Il Pisa è pronto per la prima uscita stagionale. Domani a Morgex i nerazzurri sfideranno la Rappresentativa Valle d’Aosta (ore 18), nel primo dei tre test amichevoli in programma nel ritiro valdostano. Il secondo sarà mercoledì 23 luglio contro il Bra, il terzo domenica 27 contro la Pro Vercelli. Ma oltre ai primi minuti nelle gambe, il ritiro servirà soprattutto ad Alberto Gilardino per capire quale direzione prendere sul piano tattico.
IL LAVORO DA MORGEX – Dopo due giorni di lavoro intenso, Gilardino ha concesso una mattinata libera alla squadra, che tornerà in campo a Morgex oggi pomeriggio alle 17:30. Il tecnico non ha ancora sciolto le riserve sul modulo di gioco e contro la Rappresentativa Valle d’Aosta domani potrebbe essere il momento giusto per capire quale sarà la direzione dal punto di vista tattico da parte del tecnico. Ieri, dopo una breve attivazione, il gruppo ha svolto una partitella e si è diviso per lavorare sulla fase offensiva: un gruppo con Dainelli, l’altro con lo stesso Gilardino. Al campo era presente anche l’ad Giovanni Corrado. In serata previsto un evento in piazza a Morgex con una delegazione del Pisa e Ubaldo Pantani.
L’EREDITA’ – L’eredità di Filippo Inzaghi pesa. Il tecnico che ha riportato il Pisa in Serie A aveva impostato la squadra sul 3-4-2-1, con un doppio trequartista dietro alla punta e due esterni capaci di spingere e coprire. Gilardino parte da una base simile, ma lascia aperte altre soluzioni. Nella conferenza stampa di presentazione è stato chiaro: “Ho sentito Inzaghi, è normale quando ti confronti con un tuo ex compagno. Gli ho chiesto informazioni e abbiamo parlato. 3-5-2? Mi piace difendere e costruire a tre, ma non è un obbligo”.
L’APPROCCIO DEL “GILA” – L’approccio del nuovo allenatore è più flessibile rispetto al passato. “Sul modello tattico ho un’idea chiara in testa – ha spiegato – ma gli aspetti principali sono altri. Credo molto nelle caratteristiche dei giocatori, non ho un metodo tattico solo. Mi piace costruire a tre, ma ho giocato anche a quattro nelle scorse stagioni. L’aspetto tattico può modificare. Ho delle idee in testa, il modulo può cambiare, i principi di gioco invece no”.
MATTEO TRAMONI – Una delle chiavi sarà la collocazione di Matteo Tramoni, tornato a disposizione dopo una lunga assenza e considerato un punto di riferimento nella nuova stagione. Gilardino lo vede in più ruoli, ma con alcune condizioni: “Ci sto lavorando da poco assieme. La mia idea è quella di un giocatore bravo a lavorare tra le linee, con spunto. Saranno fatte delle valutazioni da parte mia, se un 3-5-2, 3-4-2-1, devo valutare bene per farlo rendere al massimo nella posizione ideale. Matteo può giocare da seconda punta, ma con due interni di metà campo che abbiano gamba, oppure può diventare una mezzala offensiva”.
CAMBIARE PELLE O EVOLUZIONE? – Tradotto: tutto dipenderà dal mix tra interpreti e idee. I prossimi test a Morgex serviranno anche a questo. Per capire se il Pisa di Gilardino sarà una versione evoluta di quello di Inzaghi o se cambierà pelle. Una questione importante che si riverserà anche sulle mosse del Pisa sul mercato.