Anche il portiere nerazzurro Simone Scuffet, al media day del Pisa, si è presentato alla piazza. Ecco la sua intervista dall’Arena Garibaldi.

Com’è stato l’impatto con il Pisa?
“Sono entrato in un gruppo importante, si sta bene qui. Qualcuno già lo conoscevo, qualcun altro no. Con Nicolas avevo già lavorato a Udine, Adrian l’avevo solo affrontato da avversario. La concorrenza fa parte del gioco. Ognuno si allena per cercare di provare il suo valore. Noi facciamo il nostro per essere al meglio”.

Cosa significa tornare a Napoli?

“Ho fatto un’esperienza breve a Napoli che però mi ha lasciato tanto, con la gioia dello scudetto. Quando si dice che lì uno scudetto ne vale 10 è vero, è una tifoseria che da veramente tanto. Ci si confronta con giocatori di livello assoluto e questo ci fa migliorare. Stare tutti i giorni lì insegna sempre qualcosa di nuovo. Per noi dev’essere uno stimolo, dev’essere bello. Penso che sia più bello giocare contro una squadra così importante invece di andare a giocare dove ci sono meno tifosi. Noi giochiamo a calcio per stare al massimo livello. E Napoli è il massimo livello”.

Rifarebbe le scelte fatte da giovane?
“Ognuno ha la carriera che si merita e che si costruisce. Ciò che ho ottenuto finora penso sia frutto del mio lavoro e di ciò che ci ho messo giorno dopo giorno. Stare a pensare a come potevano andare le cose è inutile. Bisogna solo farsi trovare pronti nel momento presente. Cerco di fare un passo in più ogni giorno. Siamo fortunati ad avere calciatori importanti in squadra come Raul Albiol che si sta mettendo a disposizione del gruppo”.

Perché lei ha scelto Pisa?
“Il progetto è la classica parola che usiamo tutti nelle conferenze, ma parlo per me stesso. Io ho chiesto sinceramente un percorso da fare insieme, la società mi ha accontentato per un contratto triennale. E io ho accettato per cercare di dare quello che la società ha visto in me. Voglio aiutare e fare ciò che serve giocando e dando una mano a tutto tondo anche alzando il livello dell’allenamento che può sempre aiutare per preparare una partita. Il progetto Pisa è quello di voler creare una società che, indipendentemente da come finirà la stagione, possa passo passo crescere”.

Nelle ultime stagioni si è un po’ specializzato nel raggiungimento della salvezza, ma ha vinto anche qualche titolo nazionale. Sa interpretare diversi momenti della stagione. A Pisa quale sarebbe il segreto da condividere?
“Per raggiungere gli obiettivi, qualsiasi essi siano, il segreto è mantenere l’equilibrio. Una squadra che vince meno spesso e fa due o tre sconfitte di fila deve mantenere comunque alto l’entusiasmo e non si deve far tirare in mezzo dall’ambiente che, come può accadere ovunque, può diventare più negativo. Non bisogna andare dietro all’emotività. Il campionato è lungo e ci sono squadre che negli ultimi anni hanno fatto bene all’andata e poi si sono sgonfiate retrocedendo. Ci vuole sempre equilibrio”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.