Probabilmente era necessario sbagliare allenatore, qualche tempistica estiva e toccare il fondo, ritrovando il condottiero di sempre per risalire e aprire finalmente gli occhi. Adesso è nata una grande squadra, senza quasi più punti deboli, pronta ad attaccare tutte le avversarie con rabbia agonistica e metodo. Il Pisa è arrivato, è una grande squadra e tutti se ne sono finalmente accorti.

Oggi il Pisa non sembra più quasi avere punti deboli. Non subisce gol da quattro partite, con in porta il suo secondo portiere. Jureskin e Lisandru Tramoni valgono un Beruatto e un Matteo Tramoni, non ci sono più riserve e anche chi gioca pochissimo, come Canestrelli, viene addirittura convocato in nazionale. I numeri sono quelli di una grande squadra, di chi potrebbe addirittura ambire a rincorrere non solo il posto più in alto possibile dei playoff, ma anche qualcosa di più. Migliore attacco con 29 reti segnate in 18 partite, 13 risultati utili consecutivi, il miglior assistman del campionato, Morutan, con 7 ultimi passaggi all’attivo, il terzo miglior cannoniere del campionato, Gliozzi, con 7 reti, e una serie di record che stanno lentamente definendo una squadra. Quasi sembra che non serva intervenire sul mercato e ci chiediamo tutti, con curiosità, cosa farà la dirigenza ora che i giocatori stanno giocando sul velluto, ora che il gruppo vuole rimanere così unito. E’ una bella storia da vivere, una bella storia raccontare.

Quando d’estate su queste squadre scrivevo che il Pisa si trovava in una nuova dimensione, passando in pochi anni dal trattare calciatori di Serie C e D a società come Porto, Ajax e le big della Serie A, aggiungendo che stava nascendo una grande squadra, in molti erano rimasti scettici. I soliti maligni e lupi da tastiera avevano visto un fiero pasto al quale aggrapparsi, per poi campeggiare dall’alto della loro vuota retorica, ergendosi da un pulpito costruito sulle spalle di una squadra e di un gruppo di lavoro in difficoltà. Qualcuno di loro è anche salito sul carro dei vincitori, perché in Italia è fin troppo facile essere voltagabbana. Su questi lidi e sul nostro approfondimento del giovedì, insieme ai nostri compagni di viaggio di Finestra sull’Arena, abbiamo sempre tenuto il punto, difendendo l’ottimo calciomercato fatto questa estate, definito il migliore degli ultimi anni, al netto di qualche inciampo. Abbiamo anche criticato quegli inciampi, ferocemente, abbiamo criticato aspramente e duramente alcune mosse, invitando a cambiare manico, abbiamo criticato quei giocatori, alcuni dei quali sembravano il fantasma di sé stessi. Abbiamo tirato la volata a Luca D’Angelo, caldeggiandone il ritorno. Tutto infine è andato al suo posto. Il Pisa è tornato.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018