Giovanni Corrado presenta, insieme a Francesco Russo, ad di Boglioli, il nuovo style partner del Pisa. Una nuova prestigiosa sponsorizzazione. A margine anche l’analisi del mercato, il centro sportivo e il numero degli abbonati.


Giovanni Corrado: “Per noi è il primo anno che ci affianchiamo a uno style partner come questo, specialmente di una rilevanza così importante. Il nostro brand ha cercato di elevarsi a un modello premium. Lo è sempre stata come città, anche solo per la Torre, ma come primo obiettivo volevamo che la società e la città crescesse di pari passo. Pisa merita tantissime ore di racconti. Abbiamo pensato fin dal primo giorno che il brand calcio potesse migliorare l’immagine della città ancora di più. Speriamo che arrivino altri brand come quello di Boglioli. Avere come style partner un’azienda che ha vestito il Milan è prestigioso. Si tratta di un’azienda che ha store a Milan, Londra e New York. Speriamo che possa essere un viatico a una collaborazione che vada avanti negli anni”.

Francesco Russo: “Siamo grati e contenti di affiancare il Pisa in questa partnership. Abbiamo risposto volentieri a una chiamata. Sia Giovanni che suo padre hanno un gusto che li ha portati fin da noi. Il nostro è un marchio, un’eccellenza italiana di sartoria. Giacche e abiti, ma facciamo anche total look, dalle forme rilassate. Questo si combina molto col calcio e lo sport. E’ nel nostro dna quello della sartoria rilassata. Abbiamo un legame molto particolare con il Pisa. Distribuiamo in tutto il mondo e l’impresa sportiva di Pisa ci rende orgogliosi. Quando abbiamo costruito il look per i giocatori. lo abbiamo fatto con una certa attenzione. I giocatori indossano un pantalone con volumi ampi, non classico. Questo perché l’ampiezza è modernità, è uno stile contemporaneo e comodo. Ciò che indossano Scuffet e Albiol sarà negli store prossimamente, questa linea parte da qui. Quest’anno abbiamo affiancato nuovi partner, il nostro è un percorso a 360 gradi. Il calcio sta diventando un mezzo di comunicazione fondamentale. Pisa è un ecosistema che è molto migliorato negli anni, la città e la tifoseria sono cresciute tantissimo. Queste tipologie di partnership fanno crescere tutti”.

Corrado poi parla dei nuovi acquisti come Albiol e altri d’esperienza.
“Non solo dal punto di vista calcistico, ma anche umano. Quando si parla con una persone come lui si ha l’impressione di avere un giocatore di un livello superiore. Tanti allenatori hanno detto a Pisa che la qualità umana del gruppo fosse molto elevata e qui oggi ci sono con me due giocatori che alzano ulteriormente questo valore. Ciò permette al nostro ecosistema di crescere. Poi è chiaro che ci vogliono giocatori forti alla base e che raggiungano gli obiettivi, ma la nostra mission è sempre stata quella principalmente di arricchire la squadra di valori umani elevati.

Perché non è uscito il dato degli abbonamenti?
“La scelta iniziale era stata molto legata alla turnazione, avevamo bloccato al 50% della capienza residua. Abbiamo pensato poi che fosse meglio pacchettizzare perché se si hanno richieste che vanno oltre la capienza la soluzione migliore era contingentare l’accesso. I numeri non volevamo dirli perché potevano essere anche negativi e abbiamo dato poca disponibilità per le sottoscrizioni libere”.

Ci da un giudizio sul mercato e sulla squadra?
“Sono ottimista e contento di queste partite. Sulla carta pensavamo di poter avere gli stessi punti, ma a livello di prestazioni la squadra ha dimostrato di poterci stare. Siamo in una categoria che a volte dalle analisi sembra sia sottovalutata. Abbiamo una squadra giovane di esperienza e anche anagraficamente. Abbiamo fatto tre partita dove non siamo mai stati fuori dalla partita. Con l’Atalanta abbiamo fatto bene, con la Roma specialmente il primo tempo e anche con l’Udinese il secondo tempo. Ci manca solo l’esperienza, ma fa parte del percorso. Quando una squadra non è abituata a certe tipologie di partite non è abituato tutto il suo ecosistema. Pensavo di essere più lontano rispetto a dove potevamo essere a livello di percorso. Non possiamo però pensare che il Pisa si possa salvare a febbraio, se il Pisa si salverà potrà anche essere all’ultima giornata e all’ultimo minuto. Questa è la fotografia della categoria. Siamo molto soddisfatti del mercato, abbiamo preso giocatori di categoria, abbiamo preso tanti giocatori di esperienza e giovani da far crescere. Il modo in cui dovevamo costruire obiettivi era quello di rendere sostenibile la categoria. Tra sei mesi capiremo se siamo stati bravi o no”.

Il centro sportivo a che punto è?
“Sta andando avanti e a breve annunceremo il nuovo general contractor. Siamo nella fase finale della selezione, se le ruspe sono state ferme era per questo motivo. Nei prossimi giorni ripartiranno i lavori dopo l’annuncio di questa scelta. Entro la fine dell’anno cercheremo di avere anche i primi campi pronti, poi nel giro dei mesi invernali successivi di completarlo per un totale di 15 mesi”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.