Dal 5 al 25 novembre 2025, Piazza dei Cavalieri ospita OPERAE, la torre scultorea di Gianni Lucchesi che unisce matematica e filosofia, cemento e oro, la sequenza di Fibonacci ai sigilli ermetici di Giordano Bruno. L’opera – alta 13 metri – è composta da 12 cubi modulari in cemento disposti secondo la progressione di Fibonacci (1, 1, 2, 3, 5…). Alla sommità, una figura umana seduta guarda verso l’orizzonte. Sulla superficie brillano in color oro i sigilli bruniani: proiezioni dei cinque solidi platonici che il filosofo racchiuse nel suo “Sigillo di Venere”.
Dopo le tappe di Milano (Fuorisalone 2023) e Genova (Piazza De Ferrari 2023), OPERAE approda a Pisa – città natale di Leonardo Fibonacci – proprio durante le Giornate di Fibonacci (21-24 novembre), grazie al contributo del Comune di Pisa. La collocazione davanti alla Scuola Normale Superiore crea un dialogo tra la facciata vasariana del Palazzo della Carovana, ricca di simboli allegorici, e la verticalità contemporanea della torre di Lucchesi, decorata dai sigilli.
«OPERAE è un easter egg matematico, come le incisioni di Dürer o le impossibilità di Escher», spiega Federico Poloni, docente di Analisi numerica all’Università di Pisa. «Un omaggio discreto alla bellezza intrinseca dei numeri che Fibonacci rese popolare». L’opera interroga anche il presente: come l’intelligenza artificiale nasce da algoritmi, ma genera processi che sfuggono alla piena comprensione, così la sezione aurea governa le forme naturali con logica ferrea eppure misteriosa.
Con il sostegno del Comune di Pisa e in collaborazione con Scuola Normale Superiore, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna e Archivio di Stato di Pisa.
«Dal 2019 – dichiara l’assessore al turismo del Comune di Pisa Paolo Pesciatini – la nostra Amministrazione Comunale ha dato vita alle giornate dedicate a Leonardo Pisano detto Fibonacci. La città di Pisa celebra ogni anno, il 23 novembre, il suo genio e la sua rivoluzione conoscitiva, scaturita da una sintesi di fonti arabe, greco-bizantine, latine ed ebraiche. Come affermava il professor Remo Bodei, Fibonacci è uno dei nomi che ha marcato “l’importanza di Pisa nel progresso scientifico dell’umanità”: la sua successione e il numero aureo si manifestano in una interminabile varietà di fenomeni e contesti, come nella musica, nell’armonia della natura, nelle arti figurative. Pertanto, in occasione di questa edizione abbiamo voluto collocare la torre scultorea di Gianni Lucchesi in una delle piazze simbolo della bellezza, dei saperi e della creatività umana presenti a Pisa: Piazza dei Cavalieri. Quest’opera si inserisce perfettamente in questa sintesi di contesto come un invito, all’insegna del pensiero di Fibonacci nella nostra era dell’intelligenza artificiale, a guardare ai luoghi della conoscenza affinché non si smarriscano le qualità irriducibili dell’umano».



