Alla luce di quello che consideriamo (nonostante ciò che emerge nelle ultime ore dall’Argentina) come l’imminente arrivo di Mariano Troilo, facciamo il punto della situazione sul mercato, dopo aver appreso che, in questa fase, la società sta riflettendo per poi eventualmente affondare il colpo negli ultimi giorni.
LE NOTIZIE DI GIORNATA – Il mercato di oggi, per il momento, è quasi tutto racchiuso nelle notizie già emerse su Sestaporta nelle scorse ore. Dagli ultimi aggiornamenti da soap opera provenienti dall’Argentina (rileggi a questo link “Calciomercato Pisa, Belgrano-Banfield: Troilo titolare e una clamorosa notte di ordinaria follia”) e dell’ufficialità di Meister a titolo definitivo (rileggi a quest’altro link “Calciomercato Pisa, Meister è ufficiale a titolo definitivo dal Rennes”) si muove anche il mercato in uscita e, come noto, l’attaccante Andrea Pavanello è vicino al passaggio all’Ospitaletto, in Serie C. Inoltre la Sampdoria mantiene vivo l’interesse per il difensore Adrian Rus, mentre Beruatto è a un passo dallo Spezia.
LA STRATEGIA DOPO TROILO – Passiamo ora all’analisi vera e propria e al cuore dell’articolo. Dando per buono l’arrivo di Mariano Troilo, il Pisa raggiungerà quota undici nuovi acquisti in questa sessione estiva. La dirigenza ha lavorato a pieno ritmo per rinforzare la rosa, ma la sensazione è che il mercato non sia ancora chiuso. In questo momento la strategia sembra chiara: prendersi qualche giorno di pausa, valutare con calma dove intervenire e, soprattutto, sfoltire l’organico prima di un eventuale assalto finale negli ultimi giorni disponibili.
I CENTRALI DIFENSIVI – Come giocherebbe oggi il Pisa? Ipotizzando un 3-4-2-1 Tra i pali c’è Semper, con il nuovo arrivo Scuffet in seconda battuta e il ri-contrattualizzato Nicolas in terza. Il reparto difensivo, con Troilo, appare numericamente solido al centro. Tanti i calciatori a disposizione, dai nuovi Denoon e Lusuardi, fino alla vecchia guardia composta da Calabresi, Canestrelli e capitan Caracciolo, in attesa anche di capire che ne sarà di Rus. A meno di colpi di scena la società non interverrà nuovamente. Non va dimenticato anche Coppola, parte integrante del progetto, anche se attualmente infortunato.
GLI ESTERNI – Le corsie esterne restano un tema aperto. A destra l’arrivo di Cuadrado porta esperienza e qualità, anche se in grafica lo abbiamo messo dietro l’unica punta Nzola, ma il colombiano deve ancora ritrovare ritmo partita. Leris è appena rientrato, è stato convocato per la tournée in Germania ma non ha giocato, mentre Esteves tornerà soltanto a settembre dopo oltre un anno di stop per un grave infortunio al tendine rotuleo e questa, secondo quanto si apprende, sarà una stagione esclusivamente di recupero, vedrà poco il campo. In questo momento il titolare è Touré, che lo scorso anno ha saputo reinventarsi nel ruolo con ottimi risultati, pur essendo nato come mezzala. Gilardino ha provato anche Piccinini in quella posizione, sia contro l’Augsburg che in altre amichevoli, ma si tratta di un centrocampista centrale adattato. A sinistra la situazione è ancora più delicata. Angori resta la prima scelta, ma alle sue spalle c’è solo Mert Durmush, giovane e con prospettive, ma che potrebbe anche lasciare la squadra in questa sessione. Giani, alle prese con problemi muscolari, è ormai da tempo in uscita. Questa combinazione di fattori rende l’acquisto di un esterno mancino di ruolo quasi una necessità, perché affrontare una stagione di Serie A con una sola opzione affidabile su quella fascia sarebbe un rischio evidente. Impossibile pensare che il Pisa non prenda almeno un altro esterno sinistro.
CENTROCAMPO – A centrocampo la sensazione è che il lavoro sia già completo. L’arrivo di Aebischer, tra i più convincenti in Germania, ha dato equilibrio e qualità, permettendo a Gilardino di avere più soluzioni in ogni zona della mediana. Salvo uscite impreviste, qui non sembrano previsti altri interventi. Marin opererà al suo fianco, Piccinini ed Akinsanmiro sono due alternative e poi c’è Vural, che al momento ha saltato la preparazione, ma su cui il Pisa ha investito tantissimo. E Hojholt? Vedremo se sarà confermato oppure andrà via.
TREQUARTI E ATTACCO – In attacco, invece, la rosa è ampia e ben assortita. Nzola, che si aggregherà in settimana, offre fisicità e profondità. Meister, riscattato per 4 milioni, ha già dimostrato di poter fare la differenza. Tramoni è una certezza sulla trequarti, come confermato dalla doppietta all’Augsburg, mentre Lind e Moreo hanno rappresentato due pilastri della promozione. Il reparto, sulla carta, è pronto per la Serie A, ma se dovesse presentarsi l’occasione per portare a Pisa un giocatore offensivo capace di alzare il tasso tecnico e offrire soluzioni diverse, la dirigenza valuterà l’affondo.
UNDICI TITOLARE – Se la Serie A iniziasse oggi, Gilardino probabilmente schiererebbe un undici con Semper in porta, difesa a tre composta da Denoon o Lusuardi, Canestrelli e Troilo, Touré a destra e Angori a sinistra, Marin e Aebischer in mezzo con Tramoni e Meister (o forse Cuadrado) a supporto di Nzola, ma occhio a LInd. Ma in uno scenario ideale, con un esterno mancino affidabile e un’ulteriore pedina offensiva, le alternative diventerebbero più solide e permetterebbero al tecnico di variare sistema di gioco e uomini senza perdere qualità. Il mercato del Pisa, insomma, non può considerarsi certo finito. La priorità sarà dare respiro alla fascia sinistra e, se le condizioni lo permetteranno, inserire un’altra arma offensiva. Perché la Serie A è lunga e logorante, e un paio di mosse mirate potrebbero fare la differenza tra salvarsi soffrendo oppure no.