Si alza il sipario sulla 29° edizione del Festival Nessiah – Viaggio nell’immaginario culturale ebraico, organizzato dalla Comunità ebraica di Pisa con la direzione del M° Andrea Gottfried, ideatore e fondatore della rassegna e presidente della Comunità ebraica di Pisa, Lucca e Viareggio, e realizzato grazie alla sinergia con una squadra di preziosi partner istituzionali.

Il primo appuntamento del festival – intitolato quest’anno “Voci dai Balcani. Lingue erranti, memorie cantate” – sarà domenica 30 novembre con il gustoso e significativo ritorno dello show cooking (ore 17.30, Palazzo Blu) dei due ‘masterchef della pace’ Tze’ela Rubinstein e Shady Hasbun (entrambi residenti in Toscana ma con radici rispettivamente in Israele e Palestina).

Poi la rassegna proseguirà tra musica, teatro, parola, arte e memoria, fino al prossimo 21 dicembre. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbright.

“Voci dai Balcani” – Per l’edizione 2025, Nessiah guarda a Est, ai territori storicamente attraversati dalla diaspora ebraica dopo l’espulsione dalla Spagna, e sceglie come tema centrale i Balcani, crocevia millenario di lingue, culture, religioni. Una regione segnata da una storia intensa e spesso lacerata, ma anche luogo in cui le tradizioni ebraiche, in particolare quelle sefardite, hanno trovato spazio per radicarsi, fiorire, trasformarsi.

Spiega il direttore artistico Andrea Gottfried: “Il Festival Nessiah 2025 sceglie i Balcani come lente per guardare questioni che ci riguardano da vicino: identità fluide, confini che si spostano, memorie che resistono. Dal canto sefardita di Shirà u’Tfilà alle energie di Balcan Sound, passando per il grottesco di Elias Canetti. Un programma che intreccia storie di esilio, contaminazione e sopravvivenza dove la cultura diventa luogo di confronto e condivisione. In un tempo che tende a semplificare e separare, Nessiah 2025 invita invece a indagare la complessità, a costruire ponti tra memorie diverse, a fare della cultura ebraica un laboratorio di dialogo civile e creativo”.

Nel corso della conferenza stampa, che si è svolta a Palazzo Blu, il direttore artistico Andrea Gottfried ha annunciato anche due significativi fuori programma. Il primo sarà il 20 dicembre in Sinagoga a Pisa: la condivisione con tutta la cittadinanza, le istituzioni e i rappresentanti delle altre professioni religiose cittadine della Festa dei Lumi, un’accensione pubblica che avverrà “in un’ottica di accoglienza e convivenza pacifica, seppur nella diversità delle fedi religiose e del pensiero. Nel complesso contesto internazionale che stiamo vivendo, frutto di una storia millenaria e in cui niente può essere totalmente bianco o nero, noi abbiamo uno strumento potentissimo: possiamo ‘dare il buon esempio’. Piccoli gesti come una stretta di mano o un abbraccio, portatori di un messaggio di inclusione e rispetto. Dal basso possiamo incidere sul nostro futuro”.

Il secondo fuori programma sarà invece il 21 dicembre, a Viareggio: l’ultimo appuntamento del Festival sarà accompagnato dalla riapertura, dopo molti anni, della Sinagoga di Viareggio, restaurata e recuperata,

Tre gli assi della narrazione che saranno declinati nei diversi linguaggi:

La memoria sefardita nei Balcani: esplorata attraverso la musica giudeo-spagnola, i canti liturgici, le testimonianze orali e le tradizioni della diaspora post-1492;
Il pensiero di Elias Canetti: premio Nobel per la letteratura, nato nella comunità ebraica di Ruse, in Bulgaria, simbolo della complessità linguistica e culturale mitteleuropea;
Il Mediterraneo ebraico come spazio di dialogo: da leggere non solo come spazio geografico, ma come luogo simbolico di convivenze, contaminazioni e incontri.

Il festival – curato e prodotto da Officina dei Transiti – si svolge come sempre grazie al contributo di una importante squadra: Fondazione Pisa, Regione Toscana, Comune di Pisa.

“Salutiamo l’apertura della XXIX edizione di Nessiah, un festival che da quasi trent’anni invita il pubblico a scoprire la ricchezza e la complessità della cultura ebraica – sostiene Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa – Quest’anno il viaggio ci conduce nei Balcani, crocevia di lingue, memorie e identità in movimento: un territorio simbolico che ci ricorda quanto il dialogo e la conoscenza reciproca siano strumenti preziosi in un’epoca segnata da divisioni. La Fondazione Pisa conferma il sostegno all’iniziativa, con l’augurio che i vari eventi del programma possano rappresentare un percorso di ascolto, scoperta e condivisione.”

“Anche per l’edizione 2025 Palazzo Blu ospita volentieri il Festival Nessiah, che quest’anno ci porta idealmente nei territori dei Balcani, luoghi simbolo di intrecci culturali – dice Cosimo Bracci Torsi, presidente di Palazzo Blu – È un piacere contribuire a una rassegna che da quasi trent’anni promuove riflessione, apertura e cultura”.

