Michel Aebischer è arrivato in sede per la firma del suo nuovo contratto. Il centrocampista svizzero, classe 1997, è errivato dopo una lunga trattativa con il Bologna. Il club nerazzurro lo ha voluto fortemente e alla fine ha trovato la formula giusta: prestito con obbligo di riscatto per 4,5 milioni di euro. Aebischer sarà subito a disposizione di Gilardino e partirà domani per la Germania. Ha già svolto le visite mediche
Nazionale svizzero con 32 presenze e 2 reti, Aebischer arriva dopo tre stagioni e mezzo in Serie A. Con il Bologna ha giocato 94 partite di campionato, a cui si aggiungono quelle in Coppa Italia e in Conference League. Nella stagione appena conclusa ha avuto un problema agli adduttori che lo ha tenuto fuori a lungo, facendogli perdere il posto da titolare. Ma prima di questo stop, era un punto fermo della squadra.
Cresciuto nel settore giovanile dello Young Boys, ha vinto 4 campionati svizzeri, una coppa nazionale e anche la Coppa Italia con il Bologna, conquistata nel 2024 dopo oltre cinquant’anni di attesa per il club rossoblù.
Mezzala di corsa e inserimento, Aebischer è il classico centrocampista che ama stare nel vivo del gioco. Si posiziona preferibilmente sul centrosinistra, da dove può tagliare verso il centro per calciare o rifinire col suo piede destro, preciso e pulito nella trasmissione palla. È un giocatore da manovra continua, più regista offensivo che finalizzatore. Non ama prendersi il tiro dalla distanza se non è perfettamente in equilibrio: piuttosto cerca l’imbucata o l’inserimento alle spalle del centrocampo avversario.
Una delle sue doti principali è la capacità di alzare subito il ritmo della manovra con passaggi verticali lunghi e precisi. Riesce spesso a trovare la corsa del compagno nello spazio alle spalle della linea difensiva o a premiare il taglio della mezzala opposta. Non gioca mai in orizzontale per abitudine, ma per scelta. Quando ha campo davanti tende a verticalizzare, e questo accelera il gioco in modo naturale, facendo guadagnare secondi e metri preziosi.
Ha anche un’intelligenza tattica evidente nel leggere i tempi offensivi: sa quando rallentare e quando farsi trovare in zona di rifinitura. Non a caso, molte delle sue azioni migliori arrivano proprio in seconda battuta, quando si inserisce a rimorchio e va a calciare dopo uno scarico dalle fasce o una respinta corta. È raro vederlo partire palla al piede per saltare l’uomo, ma è efficace nel farsi trovare nel posto giusto nel momento giusto.
Ha anche un buon tiro piazzato: in Svizzera calciava spesso punizioni dal limite e rigori. Tuttavia, in Italia non si è mai imposto come specialista. Questo aspetto potrebbe tornare utile anche a Pisa, dove i calci piazzati sono una risorsa chiave, considerando la fisicità della squadra.
Per Gilardino Aebischer potrebbe diventare una pedina centrale. È un calciatore che può legare bene con un regista più statico e un’altra mezzala dinamica, oppure adattarsi anche in un centrocampo a due, purché affiancato da un profilo più difensivo.