Il Pisa è ultimo in classifica dopo sei giornate, con appena due punti. Ma i numeri e il calendario spiegano che non è ancora il momento di allarmarsi. I nerazzurri hanno affrontato cinque squadre che giocano le coppe europee e due campionesse in carica, tra cui Bologna in Coppa Italia e Napoli campione d’Italia. Un avvio di fuoco che pesa sui risultati e sulle statistiche. L’analisi dei numeri e delle statistiche.

UN CAMPIONATO DIFFICILE PER LE NEOPROMOSSE – La Serie A resta un campionato difficile per chi sale dalla B: in media solo il 43% delle neopromosse è riuscito a salvarsi. Il tasso di retrocessione è il più alto tra i principali campionati europei, come confermato anche dallo studio KPMG del 2019. La “quota salvezza” media è di 37 punti (Dati Sestaporta Maggio 2025), ma negli ultimi campionati si è spesso abbassata fino a 32-35. Tradotto: adesso serve circa un punto a partita per restare in A. Negli ultimi dieci anni, molte squadre si sono salvate con punteggi contenuti: la Salernitana con 31 punti nel 2022, il Verona con 31 nel 2023, l’Empoli con 36 nel 2024. La media generale dal 2004 a oggi è di 37,2 punti. Un traguardo difficile ma non impossibile.

Nzola e Marin contro la Fiorentina (Foto Masotti)

DUE TIPI DI NEOPROMOSSE… POI IL POSA – Le neopromosse che riescono a restare in Serie A di solito appartengono a due categorie: chi investe per rinforzarsi in modo mirato, e chi mantiene l’ossatura del gruppo che ha conquistato la promozione. L’Empoli di Sarri nel 2015 e il Sassuolo di Di Francesco nel 2014 ne sono esempi. Il Pisa sembra aver scelto una via di mezzo: ha puntato su giovani di prospettiva e prestiti da club importanti, costruendo un progetto a medio termine. Il Pisa è una via di mezzo perché ha deciso di investire sui giovani, di confermare anche l’ossatura e non ha lesinato anche in fatto di uomini d’esperienza. Questa ibridazione riuscirà a portare alla salvezza?

CHI NON RIESCE A SALVARSI – Le squadre che non riescono a salvarsi, come il Carpi o il Frosinone dei primi tempo, così come il Benevento alla sua prima esperienza, o hanno spesso speso poco o gestito male la transizione tra B e A, oppure hanno speso troppo e stravolto tutto, specialmente nel mercato di gennaio per provare a invertire la tendenza. Quelle che invece resistono, come il Lecce o l’Empoli, hanno mantenuto continuità tecnica e identità di gioco. E questo potrebbe essere un buon indizio anche per il Pisa. Per il Pisa di Gilardino, la vera stagione inizia ora. Dopo un calendario durissimo e una serie di buone prestazioni senza vittorie, il margine per risalire c’è. Il gruppo è unito, la squadra sta reggendo al di là dell’ultima partita e di alcuni numeri (come abbiamo visto ieri) che la condannano dal punto di vista offensivo. Servirà infatti concretezza sotto porta e la capacità di trasformare le prestazioni in punti. Con ancora 32 partite da giocare, la salvezza resta alla portata.

OTTIMISMO – Anche adesso, dopo due punti in sei partite, si può provare a essere ottimisti, perché la partenza del Pisa infatti è equiparabile a quella del 1987-88. I nerazzurri vinsero la prima partita solo alla sesta giornata. Nonostante la disastrosa partenza la squadra però, come abbiamo ricordato anche qualche settimana fa su Sestaporta si salvò. Nel 1988-89 poi arrivò un’altra brutta partenza con un solo punto in tre gare e, come nel 1985-86 ed 83-84, arrivò la retrocessione. In ogni caso la storia insegna: anche dalle partenze peggiori il Pisa ha saputo salvarsi. E il Pisa può farlo.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.