L’ex allenatore del Pisa Mario Petrone era gradito ospite della puntata numero 40 di Finestra sull’Arena. Per l’occasione lo abbiamo intervistato chiedendogli un parere riguardo le problematiche che stanno affliggendo il calcio italiano e riguardo la formazione neroazzurra, attualmente al secondo posto in classifica. Rivedi la puntata e rileggi le parole di mister Mario Petrone.

Ciao Mario, la prima cosa che ti vogliamo chiedere è riguardo i tuoi progetti extracalcistici con l’associazione Asd Mysportabilità.

Questa estate ho lavorato ad un progetto di inclusione sociale ed alla facilitazione per bambini ed anziani di muoversi in acqua; vedendo come sta andando il calcio direi di aver fatto la scelta giusta, anche perché di progetti seri non ne avevo trovati.

La situazione del calcio italiano ha raggiunto ormai un punto di non ritorno. Che idea ti sei fatto?

Il sistema calcio sta implodendo, ci sono presidenti che pensano solo alla propria poltrona ed altri presidenti (come quelli di serie B) che pensano soltanto al proprio orticello e che hanno causato questa situazione di imbarazzo. Le vere vittime di questa situazione sono i tifosi che vedono tradita la propria passione per questo gioco.

l’ex allenatore del Pisa Mario Petrone in conferenza stampa

Se ne riuscirà ad uscire?

Ma poi ci sono tanti altri problemi : come mai non veicolare dei fondi dalla serie A alla serie C, che è una categoria che sono anni che è in grande sofferenza ? Adesso siamo allo scontro frontale: le squadre di serie B hanno agito così per avere più soldi dai diritti televisivi, adesso è impensabile che rinuncino al malloppo. Non si vedono soluzioni, nessuno vuole mettere da parte i propri interessi e così facendo non si va da nessuna parte. A livello di calcio giocato poi questa situazione è una tragedia: come devono organizzarsi le squadre se non hanno la certezza di giocare ? Il Pisa rischia di star fermo praticamente tre settimane, è un qualcosa di grottesco solo a pensarci.

Mario Petrone (Foto Andrea Valtriani)

A proposito del Pisa, che ne pensi della tua ex squadra?

Sto seguendo molte partite da quando ho lasciato Pisa, la tecnologia aiuta molto in questo senso. I neroazzurri hanno secondo me un ottimo organico composto dai giocatori dello scorso anno che hanno grande voglia di riscatto e da calciatori nuovi che sono davvero interessanti, su tutti Moscardelli che non ho mai allenato ma di cui tutti dicono un gran bene. Il reparto avanzato lo vedo molto completo, potenziato rispetto a quello della scorsa stagione; inoltre ci sono giocatori di estrema qualità come Di Quinzio che al momento fanno fatica a trovare spazio, quindi vedo grandi margini di miglioramento.

Fin dall’anno scorso ci dividiamo in studio su un argomento. C’è chi pensa che la gara di Livorno sia stata determinante per la promozione, chi pensa che forse il Pisa non è promosso per aver lasciato troppi punti indietro con le piccole. Qual è la tua idea?

Se avessimo vinto a Livorno saremmo andati in serie B ? I numeri dicono altro, ricordatevi che l’ultima giornata avevamo il turno di riposo. La lacuna più grande del mio Pisa era la parte fisica, giocavamo venticinque minuti ad alto ritmo e poi andavamo in difficoltà ; questo è successo a Livorno e poi si è ripetuto nel play off contro la Viterbese. I ragazzi comunque hanno sempre dato il massimo, non credo che il campionato sia stato perso a Livorno ; abbiamo sempre provato a giocare, come dimostrano le gare contro Pro Piacenza e Pontedera, ma spesso siamo stati puniti al primo episodio sfavorevole.

Mister Petrone e il suo progetto con ASD Mysportabilità

Perché il Pisa non è riuscito ad andare su? Quali erano i problemi della squadra, sulla carta competitiva?

Un allenatore non ha il problema di entrare nella testa dei giocatori dal punto di vista motivazionale, quando c’è un campionato da vincere è un qualcosa che viene da sé; si può discutere sulla preparazione atletica, con allenatori che preferiscono partire forte e tecnici che preferiscono uscire nella seconda parte della stagione. Certo, il campionato che sta giocando il Pisa presenta molte incognite tipo i molti recuperi infrasettimanali che ci saranno, in questo caso la preparazione fisica mirata in maniera corretta potrebbe fare la differenza in positivo. Sono arrivato a Pisa per disputare l’ultimo mese di campionato, abbiamo dato tutti il massimo ma la squadra era arrivata cotta a fine stagione, non ne aveva più né fisicamente né mentalmente nonostante si parlasse di una compagine assai competitiva. Con la società era stato intavolato un certo tipo di discorso che non è stato minimamente disatteso questa estate per quelle che sono state le decisioni; auguro al presidente Corrado ed al Pisa le migliori fortune, sarò sempre tifoso della squadra neroazzurra.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018