Questa mattina presso la Sala delle Baleari del Comune di Pisa sono stati mostrati i rendering dei 7 progetti per il restyling dell’Arena Garibaldi con le aziende che hanno lavorato per realizzarli. Corrado: “Concludere la fase autorizzativa entro il mandato”. Pasquarelli: “Da inizio lavori 18-24 mesi per portarli a compimento”.

Corrado con Pasquarelli e il Sindaco Filippeschi

Alle ore 12.30 alla Sala delle Baleari del Comune i 7 progetti per lo stadio sono stati presentati ai giornalisti. Non una vera e propria presentazione nel dettaglio, ma una cartellina stampa che ha illustrato i rendering e le aziende che hanno lavorato per realizzarli. Nella fase preliminare si è passati da dieci a sette progetti. Nelle prossime settimane si costituirà un comitato tecnico con il Pisa Sporting Club e tre advisor tecnici che aiuteranno l’investitore a scegliere il progetto per proseguire. Alla fine di un percorso di un paio di settimane, sarà scelto il progetto definitivo. Ogni azienda ha potuto lavorare su linee guida ben precise da rispettare, come affluenza, mobilità e parcheggi. Lavorare sui flussi, l’acustica è un elemento secondo Ire determinante anche per ciò che non riguarda strettamente lo sport o il calcio. Secondo Ire e il Pisa, la città ha una popolazione giovanile importante. Gli studi si sono dovuti impegnare anche in questo, per creare un polo di servizi che comprendano musica, ristorazione, cultura, museo e altre cose che saranno illustrate stasera, per tifosi, giovani e turisti. Quattro i grandi temi su cui ruotano i progetti dello stadio: urbanistica, sport, cultura e servizi. Rassicuranti le parole del presidente Giuseppe Corrado: “La nostra concezione di stadio è quella di un centro di intrattenimento che vada anche oltre all’evento sportivo. L’investimento per lo stadio è rimasto lo stesso (30 milioni), l’obiettivo è esaurire le fasi autorizzative entro il mandato.” Per quanto riguarda i tempi realizzativi dopo la presentazione e l’autorizzazione del progetto definitivo, queste le parole di Pasquarelli di Ire: “Ci vorranno presumibilmente 18-24 mesi per portare a compimento i lavori allo stadio”. In chiusura tutti i progetti dello stadio.

Questo l’intervento del Sindaco Marco Filippeschi: “Negli anni il comune ha fatto una previsione urbanistica, ma nonostante gli sforzi compiuti nessuna manifestazione è venuta per la location prevista. Oggi noi diamo la nostra disponibilità, come sempre, a discutere di un progetto importante. Non è facile costruire di nuovo uno stadio, in Italia e in Europa si vedono molto progetti di recupero di impianti esistenti. E’ raro vedere occasioni di investimento su progetti del tutto nuovi. A fronte di un’offerta di investimento come quello previsto sull’Arena e garanzie, valutiamo che tale investimento possa rappresentare occasione di business che possa aiutare anche il quartiere. Questa è la ragione per la quale ci siamo messi a disposizione come Comune di Pisa. Noi dobbiamo fare il più possibile quello che potremmo fare entro il mandato e credo che ci sia una buona disponibilità del consiglio comunale per attuare tutti i passaggi necessari nel rispetto delle leggi vigenti. Il progetto dovrà essere valutato da chi sosterrà l’investimento, ovvero dal fondo che affiancherà l’operazione. Faremo tutto il possibile per facilitare il lavoro chiedendo a nostra volta che ognuno venga incontro alle varie esigenze.”

Queste invece le parole del presidente del Pisa Giuseppe Corrado: “Questa città ha tante peculiarità uniche. La prima cosa da fare è raccogliere l’invito di essere veloci nel dare avvio a questo progetto preliminare. Non vogliamo perdere tempo per continuare sul fronte progettuale che partì molti mesi fa, un mese dopo il nostro arrivo circa. Noi abbiamo trovato nella struttura amministrativa un habitat incredibile, nel quale siamo stati seguiti puntualmente. Il progetto dello stadio era uno dei punti cardini del nostro piano strategico. nel omento in cui come Magico abbiamo valutato di entrare nella società di calcio di Pisa, abbiamo valutato gli aspetti salienti non solo meramente sportivi, ma volevamo aprire una progettualità di respiro più ampio. Uno era il brand Pisa. E’ un brand internazionale, come ad esempio Roma o Venezia. Grazie alla torre è un brand conosciuto e caratterizzato nel mondo. La funzione del calcio si sposa bene con tutto questo e abbiamo pensato a un progetto sportivo che si integrasse in tutto questo. Volevamo creare i presupposti perché ci fosse una struttura che si autoalimentasse anche attraverso i settori giovanili. Oggi per esempio abbiamo 12 squadre giovanili. Abbiamo l’orgoglio di avere una società con tutti giocatori di società e siamo l’unica squadra della Serie C. Altro aspetto importante ovviamente è lo stadio per un percorso virtuoso tra la torre e lo stadio stesso. La concezione di stadio è quella di un centro di intrattenimento che vada anche oltre all’evento sportivo e che non viva solo di calcio e sport, ma anche di tante altre opportunità che lo stadio può dare. Questo stadio deve diventare progetto di ristrutturazione urbana dell’area per migliorare viabilità, mobilità e vivibilità della zona. Vogliamo partire dal coinvolgimento della città e creeremo un comitato apposito. Raccoglieremo l’invito del Sindaco di essere veloci. Vogliamo essere veloci perché avere questo stadio permetterà di avere più linfa vitale al Pisa stesso. L’investimento per lo stadio è rimasto lo stesso, l’obiettivo è esaurire le fasi autorizzative entro il mandato.”

