Ieri sera ospiti della trasmissione Finestra sull’Arena il giornalista Ivan Zazzaroni e l’assessore del Comune di Pisa Andrea Serfogli. Tra i temi più importanti della quarta puntata il tema stadio.

Il primo a intervenire è stato Ivan Zazzaroni che ha risposto alle domande di Michele Bufalino, Aurora Maltinti, Gabriele Bianchi e Simone Del Moro.

Ivan Zazzaroni

Ciao Ivan, tu eri tra quelli che avevano detto di avere pazienza con Gautieri e il nuovo Pisa e adesso il Pisa sembra invertire la tendenza. Avevi ragione? “Come è stato dato tempo a Gattuso nella seconda parte del campionato l’anno scorso, trovo che sia normale dare tempo anche a Gautieri e avere pazienza. E’ una squadra giovane e cambiata per il 60% con categoria diversa. I pisani hanno sopportato un anno pesantissimo e quest’anno la soglia di tolleranza forse è più bassa. La squadra ha buona qualità e bisogna vedere se riuscirà a mettersi nella condizione giusta. Buona vittoria a Cuneo”.

Parliamo del tema stadio. Quanto è importante per una città e per il calcio italiano avere uno stadio di proprietà: “Con tutto il bene che si vuole all’Arena, ma non è più presentabile, i Corrado hanno presentato questi progetti interessanti e speriamo che si trovi sintonia. Bisogna capire che il restyling dello stadio oggi è fondamentale per tutta una serie di ragioni. Si deve creare qualcosa di appetibile per la gente, metterli nelle condizioni di andare in un posto nuovo e comodo. Nel terzo millennio non ci si può presentare in condizioni del genere. Spero che il progetto parta e che si trova collaborazione con il Comune di Pisa. Senza la collaborazione delle istituzioni è impossibile realizzare lo stadio.”

un momento della trasmissione di ieri

Come mai in Italia è così difficile realizzare uno stadio di proprietà, un nuovo stadio o comunque rinnovare un impianto esistente rispetto ad altre parti d’Europa come in Germania o in Inghilterra ad esempio? “Forse ci sono interessi di carattere politico. Ci sono anche opposizioni, a destra quanto a sinistra che fanno opposizione sempre e comunque. Ho seguito le vicende di Cagliari e Udine con molte attenzioni e lì finalmente si è arrivati al dunque. Non è possibile presentarsi in Europa con impianti fatiscenti. Noi siamo rimasti nel terzo mondo purtroppo. La cosa fondamentale è fare, non opporsi a tutto. Bisogna mettersi nelle condizioni di rendere godibili gli eventi e non solo. Io spero che a Pisa si riesca a realizzare lo stadio, si parla tanto di comunione di intenti, ho visto sette progetti. Ne basta uno fatto bene, non importa fare cose mega galattiche, l’importante è portare a casa il risultato.”

Ci fa piacere che continui a seguire il Pisa. Hai seguito anche da vicino la causa del piccolo Christian: “E’ una cosa nata in maniera spontanea e casuale. La gente si chiede come mai ho questo amore con i pisani. Dalla mattina ai messaggi di Bertolini o i whatsapp che mi arrivano da Pisa c’è sempre un affetto costante. E’ difficile non ricambiare.”

Poi è stata la volta dell’assessore Andrea Serfogli che è intervenuto sul tema stadio.

l’assessore Andrea Serfogli

Importante parlare del tema dello stadio. Ci dia un’opinione, secondo lei come è andata la serata di lunedì, come si inserirà nel percorso Comune-società e quali parametri peseranno per decidere quale stadio realizzare? “il percorso si avvierà quando la società presenterà formalmente il progetto. Sono tutti progetti molto belli, ma la scelta definitiva sul progetto sarà della società. Io mi sono fatto un’idea personale, ma una volta che il progetto sarà presentato al Comune si avvierà una conferenza istruttoria. Per poter iniziare i lavori è necessario realizzare una variante urbanistica. C’è la legge Nardella che prevede procedure codificate anche abbastanza veloci. Una volta presentato lo studio preliminare si procede a una conferenza istruttoria con gli enti per arrivare alla Regione fino a tornare al Comune. Bisognerà anche sdemanializzare il bene e dichiarare l’interesse pubblico, so che dietro c’è il fondo di investimento Invimit. I tempi giuridicamente, se tutto fila liscio, sono molto stretti. Ci vuole la massima attenzione sia da parte del Comune che da parte della società. L’investimento è molto importante e riqualifica l’impianto e le sue criticità. Si dovrà interloquire col quartiere e creare quelle situazioni di inserimento nella vita del quartiere, tra parcheggi, trasporto pubblico etc. tutte cose che la società ha seguito e ha anche mostrato lunedì sera. Il progetto dovrà essere valutato da tutti gli enti competenti, anche quelli preposti alla sicurezza. Ad esempio la soprintentenza per i vincoli archeologici dell’area e ambientali. Credo che fino ad oggi il lavoro svolto sia molto importante. Sono convinto che si sia partiti col piede giusto per individuare le soluzioni migliori. Il primo passo è stato fatto e rimaniamo in attesa che tutto parta. “

 

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018