Sarà un concerto di grande impatto ad aprire, martedì 9 settembre alle ore 21 nella Cattedrale di Pisa, la XXIV edizione di Anima Mundi, la rassegna internazionale di musica sacra prodotta e promossa dall’Opera della Primaziale Pisana con il contributo di Fondazione Pisa e il patrocinio del Comune di Pisa.

Trevor Pinnock, direttore artistico del festival e uno dei più autorevoli interpreti della musica barocca su strumenti originali, guiderà l’ensemble storico da lui fondato, The English Concert & Choir, in un programma che accosta due vette della musica sacra del Settecento: il Gloria RV 589 di Antonio Vivaldi e la Missa in angustiis (Nelsonmesse) di Franz Joseph Haydn.

Prima del concerto, alle ore 20, il tradizionale saluto dagli ottoni sulla Torre anticiperà l’inizio della serata, rinnovando una suggestiva cerimonia di benvenuto che fa parte dell’identità di Anima Mundi.

Nel cuore di un anno giubilare segnato dal tema della pace, scelto come filo conduttore dell’edizione 2025, il concerto inaugurale propone un doppio affresco musicale che riflette due anime del sentimento religioso: l’esultanza del “Gloria in excelsis Deo”, che annuncia la nascita del Redentore, e la supplica del “Dona nobis pacem” con cui si conclude la Messa di Haydn, eseguita nel 1798 in un’Europa sconvolta dalle guerre napoleoniche. Il Gloria di Vivaldi, forse composto nel 1716 per le musiciste dell’Ospedale della Pietà di Venezia, rappresenta il punto più alto della produzione sacra del compositore italiano: dodici movimenti in cui si alternano energia festosa, struggente lirismo e ricercatezza contrappuntistica, in una struttura vivace e compatta che esalta il testo liturgico. La Missa in angustiis di Haydn, composta nello stesso spirito di emergenza e speranza, è oggi universalmente nota come “Nelsonmesse” o “Messa per Nelson” poiché finita di comporre sullo sfondo della battaglia navale “del Nilo”, che segnò la vittoria dell’ammiraglio inglese sui francesi. Haydn la scrisse durante un periodo particolarmente turbolento della storia europea, e vi riversò una tensione drammatica che si riflette nella scelta tonale in minore, nella scrittura sinfonica asciutta e incisiva, e nell’uso espressivo delle trombe e dei timpani, strumenti simbolici del tempo di guerra. Nonostante il titolo, Missa in angustiis, la Messa si conclude con un potente inno alla pace, che sancisce il legame di questa edizione di Anima Mundi con il tema del Giubileo 2025 (Giubileo della Speranza) in un’attualità attraversata dagli orrori delle guerre.

Hilary Cronin soprano

Premiata in diversi concorsi internazionali, tra cui il London Handel International Singing Competition 2021, collabora abitualmente con i direttori e i complessi barocchi di maggior rilievo, dall’Academy of Ancient Music, The English Concert, English Baroque Soloists all’Orchestra of the Age of Enlightenment, The Sixteen, London Mozart Players. Nel suo repertorio – oltre a opere di Händel, Monteverdi, Purcell e Rameau – figurano i capolavori della produzione sinfonico-vocale: dai Vespri di Monteverdi alle Passioni e le Cantate di Bach, il Messiah di Händel, la Missa in angustiis di Haydn, il Requiem di Mozart, A Midsummer Night’s Dream di Mendelssohn, sino al Gloria di Poulenc.