Alessandro Pasquarelli, CEO di Ire: “Per arrivare alla scelta dei progetti preliminari c’è stato un percorso di diversi mesi, per capire e analizzare il quartiere. Il primo step è stato questo. C’era una consapevolezza che questo contenitore, lo stadio, se calato in un contesto urbano, dovrebbe garantire non solo a chi ci vive, ma anche a tutta la città una maggiore fruibilità di servizi e intrattenimento. Questa sera l’avvocato Toscano farà un breve discorso per farvi capire come siamo arrivati a tutto questo. Quando siamo giunti alla scelta di effettuare un restyling abbiamo comunque valutato anche l’opportunità di uno stadio decentrato. L’ultimo passo, nelle prossime settimane, sarà quello di scegliere il progetto e lavorare per realizzarlo”.

E ora ecco i progetti così come sono stati mostrati stamattina, con una breve analisi del poco materiale mostrato prima dell’evento di stasera.

I PROGETTI

PROGETTO 1: (AMDL MICHELE DE LUCCHI STUDIO IN COLLABORAZIONE CON AFL ARCHITECTS, MIC, RIMOND E KEO – MILANO)

Il progetto numero 1, ad opera di AMDL

Il primo progetto che sarà presentato stasera è quello in stile Allianz che somiglia molto all’impianto dello stadio della Juventus a Torino. Come si può vedere è stato notevolmente ridotto lo spazio tra le tribune e il prato verde. Lo stadio avrà una capienza ridotta ed è stato progettato per essere un catino che permetterà di avere una visuale perfetta da ogni settore. La copertura è totale e spicca la scritta Pisa nella parte superiore. Esternamente è ovale, mentre internamente le tribune sono squadrate. Lo Studio AMDL si occupa di progetti di natura e scala differenti, dall’urbanistica, all’architettura, al disegno di interni e di prodotti, agli allestimenti di mostre, musei e spazi commerciali, fino alla grafica e alla corporate identity, per committenti pubblici e privati, sia in Italia che all’estero. Questa diversificazione rappresenta la ricchezza culturale di aMDL. Il Team di aMDL per la progettazione dello stadio di Pisa, sarà formato da riconosciuti esperti che vantano una profonda conoscenza delle cognizioni locali e degli impianti sportivi: Afl Architects, Rimond, Mic e Keo.

Un’altra immagine del progetto 1

PROGETTO 2: ARCHEA ASSOCIATI – FIRENZE

Il secondo progetto ad opera di Archea Associati

Il secondo progetto reca sul fianco la scritta “Arena Garibaldi Stadio Romeo Anconetani”. Il team Archea Associati si è occupato della progettazione della facciata del Nuovo Stadio di Udine e del Centro sportivo di Tirana (Albania). Tra gli i progetti più conosciuti la Biblioteca comunale di Nembro, la nuova cantina Antinoria San Casciano Val Di Pesa, il Green Energy Laboratory di Shanghai, l’International Grape Exhibition Garden di Yanqing e la Liling World Ceramic Art City in Cina. Spicca su tutto anche una copertura verde, come il campo da gioco, in una architettura green che ricorda molto quella dei paesi nordici. Come per il progetto precedente, la struttura interna è rettangolare e tutti i posti sono a sedere. Esternamente richiama da vicino le piazze di Pisa, in particolare quella del Duomo. Si tratta di un progetto molto originale.

Altre immagini del progetto numero 2

PROGETTO 3: GENSLER – LONDRA

Il progetto numero 3 ad opera della Gensler di Londra

Il terzo progetto è ad opera di Gesler, studio internazionale con oltre 30 sedi in giro per il mondo. Molti gli impianti realizzati dallo studio, tra cui: Banc of California Stadium – Los Angeles, USA; Wroclaw Stadium – Polonia, Atlanta Falcons Stadium – Atlanta, USA; Roland Garros (in collaborazione con Atelier Christian de Portzamparc), Francia; Le Mans Stadium, Francia; BMO Field Expansion, Toronto, Canada; Lincoln Financial Field Philadelphia Eagles, Philadelphia, USA; Stadio Filadelfia, Torino, Italia. Il progetto rispetta la struttura originale della tribuna preesistente e si ispira al Do Dragao di Oporto. L’impianto internamente appare curvo così come appare esternamente. Sarà dato ampio spazio ad un’area pubblica con una galleria di servizi all’esterno della Curva Nord.

