Il giocatore del Pisa dovrà rispondere a 44 accuse in Svizzera. Patteggiamento e sospensione della pena. Il club è sereno. Tutti i dettagli.
DENOON A PROCESSO – Daniel Denoon, calciatore svizzero del Pisa Sporting Club, andrà a processo il prossimo 18 Novembre a Bülach, nel Cantone di Zurigo, con l’accusa di 44 reati, tra cui frode commerciale, eccesso di velocità, guida senza patente e altri episodi minori, alcuni tentati e altri consumati.
LE ACCUSE – Secondo quanto riportato dalla stampa svizzera, tra cui il quotidiano Blick, Denoon avrebbe truffato la piattaforma di e-commerce Galaxus per oltre 70.000 franchi svizzeri, oltre ad aver commesso numerose infrazioni al codice della strada. La Procura di Zurigo ha chiesto per lui una pena detentiva di due anni con sospensione condizionale, oltre a una multa di 3.000 franchi svizzeri.
IL PATTEGGIAMENTO – Il procedimento infatti sarà accelerato poiché Denoon, come previsto dal diritto svizzero, potrà evitare il carcere grazie alla sospensione della pena dato che ha chiesto (e ottenuto) il patteggiamento, che sarà formalizzato a processo, a condizione di non commettere ulteriori reati nei prossimi due anni. La pena sarà quindi considerata estinta al termine del periodo di prova, previo rispetto delle condizioni imposte dal tribunale. Il calciatore, che nel frattempo ha già provveduto a un pagamento di 30 mila euro per risarcire parte dei danni, resterà regolarmente a disposizione del Pisa.
IL RETROSCENA DI CALCIOMERCATO – Dal club filtra tranquillità: la società, infatti, era al corrente della situazione già al momento del trasferimento estivo e aveva deciso di tutelarsi contrattualmente. In un primo momento, ricorderanno i lettori più attenti, l’arrivo di Denoon a Pisa doveva avvenire a titolo definitivo, ma la dirigenza nerazzurra preferì finalizzare un prestito con diritto e obbligo di riscatto subordinato alla risoluzione positiva delle vicende giudiziarie del giocatore.
IL PISA E’ TRANQUILLO – Il processo di metà novembre chiuderà così una vicenda che aveva destato clamore in Svizzera nel febbraio 2025, quando l’arresto del giovane centrocampista, all’epoca in forza al FC Zurigo, aveva fatto il giro dei media. Il Pisa, da parte sua, considera la questione personale del calciatore estranea alla stagione in corso e conferma piena fiducia nei confronti del ragazzo, che finora si è distinto per comportamento e impegno all’interno del gruppo allenato da Alberto Gilardino