“Grazie a questo appuntamento, che da anni caratterizza gli eventi di grande respiro che si tengono in città – aggiunge Paolo Pesciatini, assessore del Comune di Pisa:, è possibile compiere un ‘viaggio’ che ci conduce alle origini della nostra civiltà. Infatti, rinunciare a conoscere la cultura ebraica con il suo straordinario ‘repertorio’ di simboli, storie, miti, festività, archetipi, ricerche, influenze, tradizioni significa non comprendere pienamente il nostro abitare e pensare il mondo. Come Giacobbe sulla riva del fiume Iabbòq, la ‘lotta’ e il confronto con questo patrimonio di conoscenze ci offrirà benedizioni. In questo Nessiah, nell’edizione scorsa siamo stati accompagnati da Kafka, quest’anno da Elias Canetti, in occasione dei 120 anni dalla nascita, per acquisire una maggiore consapevolezza e attenzione sulla sacralità dei dettagli: il meraviglioso”.

Con il Patrocinio di: UCEI

In collaborazione con: CISE UNIVERSITA’ DI PISA | PALAZZO BLU | TEATRO NUOVO

Info

I PRIMI DUE APPUNTAMENTI

DOMENICA 30 NOVEMBRE

Ore 17.30 – Auditorium Palazzo BLU

Show Cooking | INCONTRO MEDITERRANEO

a cura degli Chef Tze’ela Rubinstein e Shady Hasbun

modera il giornalista Adam Smulevich

Un’esperienza gastronomica e culturale che attraversa il Mediterraneo e si spinge verso i Balcani, sulle rotte delle memorie familiari e dei sapori condivisi: Tze’ela Rubinstein e Shady Hasbun hanno scelto la Toscana ma mantengono salde le loro radici rispettivamente in Israele e Palestina. Attraverso ricette vegetariane originali, creative e profondamente radicate nelle tradizioni ebraiche, musulmane e cristiane del Mediterraneo orientale e dei Balcani, gli chef propongono una riflessione gustativa sul concetto di contaminazione culturale. Il cibo si fa così veicolo di storie e simbolo di convivenza. A guidare il pubblico in questo itinerario del gusto sarà Adam Smulevich, giornalista e autore esperto di identità, migrazioni e minoranze, che dialogherà con gli chef alternando domande, memorie e riflessioni storiche e contemporanee.

A conclusione dell’evento, tutti i partecipanti riceveranno un lunch box con assaggio di Moussaka Balcanica, piatto simbolico che unisce la tradizione greco-ottomana con le varianti ebraiche e levantine, reinterpretato in chiave vegetale per esprimere al meglio il senso di apertura e trasformazione che caratterizza l’intera esperienza.

MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE

ore 18.45 – Gipsoteca di Arte Antica – PISA

Presentazione Libro | LA LINGUA SALVATA

reading teatrale a cura di Evelina Meghnagi

Dai romances spagnoli al tedesco, dalle botteghe bulgare al ‘paradiso zurighese’, l’autobiografia di Elias Canetti.

Con la voce e il canto di Evelina Meghnagi e i commenti di Enrico Di Pastena (ispanista) e Serena Grazzini (germanista), l’incontro propone un percorso originale tra alcune delle più belle pagine del volume autobiografico “La lingua salvata. Storia di una giovinezza” di Elias Canetti (1977). Insignito nel 1981 del Premio Nobel per la letteratura, nel ripercorrere gli anni della sua infanzia e giovinezza Canetti catapulta i suoi lettori e le sue lettrici in un’Europa che fu, partendo dalla Spagna sefardita per arrivare al basso Danubio, e da lì a Manchester, a Vienna e, infine, a Zurigo.

L’incontro e realizzato in collaborazione con il convegno “Il rumore di fondo: insegnare i classici europei in Italia tra scuola e università” (2-4 dicembre, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Università di Pisa).

IL PROGRAMMA PROSEGUE…

DOMENICA 07 DICEMBRE

ore 16.00 – Domus Mazziniana – PISA

Conferenza | BALKAN RHAPSODY

relatore: Roberto Zadik

LUNEDÌ 08 DICEMBRE

ore 21.00 – Teatro S. Andrea – PISA

Concerto | SHIRÀ U’TFILÀ

Balkan Sephardic Music Ensemble (Serbia)

GIOVEDÌ 11 DICEMBRE

ore 21.00 – Teatro Nuovo – PISA

Spettacolo Teatrale | INCENDIO

di Annick Emdin

con Silvia Lazzeri e Francesco Pelosini

DOMENICA 14 DICEMBRE

ore 21.00 – Teatro S. Andrea – PISA

Concerto | HAMBURG KLEZMER DUO

Balcan Klezmer (Germania)

MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE

ore 18.00 – Domus Mazziniana – PISA

Film| TITOS BRILLE (Gli occhiali di Tito)

di Regina Schilling

versione originale con sottotitoli in italiano

SABATO 20 DICEMBRE

ore 21.00 – Teatro S. Andrea – PISA

Concerto | BALCAN SOUND

Orchestra Multietnica di Arezzo (OMA)

Direzione musicale, Enrico Fink

DOMENICA 21 DICEMBRE

ore 18.30 – Palazzo delle Muse – VIAREGGIO

Concerto | QECHÌ KINNÒR

con Enrico Fink e I Solisti dell’OMA

 

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria su eventbright

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.