Oggi alle 15 l’Arena Garibaldi riabbraccia una sfida che mancava da oltre 30 anni: Pisa-Udinese. Per presentare l’appuntamento abbiamo raggiunto telefonicamente Odoacre Chierico, ex calciatore che ha legato la sua carriera a entrambe le squadre, giocando a Pisa a cavallo tra anni Settanta e Ottanta e a Udine nella seconda metà degli anni Ottanta.
Chierico, cosa significa per lei parlare di Pisa e Udinese, due club della sua carriera?
“Ho accettato con piacere questa intervista, perché entrambe sono state tappe importanti. Ho avuto l’onore di vestire quelle maglie e ne conservo ricordi molto belli. Sono realtà diverse ma con una passione simile.”
Le è capitato di seguire recentemente le due squadre?
“Ho visto l’Udinese contro l’Inter. Mi ha fatto piacere la prestazione, ma devo dire una cosa che mi rammarica: ormai ci sono pochissimi italiani in campo. È un segnale che non mi piace. Il Pisa invece si distingue: è una delle squadre che ha fatto esordire più italiani in Serie A, ed è un dato che fa onore al club. Ha poco senso invece farsi sponsorizzare con la scritta ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’ se poi non c’è neanche un italiano nell’undici titolare”
Sì, i nerazzurri lanceranno Moreo, Piccinini, Canestrelli, Bonfanti e molti altri. Un esempio virtuoso in questo senso è Angori, titolare a sinistra con il Pisa a soli 21 anni, fresco vincitore in Serie B.
“Sì, lo conosco e ne ho apprezzato la storia. Due anni fa era in Serie C, poi in B e adesso titolare in A. È un bel segnale. Ci sono tanti ragazzi che faticano a emergere pur avendo qualità. La Serie C è un campionato durissimo, più di quanto si pensi, e preparare lì i giovani è importante. Il Pisa sta dando spazio e questa è una bella notizia.”
Il tema dei giovani italiani è centrale anche per la Nazionale.
“Purtroppo i nostri ragazzi sono penalizzati. Vent’anni fa un commissario tecnico poteva scegliere tra cinquanta o sessanta calciatori, oggi molto meno. È compito della federazione e dei club creare regole che favoriscano la crescita dei nostri. Bisognerebbe obbligare ad avere un numero minimo di italiani nelle rose, altrimenti non avremo ricambio.”
Che impressione le ha fatto la squadra nerazzurra nelle prime uscite?
“Ho visto la partita con la Roma. Nel primo tempo il Pisa mi è sembrato in grado di giocarsela, poi è calato. Probabilmente devono ancora abituarsi ai ritmi più alti della Serie A, ma la squadra c’è. Sono convinto che possa fare bene.”
E dell’Udinese cosa pensa?
“È una squadra molto fisica. Con l’Inter ha vinto una partita impostandola proprio sul piano fisico. Ma c’è un problema: vedo troppi falli non fischiati. Spinse, strattoni, trattenute: tutto questo penalizza i giocatori tecnici. Gli arbitri dovrebbero proteggere di più il bel gioco, altrimenti vedremo solo duelli infiniti e poco spettacolo. Contro squadre come l’Udinese la fisicità è determinante.”
Gli allenatori saranno Gilardino per il Pisa e Runjaic per l’Udinese.
“Runjaic non lo conosco bene, devo essere sincero. Gilardino invece lo seguo di più: ha fatto bene a Genova e anche se poi è stato esonerato, ha dimostrato di avere qualità. È italiano e questo mi spinge a tifare per lui. Inoltre ho sempre avuto un legame affettivo con la famiglia Anconetani, con cui ho avuto rapporti cordiali e di stima.”
Che tipo di gara si aspetta all’Arena Garibaldi? I bookmaker la considerano una partita difficile da pronosticare.
“L’Udinese ha fisicità da far paura, ma il Pisa ha entusiasmo e un’identità precisa. Mi auguro che il Pisa faccia una grande prestazione e riesca a portare a casa un risultato positivo.”
Che ricordi conserva delle sue esperienze a Pisa e a Udine?
“A Pisa ho vissuto l’inizio dell’era Anconetani. Romeo è stato uno dei miei scopritori e con lui avevo un rapporto speciale. A Udine invece ricordo con affetto la famiglia Pozzo. Sono state due tappe importanti della mia carriera e della mia vita.”
Oggi Chierico è ancora nel mondo del calcio.
“Sì, alleno nel settore giovanile, il Frosinone in Serie B. È un campionato molto impegnativo, ma continuo a vivere il calcio con passione. Domenica sarò in panchina, ma terrò un occhio su Pisa-Udinese: spero sia una bella partita.”