C’è una data impressa nella memoria dei tifosi nerazzurri, una di quelle che non si dimenticano. Era il 12 gennaio 1986 e il Pisa, con una prestazione maiuscola, sbancava il “San Paolo” battendo il Napoli di Maradona. A firmare l’impresa fu Klaus Berggreen, autore del gol che gelò il pubblico partenopeo. Un colpo da novanta che non solo regalò tre punti inaspettati ai nerazzurri, ma contribuì anche a trasformare la classica schedina del Totocalcio in un colpo milionario.

A distanza di così tanti anni, quella partita merita ancora di essere raccontata. Non solo per il valore sportivo dell’impresa – battere il Napoli campione d’Italia in casa propria – ma anche per il curioso aneddoto che la circonda. Lo disse bene l’allenatore del Pisa Vincenzo Guerini al termine della gara: “Più felici di me soltanto quelli che hanno fatto 13”. E aveva ragione.

Perché quel clamoroso “2” a Napoli fu la chiave che permise a sei persone, in tutta Italia, di intascare un montepremi complessivo da capogiro: 1 miliardo e 231 milioni delle vecchie lire. Tre vincite a Milano, una a Genova, una a Firenze e una proprio a Napoli, dove qualcuno forse fece buon viso a cattivo gioco.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.