In anticipo sull’apertura della stagione operistica con il Macbeth di Giuseppe Verdi e in concomitanza con la prova generale aperta alle scuole, mercoledì 29 ottobre alle 19 inaugura la mostra Città Teatro. Francesco Barbieri.

Fino al 18 dicembre, con ingresso libero, il Ridotto del Teatro Verdi ospiterà una selezione di 30 opere realizzate dall’artista pisano. Con la mostra di Francesco Barbieri il Verdi torna così a una antica vocazione: la pittura d’autore che, in questa forma, mancava dal 1950 e dalla grande rassegna dedicata a un altro eminente artista pisano, Spartaco Carlini.

Curata da Manuel Rossi l’esposizione sarà articolata in quattro sezioni che raccontano, attraverso la personale lettura dell’artista, il rapporto tra centri urbani e periferie, ovviamente con un occhio di particolare attenzione verso la città di Pisa.

All’interno della mostra sarà presente un’ampia selezione di opere dedicate al Teatro Verdi, alla Pisa monumentale dei Lungarni e della Piazza dei Miracoli accanto alle Periferie, frutto dei molti viaggi di Barbieri in tutto il mondo. Saranno inoltre esposti assoluti inediti che muovono da un altro tema squisitamente pisano: quello dei Retoni; infine verranno presentate opere frutto del laboratorio artistico creato con Gianni Lucchesi, apprezzato artista cui Barbieri è legato da un intenso sodalizio.

Fulcro dell’allestimento sarà l’opera Manifesto: il dipinto commissionato a Francesco Barbieri dalla Fondazione Teatro di Pisa come immagine guida della propria stagione operistica. Sinora visibile al pubblico in formato digitale e cartaceo nei materiali promozionali del Verdi, ora l’imponente Manifesto (200 x 150 cm, tecnica mista su tela) trova il suo spazio pubblico all’interno del Teatro.

“Manifesto di Francesco Barbieri – spiega il curatore Manuel Rossi – è un pretesto che prende le mosse da una tradizione gloriosa: quella dell’affiche d’autore, attraverso una lunga scuola a cui non hanno saputo sottrarsi neanche artisti del calibro di Mario Sironi. E tuttavia qui il manifesto – di nome e di fatto – diviene una chiave di lettura che esalta il teatro a metafora di un intero ecosistema urbano, popolato di quei centri e quelle periferie che non di rado nei lavori di Barbieri subiscono un ribaltamento di valori: evocando la liquefazione del monumento talmente dilavato da essere ridotto a cartolina e, per converso, celebrando le forme di quelle periferie che divengono esperienza contemporanea per eccellenza”.

Francesco Barbieri | Biografia

Francesco Barbieri (Pisa, 1976), prima di dedicarsi alla pittura su tela è stato per anni una figura importante nella scena internazionale del graffiti-writing.  Nelle sue opere esplora la marginalità della vita metropolitana, rappresentando le “terre di nessuno” che si trovano ai confini geografici e sociali delle città moderne e costruendo scenari urbani dove spesso il treno e la ferrovia sono elementi centrali.

Con il suo peculiare linguaggio visivo Barbieri restituisce nella pittura le emozioni sperimentate nelle strade che ha esplorato per lunghi periodi: il viaggio e lo stile di vita a esso legato sono elementi fondamentali della sua arte e negli ultimi venti anni ha visitato regolarmente New York, Berlino e le grandi città asiatiche solo con lo scopo di scoprire gli angoli più nascosti di queste metropoli.

Nel 2015 viene selezionato dal Dipartimento di Arte dell’Università di Nanchino in Cina per un’importante residenza d’artista che lo porta a esporre nel prestigioso Nanjing Sifang Art Museum, oltre che a confrontarsi con l’arte tradizionale cinese. Da questa esperienza nasce un nuovo ciclo di opere.

Nel 2017 presenta al Museo Piaggio di Pontedera una esposizione antologica della sua produzione recente, insieme a un workshop con un importante valore sociale dove si confronta con i ragazzi delle scuole superiori per tre mesi.

Nel 2019 partecipa alla residenza d’artista presso il Centro d’Arte Contemporanea Ifitry nelle vicinanze di Essaouira in Marocco, dove ha modo di concepire una serie di lavori sperimentali che uniscono i paesaggi desolati della costa atlantica con elementi grafici della cultura locale.

Nel 2022 imprime un cambio di direzione alla sua pittura, che lo porta a realizzare quadri dal sapore pop, ispirati ai fumetti vintage, ai personaggi-cartoon dei graffiti newyorkesi, e alla cultura popolare in generale: dopo aver indagato il paesaggio per una decade, questo nuovo ciclo di opere è incentrato sulla figura umana, sui suoi stati d’animo, ansie e modi di vivere e di apparire, che Barbieri fa mettere in scena ai personaggi che fin dall’ infanzia lo ossessionano.

Nel 2024 entra nella collezione del Museo dell’Opera della Primaziale Pisana con il quadro “Centro di gravità”, esposto permanentemente al Museo delle Sinopie in Piazza dei Miracoli.

Nel 2025 la Fondazione Teatro di Pisa, riproponendo la tradizione dei manifesti d’autore, gli ha commissionato l’opera Manifesto (200×150 cm, tecnica mista su tela) filo conduttore dell’immagine della Stagione operistica 2025/2026.

 

 

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.