La vittoria contro la Cremonese ha mostrato ancora una volta uno degli aspetti principali del lavoro di Alberto Gilardino: la gestione paziente e mirata dei giocatori che stanno affrontando per la prima volta l’impatto con la Serie A. Un percorso fatto di equilibrio, rotazioni e fiducia, che sta permettendo ai giovani nerazzurri e ai meno esperti della categoria di crescere senza bruciare le tappe.

PICCININI – Gabriele Piccinini, ad esempio, è il simbolo di questa filosofia. Fino a oggi ha collezionato solo quattro presenze parziali: 12 minuti con l’Atalanta, 4 con l’Udinese, 24 con il Verona e 23 con la Cremonese. Ma proprio in quest’ultima gara ha inciso come un veterano. Nel momento chiave, ha recuperato un pallone che sembrava perso da Tramoni, restituendolo al compagno e innescando il cross del gol decisivo di Touré. Pochi minuti ma di grande valore, che confermano quanto Gilardino creda in lui, preparandolo passo dopo passo a un ruolo sempre più importante.

ANGORI – Discorso simile per Samuele Angori, che aveva iniziato la stagione con grande personalità, salvo poi attraversare una fase di adattamento naturale alla nuova categoria. Dopo un buon avvio con l’Atalanta, ha pagato un po’ di inesperienza nelle partite successive, finendo anche in panchina. Eppure, le sue otto presenze e un assist (due però per gli statistici della Serie A) raccontano di un giocatore che sta trovando continuità grazie a un lavoro specifico dell’allenatore. Gilardino lo ha aiutato a ritrovare equilibrio, adattando il sistema di gioco per valorizzarne i cross e la spinta sulla fascia, senza snaturarne le caratteristiche. Il terzino è tornato protagonista contro Verona e Lazio, e anche se con la Cremonese è partito fuori, resta pienamente dentro al progetto.

LE PAROLE DI GILARDINO – Lo stesso Gilardino ha spiegato il senso di questo percorso: “Bisogna avere pazienza con Angori e Piccinini, hanno già fatto dei salti di categoria importanti. Piccinini è passato dalla Serie D alla Serie B e ha avuto bisogno di tempo per adattarsi prima di diventare fondamentale lo scorso anno, mentre Angori è arrivato dalla Serie C col Pontedera alla Serie A. Li tengo in grande considerazione.”

LORRAN, IL PROSSIMO PASSO – Nel gruppo c’è spazio per tutti, anche per chi al momento non trova spazio in campo. È il caso di Lorran, ancora in attesa della sua occasione dopo la buona prova contro il Napoli. Nonostante il minutaggio ridotto, il brasiliano resta parte integrante dello spogliatoio, come dimostrano la sua esultanza e l’abbraccio con Touré dopo il gol con la Cremonese. Migliorando dal punto di vista tattico, specialmente in fase di non possesso, Gilardino potrà trarre il meglio anche da lui.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.