Sara Mingardo contralto

Una carriera di livello internazionale, le collaborazioni con i più grandi direttori d’orchestra, in particolare con Claudio Abbado ai festival di Salisburgo e Lucerna e in diversi progetti con l’Orchestra Mozart, ne fanno una delle artiste di riferimento dell’odierna scena musicale. Premiata in diversi concorsi internazionali, debutta nel 1987 cantando nel Matrimonio segreto di Cimarosa e nella Cenerentola di Rossini. Nel 2009 riceve il Premio Abbiati per la sua interpretazione nell’Orfeo di Monteverdi andato in scena alla Scala di Milano con la direzione di Rinaldo Alessandrini. Il suo ampio repertorio, operistico e sinfonico-vocale, spazia dal Seicento al Novecento, con una predilezione per la produzione barocca. Tra i suoi più recenti impegni si distinguono lo Stabat Mater di Pergolesi all’Opera di Roma, il Requiem di Mozart alla Carnegie Hall di New York, la Sinfonia n.3 di Mahler alla Fenice di Venezia, il Giulio Cesare di Händel alla Wiener Staatsoper e la Passione secondo Giovanni al Bachfest di Lipsia.

Stuart Jackson tenore

Corista della Christ Church di Oxford, ha completato la sua formazione musicale alla Royal Academy of Music. Premiato in diversi concorsi, si è esibito alla Wigmore Hall di Londra, all’Oxford International Song Festival, ai BBC Proms, all’Aldeburgh Festival e alla Schubertiade di Schwarzenberg; recente il suo debutto al Festival Mahler di Amsterdam in Das Lied von der Erde. Nel suo ampio repertorio – che comprende le Passioni di Bach, opere di Monteverdi e Mozart, lavori sinfonico-vocali di Haydn, Beethoven, Mendelssohn, Bruckner, Mahler, Britten e Martin – occupa un posto di rilievo la produzione di Händel con titoli come Samson, L’Allegro, il Penseroso e il Moderato, Semele o il Messiah.

Neal Davies basso

Voce di basso-baritono, studia alla Royal Academy of Music di Londra. Nel 1991 si aggiudica il Lieder Prize al Cardiff Singer of the World Competition e avvia una brillante carriera che lo vede collaborare con l’English National Opera e la Welsh National Opera in diverse produzioni mozartiane; ha interpretato i capisaldi del repertorio con celebrati direttori come Nikolaus Harnoncourt, Frans Brüggen, Christoph von Dohnányi, Ivor Bolton, Daniel Harding. Impegnato nel Dream of Gerontius di Elgar con la BBC Scottish Symphony Orchestra, è regolarmente presente nelle stagioni del Festival di Edimburgo. Ha cantato nel Messiah di Händel in tournée con l’English Concert e Harry Bicket e nell’Enfance du Christ di Berlioz diretto da Paul McCreesh al Festival Berlioz.

Trevor Pinnock Direttore

Clavicembalista e direttore, rinomato in tutto il mondo, è stato uno dei pionieri della prassi esecutiva storicamente informata. Ha iniziato la sua attività concertistica negli anni Sessanta con il Galliard Harpsichord Trio, gruppo fondato insieme al flautista Stephen Preston e al violoncellista Anthony Pleet. Nel 1972 fonda l’English Concert, ensemble specializzato nell’esecuzione del repertorio barocco e classico con strumenti d’epoca. Bach, Händel, Haydn, Mozart sono i compositori al centro del suo lavoro interpretativo. Ha diretto l’English Concert sino al 2003, realizzando tournées in tutto il mondo e numerose incisioni discografiche per Deutsche Grammophon, oggi punto di riferimento per questo repertorio. Di particolare rilievo anche l’attività come solista e camerista, oltre agli impegni in ambito didattico alla Royal Academy of Music, dove è direttore principale della Royal Academy Chamber Orchestra. Collabora di frequente con l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, l’Orchestre National de France, Kammerakademie Potsdam, Orchestra Filarmonica Slovena ed è direttore principale della Kioi Hall Chamber Orchestra di Tokyo. Tra i musicisti con cui suona abitualmente figurano il flautista Emmanuel Pahud, il gambista Jonathan Manson e i violinisti Sophie Gent e Matthew Truscott. La sua vasta e pluripremiata discografia comprende opere di Bach, Händel, Mozart, Purcell, Vivaldi, Scarlatti, Couperin. Come solista ha registrato le Suites di Rameau e Couperin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg di Bach; recente, l’incisione delle Partite per tastiera di Bach nell’arrangiamento cameristico di Thomas Oehler. Tra i riconoscimenti ricevuti si distinguono i titoli di Commander of the Order of the British Empire (1992) e di Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres (1998). Tra gli impegni di questa stagione si distinguono diversi concerti in Giappone con la Kioi Hall Chamber Orchestra di Tokyo, una tournée in Spagna con l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo e una serie di concerti in Cina e in Europa con Emmanuel Pahud e Jonathan Manson. È direttore artistico della Rassegna Anima Mundi dal 2021.

