Momento difficile per tutto il mondo, anche per quello dello sport, in particolare del calcio. Le società fanno costante pressione per poter arrivare a una soluzione e, anche se c’è la volontà della Figc di concludere i campionati, lo scenario è fosco. Il Ministro dello sport Spadafora e il presidente del Coni Malagò restano invece con i piedi per terra. E spuntano altre soluzioni.

SPADAFORA“Le ottimistiche previsioni che facevano pensare di poter riprendere le competizioni sportive a fine aprile o ai primi di maggio credo siano un po’ troppo ottimistiche, come del resto ci ha detto l’evoluzione dell’emergenza. Io, rispetto all’ipotesi del 3 maggio, sono molto, molto dubbioso. Di sicuro posso dire che, qualora ci dovessero essere le condizioni per riprendere in alcune circostanze le competizioni, certamente avverrà a porte chiuse”. Sono le parole del Ministro dello sport Spadafora che tiene i piedi per terra.

MALAGO’ – Dello stesso pensiero è il presidente del Coni Malagò: “Il calcio, come l’Olimpiade, deve fare iconti con il virus. L’agenda la detta il governo. E al momento non ci sono certezze“. Malagò ha così concluso: “Il ministro Spadafora ha voluto sottolineare in Giunta Coni il suo preciso impegno sulla legge delega sullo sport: tutti i decreti delegati saranno oggetto di un unico decreto del Governo che dovrà arrivare entro e non oltre il mese di luglio”

GRAVINA – Più ottimistiche le previsioni di Gravina, che punta in tutti i modi a finire la stagione, in un modo o nell’altro, anche a luglio e ad agosto se servisse: “Proveremo a fare il massimo per giocare anche a costo di chiedere il supporto di Uefa e Fifa per andare oltre il 30 giugno. Dobbiamo essere consapevoli e coscienti che per definire il nostro campionato ci servono 45-60 giorni. Se ci vengono concessi il mese di luglio e quello di agosto, così come si sta orientando la Uefa e tutte le federazioni, potrebbe essere quello il periodo di riferimento”. Ciò però appare sempre più difficile e al momento c’è un’altra possibilità all’orizzonte, quella di poter addirittura stoppare la stagione bloccando le retrocessioni, ma non la promozioni. “Serie A a 22? Ingestibile. Rischiamo di perdere 3000 società dilettantistiche” ha detto Gravina, dopo un fronte sempre più compatto di società di Serie A e B che vota anche per questa soluzione.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018