Dopo i pareggi con Verona, Milan, Lazio e Torino, il Pisa affronta cinque dirette concorrenti in sette giornate: in palio punti pesanti per la A. Inoltre a dicembre Nzola andrà in Coppa d’Africa, a meno di colpi di scena.
Il Pisa di Gilardino entra in un periodo chiave. Dopo aver fermato Milan e Lazio e sfiorato l’impresa a Torino (2-2), i nerazzurri si trovano ora davanti un calendario fitto di scontri diretti per la salvezza. Nelle prossime sei giornate affronteranno ben cinque squadre coinvolte nella stessa zona di classifica.
LE PARTITE – Si parte venerdì 7 Novembre all’Arena Garibaldi contro la Cremonese, decima a quota 14 punti, prima tappa di una serie che dirà molto sul futuro. Poi il 24 Novembre, dopo la sosta, trasferta a Reggio Emilia con il Sassuolo (13 punti), altra gara da non fallire, seconda gara consecutiva con un’altra neopromossa. Il 30 Novembre arriverà l’Inter, una delle poche eccezioni nel ciclo, ma subito dopo, l’8 Dicembre, all’ “Arena Garibaldi” arriverà il Parma, oggi terzultimo con 7 punti, appena uno sopra il Pisa. Il 12 Dicembre trasferta a Lecce, fermo a 9 punti, prima dell’ultima sfida salvezza dell’anno, il 21 Dicembre contro il Cagliari, che viaggia sugli stessi numeri. Il 27, per chiudere il 2025, ci sarà la Juventus, altro scontro difficile al pari di quello con l’Inter.
IL PROBLEMA NZOLA – C’è anche un’incognita in più per Gilardino: M’Bala Nzola. L’attaccante angolano, protagonista nelle ultime uscite, sarà convocato per la Coppa d’Africa che inizierà ufficialmente il 21 Dicembre. Dopo la gara con il Lecce, Nzola raggiungerà la nazionale dell’Angola, e rischia di saltare fino a sei o sette partite, a seconda del percorso della sua squadra. Lo scenario più probabile è che resti fuori per tre gare, contro Cagliari, Juventus e Genoa, rientrando prima se l’Angola non supererà la fase a gironi.
LA CLASSIFICA – La classifica resta corta: Pisa e Genoa a 6 punti, Verona a 5 e Fiorentina a 4. Bastano due vittorie per risalire fino al tredicesimo posto, ma ogni passo falso può costare caro. I pareggi con Milan, Lazio e Torino hanno dato morale e continuità, ma ora servono i tre punti per dare un segnale forte.



