Due ko di fila tra Champions e Serie A, ma anche il miglior attacco del campionato: Bonny, Lautaro, Thuram e Calhanoglu guidano un’Inter stanca ma piena di qualità, con qualche assenza pesante.
La settimana dell’Inter è stata dura. Prima la sconfitta nel derby con il Milan, poi il viaggio a Madrid per la Champions, chiuso con un’altra delusione nel finale. I nerazzurri arrivano a Pisa arrabbiati, con tanta qualità davanti ma anche qualche crepa fisica e mentale da gestire.
LA CHAMPIONS – La trasferta di Champions ha lasciato il segno. L’Inter ha perso 2-1 con l’Atletico Madrid, punita al 93’ da un colpo di testa di Gimenez dopo aver rimontato lo svantaggio iniziale firmato Alvarez con il gol di Zielinski. Una partita giocata a ritmi alti, con molti duelli e parecchia corsa senza palla, che ha costretto i nerazzurri a spendere tante energie fisiche e nervose a metà settimana. Nel dopo gara dallo spogliatoio è emersa la sensazione di aver raccolto meno di quanto creato.
IL DERBY COL MILAN – Pochi giorni prima era arrivato lo 0-1 nel derby con il Milan. La squadra rossonera di Allegri ha colpito al 54’ con Pulisic, sfruttando una delle poche vere occasioni avute. L’Inter aveva già centrato due pali, con Acerbi e Lautaro, e nel finale ha avuto l’occasione per pareggiare dal dischetto, ma Maignan ha respinto il rigore di Calhanoglu e difeso il risultato fino al triplice fischio. Una sconfitta che pesa per la classifica.
I NUMERI E LA CLASSIFICA – Nonostante questo passaggio a vuoto, i numeri in Serie A restano importanti. L’Inter è al quarto posto con 24 punti, frutto di 8 vittorie e 4 sconfitte. Ha il miglior attacco del torneo con 26 reti segnate, ma ha incassato 13 gol, di cui 8 lontano da San Siro: un dato che mostra una squadra leggermente più vulnerabile in trasferta. Nelle ultime cinque giornate ha raccolto 9 punti, solo due in più del Pisa. Davanti ci sono Napoli e Milan a quota 25, con la Roma capolista a 27 punti, in un gruppo di vertice ancora molto corto.
UN ATTACCO STELLARE – Il reparto offensivo è il vero punto di forza. La rivelazione è Bonny, attaccante potente e generoso, già a quota 4 reti in campionato. Accanto a lui c’è il campione del mondo Lautaro Martinez, anche lui con 4 gol, che resta il riferimento tecnico ed emotivo della squadra. In mezzo al campo Calhanoglu ha già segnato 5 volte, spesso con tiri dalla distanza o calci piazzati, ed è il regista di tutte le manovre offensive. A completare il quadro c’è Thuram, arrivato a 3 reti. È da questi quattro uomini che partono le principali minacce per le difese avversarie.
GLI INFORTUNATI – Il quadro degli infortunati costringe però a qualche scelta obbligata. Il terzo portiere Di Gennaro è fermo per la frattura dello scafoide del polso. A centrocampo pesa l’assenza di Mkhitaryan, alle prese con un risentimento al semitendinoso della coscia sinistra: l’armeno, uscito nel primo tempo di Napoli-Inter, non rientrerà prima di un mese. In difesa si è fermato Palacios per un problema muscolare al retto femorale. Sulla fascia destra resta da valutare Dumfries, bloccato da un risentimento muscolare accusato in nazionale con l’Olanda, che gli ha fatto saltare il derby e lo mette in dubbio per la sfida con il Pisa.