The English Concert & Choir

Orchestra barocca rinomata a livello internazionale per la qualità delle sue interpretazioni, The English Concert è stato fondato nel 1973 da Trevor Pinnock, che lo ha diretto per oltre trent’anni in una continua ricerca stilistica uniformata alle prassi esecutive su strumenti d’epoca, creando per ogni repertorio quella finezza di suono che contraddistingue tutt’ora le esecuzioni dell’orchestra. Nella ricchissima produzione discografica di quegli anni spiccano i Concerti “Brandeburghesi” di Bach, il Messiah di Händel, i Concerti Grossi di Corelli e la Nelsonmesse di Haydn per cui ricevono due Gramophone Award. Nel 2003 Andrew Manze subentra alla direzione artistica, guidando l’ensemble in nuovi cicli concertistici dedicati, ad esempio, alle Sinfonie di C.P.E. Bach o ai Concerti per violino di Mozart. Insieme al suo attuale direttore artistico Harry Bicket, nominato nel 2007, e il suo direttore ospite principale Kristian Bezuidenhout, l’orchestra è impegnata in progetti di ampio respiro, con un rinnovato interesse per l’opera e il genere dell’oratorio, spesso collaborando con rinomati solisti come Iestyn Davies, Lucy Crowe, Emily D’Angelo, Ian Bostridge, Sarah Connolly, Elizabeth Watts. Una particolare attenzione viene riservata alla produzione di Händel, compositore da sempre al centro della ricerca interpretativa dell’orchestra, anche con iniziative divulgative come “Handel for All”. Il coro dell’English Concert, costituito nel 1983 in occasione della messa in scena di Acante et Céphise di Rameau, prende abitualmente parte alle produzioni discografiche e alle tournées internazionali.

Anima Mundi per la solidarietà

Con questo concerto, Anima Mundi 2025 inaugura un nuovo percorso fra spiritualità, arte e impegno civile. Come ogni anno, il pubblico sarà invitato a trasformare la partecipazione in un gesto concreto di solidarietà, sostenendo – tramite libere offerte – i progetti promossi dalla Caritas Diocesana di Pisa a favore delle persone e famiglie in difficoltà sul territorio.

BIGLIETTERIA

Ingresso gratuito con biglietto.

Quest’anno all’apertura delle prenotazioni di Anima Mundi 2025 è stato registrato un afflusso straordinario: gli accessi contemporanei alla piattaforma sono risultati più che raddoppiati rispetto alla scorsa edizione, superando di gran lunga la disponibilità dei posti.

La prenotazione online è esaurita per tutti i concerti. Ogni giorno di concerto, a partire dalle ore 18, i biglietti rimasti e non ritirati saranno messi in distribuzione solo presso la biglietteria al Museo dell’Opera del Duomo.

Info e programma

Programma di martedì 9 settembre ore 21:00

Cattedrale

Hilary Cronin soprano

Sara Mingardo contralto

Stuart Jackson tenore

Neal Davies basso

The English Concert & Choir

Trevor Pinnock direttore

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Antonio Vivaldi Gloria

Franz Joseph Haydn Missa in angustiis (Nelsonmesse)

 

 

 

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.