Il racconto di Rebecca Puri, Alessandra Guerrisi e la testimonianza di molti altri pisani che ieri sono stati contattati ufficialmente dal Milan per l’annullamento dei biglietti anche negli altri settori, ma molti pisani sono entrati comunque. Qualcuno è stato anche fermato ai tornelli: il racconto di Tommaso Nicoletti.
Decine di tifosi del Pisa contattati dal Milan per l’annullamento dei biglietti anche in altri settori. Ma qualcuno è entrato comunque a San Siro. Per molti tifosi del Pisa la trasferta di Milano è diventata una beffa. Avevano comprato regolarmente il biglietto in settori diversi da quello ospiti, ma poche ore prima della partita sono stati contattati direttamente dal Milan con la comunicazione che non avrebbero potuto entrare allo stadio. C’è chi si è fermato, chi ha rinunciato al viaggio e chi, nonostante tutto, ha tentato comunque l’ingresso trovandosi davanti a controlli contraddittori e regole applicate a metà.
Rebecca Puri, 33 anni, racconta la sua esperienza: “Ce l’hanno detto praticamente all’ultimo, stavamo quasi per partire. Ho chiamato il Milan e mi hanno risposto che la comunicazione era arrivata così, nemmeno ufficiale. Io e mio marito avevamo i biglietti in Tribuna Nello Rosso, ma ci hanno detto esplicitamente di non partire. A quel punto siamo rimasti a casa, ma con tanta amarezza. Ci bastava la chiarezza: se nessun pisano può entrare, uno se ne fa una ragione. Invece ci hanno avvisato mezz’ora prima, dopo che avevamo già organizzato tutto con lavoro e famiglia. Così tolgono le trasferte alle famiglie. La tessera allora a cosa serve?”.

Alessandra Guerrisi conferma la confusione generale, “Prima di partire abbiamo contattato l’help center e ci hanno confermato l’annullamento anche al telefono alle 14. Ci hanno dato le istruzioni per il rimborso. Sono molto arrabbiata, perché se l’ordinanza vale, vale per tutti. Noi avevamo preso i biglietti appena aperta la vendita e i miei ragazzi ancora piangono. L’onestà non paga: chi rispetta le regole viene punito e chi non lo fa entra lo stesso. Il Milan ci ha scritto chiaramente che il biglietto era annullato”.
Una storia simile quella di Luca Di Lupo, che ha commentato un post sulla nostra bacheca facebook: “Eravamo appena partiti da Pisa, poi ci hanno detto di non venire perché i biglietti erano annullati. Sono dovuto tornare indietro con il mio bambino di otto anni che piangeva. Forza Pisa lo stesso”.
Anche Diego e Gabriella Giuliani hanno vissuto la stessa situazione: “Alle 9 di mattina ci avevano detto che era tutto regolare per noi che eravamo nel settore Milan. Alle 14 abbiamo richiamato e la situazione si era ribaltata: non potevamo più andare perché anche chi aveva residenza a Pisa non poteva entrare. Non puoi capire il dispiacere per nostro figlio di otto anni che non ha potuto vedere la partita”.
C’è chi invece è stato fermato al tornello, come Tommaso Nicoletti: “Ciao Michele, io e altri due amici credo siamo stati gli unici che non hanno fanno entrare ieri sera. Avevamo il biglietto per il secondo rosso ma arrivati al tornello risultava sospeso. Ci hanno tenuto tutto il primo tempo in attesa quando davanti a noi, persone nella stessa situazione, entravano senza problemi. Alla fine ci hanno detto che avevamo litigato con il responsabile della sicurezza, cosa ovviamente non vera. Uno schifo per come é stata gestita prima e durante. Avevo amici che mi scrivevano che erano entrati senza problemi e ad alcuni il biglietto non era stato nemmeno sospeso. Ci siamo trovati in una situazione veramente imbarazzante e senza poter far niente. Ti dico anche questa, durante il viaggio ho chiamato il Milan e mi hanno detto che devo essere io a richiedere il rimborso e questo non torna. Per i biglietti del settore ospiti avevano inviato la mail e le istruzioni del relativo rimborso. Io non sono stato avvisato da nessuno e non è arrivata nessuna mail. Oltretutto il biglietto non era risultato non valido ma sospeso quindi secondo me hanno fatto un’ulteriore porcata”.
C’è però chi è partito lo stesso, come Sara Cacedda, che ha commentato pubblicamente la questione: “Anche a noi hanno detto che i biglietti erano annullati e di non andare, ma avevamo già pagato l’albergo e abbiamo voluto provare. Siamo entrati nel settore rosso senza alcun problema, come se nulla fosse”.
Tra rabbia e delusione, resta la sensazione di una gestione caotica che ha colpito soprattutto chi ha scelto di rispettare le regole. Mentre alcuni pisani sono rimasti a casa, altri si sono ritrovati regolarmente sugli spalti di San Siro, in barba al decreto ufficiale. Col rischio anche di non sapere con certezza di aver violato o meno il decreto ministeriale.



