Riceviamo e pubblichiamo dalla Curva Nord Maurizio Alberti:
“La serie A l’abbiamo sognata, sudata e conquistata. Ma in quel fantastico pomeriggio di Bari non abbiamo guadagnato automaticamente il posto a tavola, né “siamo tornati là dove meritiamo di stare”, perché la storia del Pisa S.C. non dice questo: prima della stagione 2025-26 abbiamo masticato la categoria per sette volte (in 116 anni di storia), salvandosi in due occasioni soltanto e retrocedendo, quindi, cinque volte su sette tentativi.
Quel giorno a Bari abbiamo guadagnato la possibilità di lottare per rimanere in serie A. La possibilità di provarci. Che è già una cosa immensa se si pensa a chi tra noi non ha mai avuto questa possibilità e a chi non è vissuto abbastanza per averla o riaverla. Per riuscire in questa impresa, tutte le componenti devono remare dalla stessa parte: società e squadra devono lavorare con serenità e dare tutto in campo, la tifoseria deve trasmettere entusiasmo e dare tutto sugli spalti, in termini di appoggio e di tifo e, sì, anche di pazienza, quando le cose non girano per il verso giusto.
Chi ha seguito il Pisa in questi ultimi 34 anni ha conosciuto più delusioni che gioie, ha visto i campetti, ha perso con squadre che si faceva fatica a collocare geograficamente, ha vissuto sulla pelle i fallimenti, le retrocessioni, le prese in giro di tutta la Toscana e mezza Italia. Ma ha maturato la capacità di resistere alle delusioni, di rialzarsi dopo le cadute, di dare prima ancora di ricevere, non solo per fiducia ma per passione e amore incondizionato. E allora questa gente, la gente di Pisa, non può aver paura di lottare, non può tirare indietro la gamba. Noi la gamba l’abbiamo sempre messa, a volte a mezza altezza, e per questo diamo appuntamento a tutti sabato pomeriggio contro il Verona per spingere la squadra 90 minuti qualsiasi cosa accada, e così sempre, partita dopo partita, senza cedimenti, come è sempre stato.
Non siamo in serie A per fare le gite in giro per l’Italia. Siamo in serie A per portare in alto la città e l’Arena Garibaldi Romeo Anconetani deve tremare alle fondamenta, quando gioca il Pisa Sporting Club. Per rispetto di tutto quello che è stato e per il futuro di questi colori. Qui non si arrende nessuno.
Curva Nord Maurizio Alberti”