Il Pisa ferma il Milan sul 2-2 dopo una gara di sacrificio e organizzazione, confermandosi squadra vera anche nei momenti più duri. Il calciatore angolano Nzola è quello che ha resistito di più alle cariche avversarie e anche il più veloce in campo con un picco di 28,22 km/h.
I DATI DI SQUADRA – Il possesso palla, appena il 33,5%. Su otto tiri totali, due sono finiti in rete. Il primo su rigore di Cuadrado, il secondo firmato da Nzola. Il baricentro medio, attorno ai 45 metri, mostra la prudenza del 3-5-2 ma anche la compattezza. In mezzo al campo Aebischer e Akinsanmiro hanno percorso oltre 11 km ciascuno, sostenendo sia la pressione sia la costruzione dal basso. La squadra ha recuperato più palloni del Milan (46 contro 38) e ha mantenuto una buona precisione nei passaggi (84%), pur con pochi fraseggi (248 completati). Su 14 cross solo 2 hanno trovato un compagno, segno che il gioco si è sviluppato più in verticale che sulle corsie. Sul piano atletico il Pisa ha coperto 114,3 km, praticamente gli stessi del Milan. Dati che raccontano una partita di sacrificio ma anche di gamba, con Touré e Aebischer tra i più dinamici.

IL PROTAGONISTA: MBALA NZOLA – La serata è però tutta sua. Nzola ha giocato 101 minuti da riferimento totale, dentro una partita sporca e difficile. Ha completato 13 passaggi su 16 (81%), vinto duelli spalle alla porta e protetto palla in situazioni complicate. È stato anche il giocatore più veloce in campo, con una punta di 28,22 km/h. Sotto pressione costante (marcato nel 71% delle azioni), Nzola ha saputo far respirare la squadra, aprire spazi e attaccare la profondità. Ha recuperato tre palloni e creato un’occasione da solo, confermando una condizione fisica in crescita e una fiducia ritrovata. Pochi tocchi (18 utili), tanta presenza, forza mentale e fisica. In un Pisa che costruisce poco ma finalizza bene, Nzola è diventato l’uomo simbolo della concretezza: il terminale perfetto di una squadra che sa quando soffrire e quando colpire.



