La sfida con il Parma, per il Pisa, porta con sé anche un filo familiare. È quello che lega Gianluigi Buffon, uno dei più grandi portieri della storia, a suo figlio Louis Thomas, giovane attaccante nerazzurro. Due carriere lontane per ruolo e percorso, ma unite da un incrocio continuo fra Parma e Pisa.
Questo articolo nasce e si ispira all’ultima puntata del podcast dell’amico Andrea Chiavacci su Punto Radio, il suo ormai imperdibile e approfonditissimo “Il Chiavacci Racconta il Pisa” che, da anni, ha iniziato prima come finestra indipendente per poi essere ospitato su varie testate, da 50 Canale fino ad arrivare alla collocazione odierna sulla storica radio pisana con sede a Cascina.
Gigi, le origini di tutto. Tutto parte da Gigi, dal suo esordio leggendario. Il 19 Novembre 1995 al Tardini il Parma di Nevio Scala sfida il Milan di Fabio Capello. Scontro diretto in vetta, clima da grande partita, in porta dovrebbe andarci il vice titolare, Alessandro Nista, che la Serie A l’aveva già conosciuta anche a Pisa a fine anni Ottanta. Sui giornali dell’epoca le probabili formazioni lo danno tutti titolare.
Il grande esordio. Poi accade la sorpresa. Quando le squadre escono dal tunnel, fra i pali non c’è Nista ma un ragazzo del vivaio, praticamente sconosciuto al grande pubblico: Gianluigi Buffon, classe 1978, portiere della Primavera. Scala e il preparatore dei portieri Enzo Di Palma lo avevano osservato per tutta la settimana dopo l’infortunio di Luca Bucci. Negli allenamenti nessuno riusciva a segnargli. Alla fine la scelta è stata quella di rischiare il ragazzino.
Genesi di un fenomeno. Il resto è storia. Contro il Milan Buffon para tutto, firma almeno tre interventi decisivi e tiene lo 0-0 contro una delle squadre più forti d’Europa. Il Parma resta in vetta, il campionato lo vinceranno poi i rossoneri, ma quella sera nasce ufficialmente un fenomeno. Da lì in avanti una carriera lunga 27 anni, chiusa dove era iniziata: a Parma, dopo i trionfi con la Juventus e il Mondiale del 2006 con la maglia azzurra.
Il ritorno a Parma e la sfida col Pisa. Il filo con Pisa si riannoda molti anni dopo. Nel 2021 Buffon torna al Parma e affronta il Pisa di Luca D’Angelo al Tardini. Finisce 1-1, con gol di Lucca e Del Prato. Il Pisa vola, arriva da cinque vittorie consecutive, i ducali fermano la corsa nerazzurra. A far discutere è l’esultanza di Lucca, corsa in faccia a Buffon dopo il gol. Il portiere la prende con filosofia: sono cose da campo, episodi che restano nel colore del calcio.
Gigi Buffon, da attaccante a portiere. In mezzo a tutto questo c’è anche un dettaglio che avvicina padre e figlio: il ruolo. Buffon da bambino non nasce portiere. A 12 anni, a Carrara, gioca attaccante. Solo dopo, anche grazie alla passione per il Camerun del Mondiale del 1990 e per il portiere Thomas N’Kono, sceglie la porta. Louis Thomas, invece, quel primo ruolo del padre non lo ha mai lasciato: è una punta.
Louis Thomas, il legame col Pisa. Il legame fra passato e presente si completa oggi con il Pisa. Louis Thomas Buffon ha esordito in Serie A con la maglia nerazzurra a Bologna, nella gara persa 4-0. È entrato anche contro l’Inter all’Arena nel 2-0 per i milanesi. A livello di carte d’identità, il figlio ha battuto il padre: debutto in Serie A a 17 anni e 281 giorni, contro i 17 anni e 295 giorni con cui Gigi si prese il palcoscenico in quel Parma-Milan del 1995.
La Repubblica Ceca. Il nome di Louis Thomas è già conosciuto anche fuori Pisa. Con la nazionale giovanile della Repubblica Ceca – Paese della madre, Alena Šeredová – ha messo in mostra il suo fiuto del gol con due triplette contro Azerbaijan e Irlanda del Nord nelle qualificazioni agli Europei di categoria. Per ora ha scelto la nazionale ceca, senza chiudere nessuna porta per il futuro. Intanto veste l’azzurro del Pisa e cresce all’ombra della Torre.
Parma-Pisa, sfida in famiglia. La sfida con il Parma riporta quindi la famiglia Buffon al centro della scena. Il club che ha lanciato e salutato Gigi chiudendo il cerchio della sua carriera ritrova, dall’altra parte del campo, il figlio che muove i primi passi in Serie A proprio con il Pisa. In tribuna, qualche anno fa, il padre applaudiva il debutto del ragazzo. Oggi le strade si incrociano di nuovo, con colori diversi addosso: il gialloblù nel ricordo, il nerazzurro sul petto.



