Tra gli ospiti della puntata del 21 febbraio de Il Neroazzurro di Massimo Marini c’era il difensore dell’A.C. Pisa 1909 Andrea Lisuzzo “La resistenza ha permesso di salvare il Pisa e di far arrivare Corrado”

Una grande puntata (clicca qui per rivederla) quella del Neroazzurro di Massimo Marini. Oltre al “Sindaco” Lisuzzo c’erano Francesco Colombini dell’Associazione “Vengo anch’io Sì tu sì”, i ragazzi de La Scintilla 1945, la squadra ciclistica Belle Equipe e l’Associazione Alba di Pisa. Di seguito le dichiarazioni del vice capitano del Pisa.

Il primo tema affrontato è quello della questione DASPO: “È una situazione antipatica quella che sta accadendo ai nostri tifosi. A Empoli sono successe cose strane. Spero che gli avvocati possano far valere le ragioni della nostra tifoseria poiché alla squadra mancherebbe molto il tifo della Curva”.

Poi Lisuzzo racconta i suoi tre anni a Pisa: “Ho vissuto un film in questi tre anni. Nel mio primo anno ci sono state molte problematiche, la scorsa stagione è stata davvero esaltante sportivamente parlando, ma con tante situazioni difficili fuori campo.Poi gli ultimi mesi, incredibili e l’avvento dei Corrado: sarebbe la sceneggiatura perfetta di un film. Ma anche una storia da raccontare perché alla fine la squadra, coesa e coerente, ha rotto le uova nel paniere a una famiglia che teneva in ostaggio una città intera”.

Prosegue sul caso Pisa di questa estate: “A Pisa c’è stata una vera e propria resistenza attiva che alla fine ha portato all’avvento dei Corrado. Abbiamo reso vendibile come squadra una società che non era vendibile: abbiamo fatto i miracoli in Coppa Italia e abbiamo vinto le prime gare di campionato. Abbiamo fatto di tutto per vedere tornare Gattuso. Pablo Dana forse sembrava all’inizio l’unico compratore credibile, peccato sia stato un bluff alla fine. Il 22 dicembre sembrava non finire mai, quando si era saputo che era svenuto Taverniti pensavo fosse stato vanificato ogni sforzo. Ma poi è andata bene.”

Sulla salvezza e sul ritorno in campo: “Saranno partite difficili affrontate una per una. Dobbiamo restare noi stessi senza subire gli avversari e arriverà anche la vittoria in trasferta. Mi do ancora una decina di giorni prima di rientrare in gruppo. Voglio essere prudente”.

 

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