovò una compattezza e una solidità straordinarie. Avevamo la consapevolezza di essere diventati veramente compatti e di fare risultato ovunque, anche a Foggia in una atmosfera che non ho mai trovato in carriera nonostante abbia giocato in categorie superiori o in stadi con capienza più elevata. L’ambiente a Foggia era veramente difficile, però quella compattezza durante l’anno non l’avevamo dimostrata con continuità. Sicuramente fu frutto del lavoro come stiamo lavorando adesso, mi piacerebbe vedere una squadra come quella i playoff, che fa capire all’avversario che è veramente difficile strapparci un risultato. Questo credo sia il sogno di tutti, tifosi allenatori e giocatori. Sono più fattori che fanno la squadra.

Questi playoff sono cambiati rispetto a due anni fa, inoltre le penalizzazioni hanno cambiato le carte in tavola. Questo rende complicate le preparazioni?

Quest’anno, sperando e augurandoci che le cose vadano bene, faremo eventualmente 7 partite. Cominciammo subito i playoff due anni fa, adesso invece fino al 20 maggio non si gioca. Vedremo se è stato un bene o un male. Il tempo per lavorare è oro, soprattutto perché sono stato fermo tanto e ho bisogno per esprimere il mio miglior calcio di allenarmi, spero mi possa portare questo tempo alla forma migliore.

Con Petrone com’è il rapporto?

Finora di grande dialogo, avrei voluto essere a sua disposizione prima. Adesso dobbiamo lavorare sul campo, però il ruolo di esterno sinistro, se verrò utilizzato lì è quello a me più congeniale, è quello che nella carriera mi ha dato più risultati pratici, sono entusiasta e non vedo l’ora di potermi esprimere. So che c’è tanta attesa però c’è sempre stata e ho sempre risposto con il massimo delle mie possibilità in campo.

Tre cambi di allenatore, è mancata la continuità. Qual è la tua impressione sull’accaduto?

il rimpianto lo abbiamo tutti, per come è andata a finire con gli allenatori. Questa squadra non ha mai avuto passaggi a vuoto totali, ma sicuramente non siamo arrivati al risultato per poco, ma è quel poco che fa la differenza. Nonostante i vari cambi la squadra è stata sempre presente. Non abbiamo mai lasciato andare le partite o gli allenamenti come ho visto fare in carriera quando non arrivano i risultati e si fa finta di non ascoltare le direttive di un allenatore. Ma qui questo non è mai successo quest’anno.

Petrone dà grande valore alla serenità, trovi questo spirito nel gruppo come capitano?

Io sono sereno a casa la domenica quando non ci sono le partite, altrimenti sono sempre concentrato. Quando uno trova la fiducia e la compattezza si è più sereni, ma sono tanti fattori, come quello fisico, mentale che entrano in correlazione gli uni con gli altri.

Com’è stato il tuo recupero in queste settimane?

La cosa che odio di più è stare fermo, ora ho ricominciato da lunedì scorso ad allenarmi con la squadra. Questo periodo prima del 20 maggio avremo delle amichevoli, non è la stessa cosa delle partite ufficiali, ma può aiutare e questo periodo per me sarà molto importante.

Cosa ne pensi delle partite andata e ritorno dei playoff?

In 180 minuti la fortuna è più diluita, dovrebbe emergere la squadra più forte. Mi fanno più “paura” le partite secche. Non mi fa impazzire che siano così ravvicinate le une dalle altre, ogni tre giorni.

Cosa ne pensi invece delle 28 squadre?

Sono cambiati questi playoff, bisogna prenderli per come sono

Ti sei fatto un’idea degli avversari più pericolosi?

Le nostre avversarie le conosciamo, quelle degli altri gironi avremo tempo per prepararle. Adesso abbiamo tanto da sistemare del nostro, le energie vanno a quello che è la nostra squadra, in quattro giorni prepareremo comunque la partita con l’avversario che conosceremo solo il 16. Puntiamo a trovare la nostra quadratura prima di quella data.

Ha fissato un premio promozione la società?

Lo ha fatto a inizio stagione con ognuno di noi

Petrone sta dando continuità al modulo e ai giocatori, quanto può aiutare?

Certo che aiuta, nel calcio aiuta se si insiste su 13-14 giocatori e sul modulo sicuramente aiuta tantissimo. Come in tutti i lavori la pratica e l’esercizio porta benefici

Cosa ti senti di dire in chiusura?

Spero di tirare fuori il meglio di me ai playoff e con me tutta la squadra

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018