Ieri sera, durante la puntata numero 56 di Finestra sull’Arena, è stato gradito ospite telefonico l’ex giocatore del Pisa Gianluca Savoldi. Con lui abbiamo parlato di svariati temi, dal Pisa al calcio di oggi, passando per i social e il VAR. Rivedi la puntata e rileggi le parole di Savoldi.

Ciao Gianluca, il Pisa in questo momento sembra poter diventare la rivelazione della primavera? Il mercato di gennaio sta dando finalmente i suoi frutti

Il Pisa è una squadra che sin dall’estate ha dimostrato di avere ottimi valori, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano ; ovviamente il mercato di gennaio è stato un mercato importante ed ha corretto alcune carenze di organico che erano state evidenziate nel corso del girone di andata, ma sono convinto che l’aspetto mentale è il fattore più importante in una squadra di calcio e sotto questo aspetto i neroazzurri sono sempre stati al top.

Cosa è cambiato secondo te? 

Nelle ultime gare mi sembra che sia uscito prepotentemente il cuore della squadra, una nota di merito rilevante quando si gioca in una piazza quale è Pisa dove le aspettative della gente sono sempre molto alte; ne so qualcosa io, arrivato all’ombra della Torre Pendente assai giovane e per certi versi costretto ad usare il Maalox come se fossero caramelle per reggere certe pressione. Si parla di una città dove il senso di appartenenza dei tifosi verso i propri colori è un qualcosa di unico ed aiuta tantissimo i calciatori a cucirsi la maglia neroazzurra sulla pelle.

Savoldi con Allegri alla partita del cuore

Oggi i social hanno un ruolo importante nella vita dei calciatori. A volte sono un bene per un certo tipo di comunicazione, ma forse è anche un po’ peggio rispetto al passato. Cosa ne pensi?

I social network hanno per certi versi peggiorato il mondo del calcio, anche se è innegabile che veicolino interesse ed attenzione maggiori verso tutte le sfaccettature di questo fantastico sport ; oggi giorno non c’è praticamente filtro fra il tifoso ed il calciatore, l’interazione con la gente è immediata sia quando le cose vanno bene sia quando le cose vanno male ed anche per la figura dell’addetto stampa è praticamente impossibile intervenire in tal senso. L’importante è non trasformare l’uso in abuso ed adoperarli sempre con la testa, che è un po’ quello che si deve sempre fare in tutte le cose della vita.

Su cosa deve puntare il Pisa, tra coppa e campionato in ottica playoff?

Se fossi l’allenatore di una squadra importante quale è il Pisa sarei felice di avere l’impegno di Coppa Italia da onorare, anche perché sono fermamente convinto che la partita è il miglior allenamento che un giocatore possa sostenere ; i neroazzurri hanno una rosa ampia e di qualità e non gravata da infortuni particolari, quindi ritengo che si possa fare bene anche in Coppa. E’ una manifestazione che la squadra della quale facevo parte venti anni fa riuscì a vincere e quel successo contribuì a cementare il nostro gruppo ed a darci delle certezze in più ; adesso addirittura vincere la Coppa Italia dà vantaggi importanti nei play off di fine stagione, un motivo in più per onorare l’impegno al meglio. Solo le piccole squadre hanno paura di giocare quattro o cinque partite in più.

Questo campionato però assume sempre più i toni del ridicolo per le numerose problematiche che lo stanno affliggendo.

La serie C attuale è un bel caos, le cose sono spesso gestite male anche se si parla di situazioni assolutamente non facili da gestire nella maniera corretta ; la sensazione è che ci si faccia in quattro per acquisire la poltrona e poi una volta acquisita non si riesca praticamente mai a prendere le decisioni giuste. Nessuno vuole prendersi le responsabilità e così facendo è difficile uscire da questa empasse; a ciò aggiungiamo i tempi lunghissimi della giustizia che complicano non poco il quadro, se si pensa che spesso quando si arriva ad emettere una sentenza ormai il campionato è bello che concluso.

Parliamo anche di Var, visto che nelle ultime settimane tante squadre in Serie C hanno parlato anche di questo. Tu ce lo vedi in questa categoria il Var?

Cosa penso del Var ? Che contribuisce a creare un calcio di serie A ed un calcio di serie B: in serie C il Var è totalmente assente e tutto continua a funzionare come funzionava ai miei tempi. Ritengo che si parli di uno strumento che dovrebbe essere applicato in tutte le categorie, proprio per garantire una uniformità al momento assente.

Contro la Pro Vercelli il pubblico ha dato il suo determinante apporto alla squadra. Ad aprile si festeggiano i 110 anni del Pisa, ci sarai?

La serie C è un campionato tremendo e che necessita di grande fatica per essere vinto : ai tifosi del Pisa dico quindi di non mollare mai e di stare sempre vicini alla squadra. Io sono nato in curva, non sul terreno di gioco, e nel corso della mia carriera ho girato molte piazze anche importanti ma vi posso dire che giocare all’Arena Garibaldi è un qualcosa di unico, con un pubblico che non ha eguali in Europa. Mi ha fatto sentire vivo, e salvo impegni dell’ultimo minuto sarà per me un piacere essere presente ai festeggiamenti per i 110 anni di storia del calcio neroazzurro.

in collaborazione con Il Pisa Siamo Noi

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018