Mancano ormai 8 giorni alla ripresa del campionato, quando il Pisa scenderà in campo nella gara anticipata a sabato 19 gennaio contro il Siena. Questi i passi per la possibile rimonta e iniziano tutti con la lettera C. Ecco come provarci, tenendo presente che quando bisogna recuperare punti non bastano solo i propri meriti, ma ci sono tante cose che devono andare al posto giusto. Il rientro sarà subito un esame contro Siena, Arezzo, Piacenza e Alessandria.

La lettera C ossessiona da anni la storia recente del Pisa, diventando col tempo una lettera maledetta: Promozioni, retrocessioni, fallimenti, problemi societari, seconde squadre, penalizzazioni, accorpamenti. Ne sono capitate veramente tante in questi anni ed è solo per abnegazione totale e vera passione che i tifosi di tante squadre, ma soprattutto del Pisa, restano al top come numero di presenze allo stadio in una categoria sempre più martoriata. Anche per esorcizzare questa “maledizione”, i passi per la rimonta descritti di seguito iniziano tutti con la lettera C.

CALCIOMERCATO – Siamo ormai nel vivo del calciomercato di gennaio. Molte cose le abbiamo già analizzate negli approfondimenti dei giorni scorsi, ma riassumendo, dopo gli arrivi di Verna e Gamarra, D’Angelo sta cercando un difensore centrale e una seconda punta che possa svariare su tutto il fronte offensivo per completare il quadro degli arrivi. Poi arriveranno le cessioni, con i giocatori impiegati meno o che hanno deluso come primi candidati alla partenza, Cernigoi in primis. Se poi dovesse partire anche qualcun altro, nulla vieta di intervenire ancora, magari sulle corsie esterne. Ma è un gioco a incastro. Gemmi non può sbagliare nulla e la società punta solo a profili provenienti da categorie superiori con grande fame, esperienza e personalità.

CENTROCAMPO – Con gli ultimi arrivi il centrocampo è diventato senza dubbio uno dei reparti più forti della categoria. Ne è convinto anche Gemmi che non ha mancato di dirlo in conferenza stampa: “il centrocampo del Pisa è tra i meglio attrezzati, se non il più forte, dell’intera Serie C”. Se saprà essere adeguatamente supportato da una difesa in miglioramento e un attacco prolifico, i neroazzurri potranno davvero pensare di rimontare. Gucher, De Vitis, Di Quinzio, Marin, Verna, Izzillo, Zammarini e Gamarra: Le potenzialità ci sono, i nomi anche, adesso è tempo di svoltare.

CONSAPEVOLEZZA / CARATTERE – Per svoltare serve una cosa più di tante altre: si scrive “consapevolezza dei propri mezzi“, si legge (anche) “carattere“. Molto spesso nella prima parte di stagione i giovani della difesa non sono riusciti a rendere come avrebbero potuto, anche privi di un compagno di reparto che potesse fargli da chiocchia adeguatamente, mentre in attacco Moscardelli ha faticato anche per problemi fisici e non si sono finalizzate molte occasioni sotto porta. In alcuni momenti è sembrato che certe problematiche fossero anche di natura psicologica, come avvenuto nella scorsa stagione, ma la squadra ha sempre dimostrato di avere carattere. Se il carattere e la consapevolezza, unita a una gestione dell’organico adeguata da parte di D’Angelo, diventano una virtù e non un problema, allora la risalita sarà meno faticosa.

CONTINUITA‘ – Fino adesso il Pisa non è riuscito a trovare il bandolo della matassa, andando alla costante ricerca della continuità come molto spesso è apparso in conferenza stampa dalle dichiarazioni di D’Angelo, di Gemmi o degli stessi calciatori. Due le strisce positive di vittorie, entrambe fermatesi a tre vittorie. Poi una sconfitta o una battuta d’arresto. Quando c’era da mettere l’acceleratore, la squadra si fermava o per demeriti propri, o per merito di compagini più blasonate. La storia ci insegna che una stagione può cambiare proprio con una striscia positiva, come fece il Pisa di Pagliari e delle sue sette vittorie consecutive, che quasi consegnarono quella squadra alla leggenda, fermatosi a un passo dalla Serie B.

CALENDARIO – Nemico nel girone d’andata, può essere un alleato nel girone di ritorno. Tra il recupero di Pisa – Pro Vercelli e tante altre gare difficili stavolta tra le mura amiche, il calendario può essere un alleato. Non sarà comunque facile iniziare dalla sfida col Siena, cui seguiranno le gare contro Arezzo, Piacenza e Alessandria. Riuscire a ottenere tanti punti in queste prime difficile potrebbe davvero essere l’inizio della svolta. Di contro, un magro bottino potrebbe anche segnare la parola fine a tanti sogni di gloria. Queste quattro partite sono certamente uno snodo fondamentale della stagione.

CONCORRENZA – Mai come quest’anno ci sono tantissime squadre a giocarsi un posto al sole per la promozione. Il girone del Pisa è quello più difficile, non solo per il livello delle squadre, ma anche per le dinamiche extra campo dei mesi estivi e immediatamente successivi. In questo mare magno di qualità e difficoltà, tante squadre già nel girone di andata si sono tolte molti punti tra loro, arrivando ad accorciare molto la classifica nelle posizioni di testa. Nella vita si sa, la fortuna bisogna anche crearsela, ma avere tante squadre che possano anche togliersi punti tra loro può essere paradossalmente un vantaggio. Insomma, il Pisa pensi prima a fare il suo, ma siamo convinti che anche le dirette concorrenti potranno togliersi punti importanti.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018