Un’altra immagine del progetto numero 3

PROGETTO 4: IOTTI + PAVARANI ARCHITETTI STUDIO ASSOCIATO – REGGIO EMILIA

Il progetto numero 4 ad opera di Iotti + Pavarini Architetti Studio Associato

Era il progetto che si era visto meno, di fianco, nel rendering mostrato sui cartelloni pubblicitari in città e su cui si era sviluppata attorno molta curiosità. Dalla nuova immagine illustrata questa mattina, si può vedere una forma quadrata che rispetta l’impianto esistente e lo fa apparire uno dei più facili in quanto a realizzazione. Molto interessante l’ingresso delle gradinate con una scalinata che porta ai posti a sedere, mentre in basso ci saranno negozi e bar. Qualche nota sullo studio che ha realizzato il progetto: nel 2004 lo studio si aggiudica il primo premio nel concorso internazionale di progettazione in due fasi per il Nuovo Stadio di Siena, con un progetto che si afferma per il riuscito inserimento paesaggistico di una infrastruttura, generalmente invasiva, nel contesto delicato e stimolante delle colline toscane intorno a Siena. Nel 2011 Paolo Iotti e Marco Pavarani ricevono il Premio della Fondazione Renzo Piano  come migliori giovani talenti  dell’architettura italiana.

L’immagine diffusa inizialmente del progetto numero 4

PROGETTO 5: Marazzi Architetti con AI Engineering S.R.L + AI Studio; F&M Ingegneria S.p.a

Il progetto numero 5 che coinvolge diversi studi

E’ il progetto più originale di quelli presentati. Un enorme giardino sulla copertura dello stadio, interamente visitabile è ciò che spicca e che strizza l’occhio alla vicina Torre di Pisa, offrendo una visuale unica della città dall’alto di questo giardino soprelevato. Suggestivo e coinvolgente da vivere 24 ore su 24 per il quartiere, si inserisce perfettamente nell’idea di riqualificazione dell’area urbana. Internamente è il classico stadio all’inglese con le gradinate quadrate e aperte ai lati. Molte le società coinvolte nella realizzazione di questo progetto, tra architettura e ingegneria di alto profilo. Le società coinvolte hanno realizzato e collaborato ad esempio alla “Cittadella Juventus”, lo stadio “Paolo Mazza”, lo stadio “Moccagatta” di Alessandria e lo “Juventus Stadium” oltre allo stadio “Accra” in Ghana, il Palalsozaki di Torino e il San Nicola di Bari.

Le immagini diffuse in precedenza del progetto 5

PROGETTO 6: Obr con SCAU, Arup Italia, Systematica – Milano – Londra – Mumbai

Il progetto numero 6 ad opera di Obr con Scau, Arup Italia e Systematica

Il progetto numero 6 ricorda da vicino lo stadio dell’Ingolstadt, squadra tedesca. L’intento è quello di ricreare un ambiente indiavolato come è lo spirito dei pisani. La struttura è completamente rettangolare, internamente ed esternamente, con una ampia zona intorno allo stadio camminabile e una vera e propria piazza là dove c’è attualmente la zona antistante alla Curva Nord. Uno stadio da frequentare tutto l’anno che rispetta tutte le linee guida illustrate nella parte iniziale dell’articolo. Le società coinvolte nel progetto hanno realizzato tutte progetti importanti a livello mondiale. Scau ha realizzato lo Stade de France a Parig, l’ospedale europeo Georges Pompidou a Parigi (700 posti letto) e più
recentemente lo stadio Velodrome di Marsiglia. OBR il Centro Sportivo Tenero, Svizzera; SCAU lo Stadio di Shanghai; Arup l’Allianz Arena, Monaco di Baviera e infine Systematica l’Analisi accessibilità del nuovo stadio AS Roma.

Il progetto numero 6

PROGETTO 7: POPULOUS – LONDRA

Il progetto numero 7, di Populous – Londra

L’ultimo progetto è quello ad opera di uno studio internazionale con sedi in tutto il mondo. Tra gli interventi realizzati dallo studio spiccano i più iconici: l’ICC di Sydney, lo stadio olimpico di Londra 2012, lo stadio di Wembley, l’O2 Arena, lo
stadio di calcio City, lo stadio di Yankee, la pista di Silverstone F1 e lo stadio Emirates di
Arsenal FC. Inoltre lo studio ha progetti in corso di realizzazione di altissimo profilo come ad esempio lo Stadio per Tottenham Hotspur F.C. e le nuove arene di Las Vegas e di
Bristol. L’idea alla base del progetto per lo stadio di Pisa è quella di realizzare coperture trasparenti e giardini esterni. La copertura della nuova gradinata che sorgerà al posto della Curva si estende anche fuori dallo stadio coinvolgendo il nuovo piazzale antistante. Stessa struttura interna ed esterna per la tribuna con uno spazio aperto ai lati della tribuna. Il resto dello stadio è completamente diverso dalla tribuna per modifiche sostanziali e che ricordano da vicino alcuni stadi tedeschi.

Un’altra immagine del progetto numero 7

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018