Il Tar del Lazio ha respinto questa mattina il ricorso contro il decreto del 21 Ottobre che vieta per tre mesi le trasferte ai tifosi del Pisa. Ne aveva dato notizia alcune ore fa per primo Qui News Pisa. Ora il Centro di Coordinamento Pisa Clubs (nella foto Liana Bandini) ha risposto con un comunicato in cui dice di rispettare sul piano formale, ma su cui esprime “fermo dissenso”.

Questa la risposta del Centro di Coordinamento: “Il Centro di Coordinamento Pisa Clubs, pur rispettando le decisioni assunte dalla magistratura amministrativa, esprime fermamente il proprio dissenso in relazione all’ordinanza con cui è stata negata la sospensiva del Decreto del Ministro dell’interno del 21 ottobre scorso, che ha vietato ai tifosi pisani di recarsi in trasferta per i successivi 3 mesi. Il Decreto del Ministro è stato adottato senza alcuna aderenza rispetto ai fatti avvenuti prima della partita Pisa-Verona e, in base a quanto risulta, senza alcun approfondimento sul reale andamento dei fatti stessi. Per questi motivi, percependo – come la stragrande maggioranza della cittadinanza – un senso di profonda ingiustizia, abbiamo portato avanti una battaglia che non è soltanto una battaglia per il tifo nerazzurro ma anche, e soprattutto, una battaglia di civiltà. E’ noto a tutti che in occasione di Pisa-Verona, così come già avvenuto in precedenza, l’ordine pubblico sia stato gestito dai soggetti preposti in modo assolutamente inadeguato. Queste responsabilità non possono certo ricadere su un’intera tifoseria da sempre corretta e al fianco dei più deboli, che negli anni ha saputo lottare contro le più disparate forme di ingiustizia. Il Decreto del Ministro dell’interno impedisce a migliaia di persone di muoversi liberamente sul territorio nazionale e di accedere a luoghi aperti al pubblico, così come sancito dalla Costituzione italiana.
Riteniamo che il sacrificio della libertà di circolazione a fronte di situazioni di assenza di seri rischi per l’ordine pubblico rappresenti un problema reale sia come tifosi che come cittadini.
Come Centro di Coordinamento stiamo valutando la possibilità di proseguire questa battaglia legale in tutte le sedi consentite. Per farlo dobbiamo sostenere delle spese, come già accaduto con l’ordinanza di oggi, che ci ha condannato a pagare una somma (oltre 2mila euro) al Ministero dell’interno. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e invitiamo chiunque voglia aderire, anche simbolicamente, alla nostra iniziativa, con un versamento al Centro di coordinamento IBAN IT65V3608105138245316645323 intestato a Paffi Daniele momentaneamente poi Vi comunicheremo il nuovo IBAN del Centro Coordinamento Pisa Clubs”.
Questo invece il testo della motivazione della sentenza da parte del Tar, pubblicato su Qui news Pisa: “i provvedimenti gravati sono stati assunti dalle Autorità di P.S., Ministro dell’Interno e Prefettura di Milano, Comitato ordine e sicurezza pubblica, a seguito di gravi episodi di violenza accaduti l’8 ottobre 2025 a Pisa in occasione della partita di calcio Pisa Sporting Club – Hellas Verona, valevole per la 7°giornata del campionato nazionale di “Serie A” 2025-2026;ritenuto che i provvedimenti gravati hanno una finalità preventiva e cautelare rispetto al pericolo di nuovi episodi violenza e di turbativa dell’ordine pubblico, in occasione dei prossimi incontri di calcio delle rispettive compagini calcistiche; stabilito che detti provvedimenti risultano essere adeguatamente motivati, anche alla luce delle risultanze istruttorie dedotte dall’Amministrazione; ritenuto, al sommario esame proprio della presente fase incidentale, ed in disparte le considerazioni circa l’ammissibilità degli interventi ad adiuvandum, che non sussistono pertanto allo stato elementi di sufficiente fondatezza del ricorso in esame; considerato, in ordine al prospettato pericolo di pregiudizio per la tifoseria e per la collettività pisana, che esso risulta del tutto recessivo rispetto all’interesse pubblico primario tutelato dalle misure preventive ministeriali qui gravate, che sono state disposte in conformità al quadro normativo vigente e nell’esercizio del potere valutativo ivi attribuito al Ministro dell’Interno; stabilito che pertanto la domanda cautelare non può essere accolta per difetto dei presupposti ex art. 55 c.p.a”

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.