A Reggio Emilia il Pisa ha cambiato volto con un 4-4-2 che dimostra quanto la squadra stia seguendo Gilardino e, allo stesso tempo, ha ritrovato i gol dei suoi attaccanti.

LE RETI DEGLI ATTACCANTI – La squadra ha ormai assimilato le idee di Gilardino e davanti iniziano a colpire con continuità proprio le punte, dopo i gol di Meister e Nzola. Con il gol del danese al Mapei Stadium il Pisa è salito in doppia cifra sia per punti che per reti segnate, 10, e ha festeggiato il sesto marcatore diverso in questo campionato. Meister ha firmato il suo primo centro in Serie A con una giocata di grande forza: strappo centrale, ingresso in area, finta su Muharemovic e destro secco sul lancio di Moreo. Una scena che ha riportato alla mente la sua rete al Frosinone in B, nell’1-0 della passata stagione. Il reparto offensivo, insomma, si è sbloccato. Oggi il capocannoniere è M’Bala Nzola, arrivato a quota 3 gol (due su rigore) e di nuovo a segno dal dischetto anche contro il Sassuolo. Moreo è a 2 reti, una dal dischetto, entrambe nel 2-2 di Torino. A una marcatura c’è anche Lorran e adesso Meister.

LA TATTICA – Dietro a questi numeri c’è però il lavoro tattico. A Reggio Emilia Gilardino ha proposto dal via un 4-4-2 molto più netto di quello visto contro la Lazio: Tramoni e Nzola in attacco, Calabresi e Angori terzini, Leris alto a destra con compiti più offensivi, tanto da alzarsi in un 3-4-3 in fase d’attacco e il blocco compatto tra le linee. Nel secondo tempo, con l’ingresso di Albiol per Angori, il Pisa è tornato al 3-4-2-1 già visto in altre partite. La squadra si è riassestata con tre difensori, esterni a tutta fascia e tre uomini sopra la linea della palla. Un cambio di abito ormai naturale. Gilardino ha costruito una squadra dove quasi tutti possono ricoprire più ruoli e dove ogni assenza viene coperta senza stravolgere l’impianto. Le dodici formazioni iniziali diverse in altrettante giornate raccontano proprio questo. Pensare che a Reggio Emilia mancavano Akinsanmiro e Marin, oltre allo stesso Cuadrado. Dal punto di vista tattico la squadra è ormai un’orchestra che basa la sua fase difensiva sull’occupazione degli spazi e le marcature, e questo ci fa anche capire che chi non riesce a suonare la stessa musica non può essere considerato all’altezza del compito, come nel caso di Lorran, che ancora non è pronto.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.