La gara contro la Carrarese è stata soprattutto la partita di Lorran. Il brasiliano ha giocato una partita piena, intensa, con momenti in cui si è visto tutto quello che può diventare e altri in cui si nota che il percorso è ancora lungo.

ALLA RICERCA DELLA “MATTONELLA” – Il gol di testa, arrivato su assist di Tramoni, fotografa bene la sua giornata: presenza, coraggio e voglia di incidere. Gilardino lo ha schierato alle spalle di Moreo, zona del campo in cui il brasiliano si muove bene ma dove sta ancora cercando la posizione ideale. A volte viene troppo incontro, altre si alza troppo presto sulla linea degli attaccanti, ma il piedino è fatato e i colpi sono di alta classe. La sensazione è che debba trovare la sua “mattonella”, quella da cui accendere l’azione.

COLPI E MANOVRA – In possesso ha mostrato i suoi colpi migliori: salta l’uomo, rientra sul sinistro, prova sempre la giocata. Ha iniziativa, non ha paura di prendersi responsabilità e va spesso al tiro. È un talento naturale, si vede. Ma deve accelerare la manovra: Gilardino lo sta spronando continuamente a giocare più veloce, meno tocchi e più immediatezza. Quando ci riesce cambia passo.

COSA DEVE RIFINIRE – C’è poi la parte meno brillante. La chiusura delle azioni è ancora un limite: ha diverse situazioni in cui costruisce bene ma arriva “sporco” al momento finale. E in non possesso è ancora grezzo: segue l’azione, ma non sempre ha i tempi giusti per pressare o rientrare. È normale, però, per un ragazzo che sta entrando adesso nel calcio europeo e che deve ancora adattarsi ai ritmi e alla lettura tattica della Serie A.

IL SUO MOMENTO E’ VICINO – La cosa certa è che le qualità ci sono. E non sono poche. Con il lavoro giusto, e con la gestione di Gilardino, potrebbe diventare una delle rivelazioni tra fine autunno e inizio inverno. Il potenziale è evidente, e anche lo staff tecnico lo vede. Quando sarà davvero pronto? Non è ancora al massimo, manca qualcosa sul piano fisico e sui dettagli tattici, ma il momento per integrarlo anche durante le partite “vere” sembra vicino. A piccoli passi, magari entrando dalla panchina, potrebbe iniziare a trovare spazio e fiducia. E il giocatore si sente sempre più parte della squadra, da quando è stato uno dei primi ad andare ad abbracciare Touré dopo la rete con la Cremonese, fino alle storie e i post instagram, più coinvolti in nerazzurro rispetto ai primi tempi.

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.