Un solo gol nelle ultime otto partite all’Arena e una trequarti mai davvero decollata o falcidiata dagli infortuni: il Pisa arriva a Lecce con più di un interrogativo, ma anche con una pesante responsabilità per Meister, chiamato a tenere in piedi l’attacco nerazzurro.

UN GOL IN OTTO GARE – Il ko con il Parma ha aperto una crepa che i numeri rendono evidente. All’Arena il Pisa ha segnato appena un gol. Troppo poco per una squadra che vuole restare in Serie A senza dover inseguire ogni volta il risultato e la classifica. La sensazione è che non si tratti più solo di un periodo storto, ma che ci siano anche dei limiti. La società, per bocca di Giovanni Corrado, ha ribadito fiducia nel gruppo e negli investimenti fatti, leggendo questa fase come un passaggio complicato ma gestibile. È giusto che il club protegga lo spogliatoio, soprattutto nei momenti difficili. Ma quando produci 54 cross, oltre 30 palloni dentro l’area e alla fine conti appena due conclusioni pulite in porta, il problema non è solo mentale. È anche tecnico, tattico, di caratteristiche.

Tramoni in accelerazione con la Cremonese (Foto Gabriele Masotti)

LA TREQUARTI FANTASMA – Gilardino è di fatto inchiodato al 3-5-2. Non solo per scelta assoluta, ma per necessità. Il 3-4-2-1, cioè il sistema che esalterebbe di più gli esterni e darebbe una linea di rifinitura tra centrocampo e attacco, oggi non è praticabile. La trequarti è un reparto quasi fantasma: Lorran fa fatica ad adattarsi al calcio italiano, Tramoni non ha ancora trovato il passo della Serie A, Stengs ha avuto un gravissimo infortunio e Cuadrado continua a convivere con problemi fisici che lo tengono lontano dal campo. Senza interpreti veri tra le linee, l’unica via resta allargare il gioco e crossare. Il risultato si è visto contro il Parma: tanta pressione territoriale, pochi strappi centrali, nessuno in grado di accendersi tra le linee, creare superiorità, saltare l’uomo e rifinire con continuità. L’attacco vive di palloni sporchi, di seconde palle e di traversoni, spesso prevedibili per difese abituate a difendere l’area. Così anche una giornata da “assedio” finisce con i difensori avversari a spazzare e il portiere quasi mai davvero esposto.

MEISTER, TOCCA A TE – Con la squalifica di Nzola, che complessivamente mancherà a Gilardino per circa un mese, ora il peso dell’attacco in questa delicatissima fase passa tutto sulle spalle di Meister. Il danese è il primo (ma anche l’unico) candidato a prendersi sulle spalle l’attacco del Pisa, almeno tra le linee. Finora ha fatto vedere pochi sprazzi e gli è mancata continuità, anche per i problemi generali della trequarti. Adesso però non ci sono più alibi: serviranno personalità, coraggio nel cercare la giocata e tempi di inserimento in area. Gilardino gli chiederà di alzare il baricentro della squadra, di legare centrocampo e attacco e di provare a incidere anche in zona gol. Per Meister è l’occasione per cambiare la sua stagione e, magari, anche la faccia del Pisa in casa. Poi a gennaio, col ritorno di Nzola e l’arrivo di almeno due attaccanti (come abbiamo raccolto nelle scorse settimane), la musica potrebbe cambiare. Ma adesso tocca ad Henrik.

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Ex collaboratore de "La Nazione" di Pisa fino a marzo 2025. Scrivo anche per Qui News Pisa e collaboro con Punto Radio.