In sala stampa arrivano Corrado e Gattuso per il Pisa, mentre per il Cesena c’è mister Camplone. Concordi il presidente e l’allenatore dei nerazzurri sulle problematiche e le preoccupazioni che affliggono lo spogliatoio del Pisa. Logicamente soddisfatto invece l’allenatore della squadra ospite, dopo tre punti pesanti conquistati in trasferta.

Il presidente Corrado entra in conferenza stampa e analizza nel dettaglio la situazione mentale dello spogliatoio interrogandosi sul da farsi: “Sì, sono emersi limiti mentali anche, sembrava una squadra che non si identificasse più rispetto a quella che conoscevamo. E’ subentrata una sfiducia che non si riesce a decifrare. Lo prendo più come un fatto mentale che un fatto fisico. Le verifiche che facciamo dimostrano anche un buono stato di forma, ma la prova del campo ha detto il contrario. Ci siamo parlati negli spogliatoi, non riesce a darsi una risposta allo stato di rassegnazione della squadra al primo problema. Devo dire che, ancora più eclatante, chi entra non riesce a dare più di quello che viene dato da chi era già in campo, anzi è quasi più in difficoltà di chi sta giocando. Riusciamo a fare punti adesso fuori dalle mura amiche, ma adesso in casa abbiamo stranamente problemi. Rassegnazione e inconsistenza, cosa che mi ha fatto pensare anche a Pisa-Salernitana. Sembra che la squadra vada in crisi alla prima difficoltà. Ribadisco che andiamo avanti con Gattuso fino alla fine del campionato, in ogni caso Gattuso è parte integrante di questo progetto. Per salvarsi bisogna fare punti, ma prendiamo atto che i tre punti non arrivano. Onestamente il Pisa del secondo tempo il Pisa non è quello che ho visto in queste 14 partite. I senatori dovrebbero dare un maggior contributo anche in termini psicologici, certamente in alcune circostanze occorrerebbe un briciolo di buona sorte. Molto probabilmente serve qualcosa che non avviene, dobbiamo cercare di capire come uscirne. Ho visto quando sono andato in panchina qualcuno che aveva paura di entrare in campo. Forse una mancanza di coraggio, che va ritrovato al più presto.”

Mister Gattuso fa quasi eco alle parole del presidente: “Vedo molta preoccupazione, anche noi facciamo fatica a capire. La squadra in allenamento appare serena, si prepara sciolta, poi in partita vedo tante facce preoccupate e subentra qualcos’altro. La nostra squadra a livello mentale e fisico è nettamente inferiore agli avversari. Sembriamo tutto tranne che una squadra. Questo è uno dei momenti più difficili della mia carriera. In quasi 100 partite che alleno poche volte la componente caratteriale è venuta a mancare. Non ce l’abbiamo, oggi Di Tacchio sembrava giocasse da solo contro il Cesena a un certo punto. Anche a Riccio ho detto che non so più cosa dire, sono onesto. Mi riesce difficile parlare anche. I test atletici, buoni, possiamo anche metterceli in quel posto. La squadra va in crisi alle prime difficoltà, non riesce a reagire. Per farvi degli esempi, Mannini oggi in campo passeggiava. Del Fabro non girava, e lui ha sbagliato pochissimo quest’anno. Tutti non riescono a reagire. Oggi sono arrivati i fischi, ce li meritiamo anche. Abbiamo fatto cagare, siamo d’accordo, siamo anche una squadra costruita per giocare di rimessa, non per giocare per vincere. Al momento sembriamo scollegati, appena proviamo qualcosa di più gli altri danno la sensazione di farci male in qualsiasi momento. Stasera parlermo con il presidente per capire il da farsi, posso accettare che la squadra esprima un buon calcio, ma non siamo quella squadra che abbiamo dimostrato di essere come prima, quel blocco compatto.”

In chiusura anche mister Camplone del Cesena, ovviamente soddisfatto del risultato: “Abbiamo fatto una grandissima partita, risultato raggiunto con merito, non abbiamo lasciato giocare il Pisa e questo per noi è molto importante in chiave salvezza. Sapevamo che il Pisa negli ultimi 10-15 minuti crea confusione con le torri e le palle inattive. Loro sono calati nel secondo tempo, noi siamo cresciuti. I ragazzi hanno dato un segnale importante che ci sono.”

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018