Per quanto siano condivisibili o meno le parole del direttore generale Giovanni Corrado, che ha preferito nel post gara contro Parma e Juventus preservare il gruppo attuale, definendo “difficile” il calciomercato di gennaio, al netto di tutto ci sono tre problemi che non sono risolvibili se non proprio dall’imminente finestra di trattative. Vediamo quali.
PREMESSA – Facciamo una premessa, la società interverrà sicuramente sul mercato con almeno tre acquisti, quattro nella migliore delle ipotesi. Lo ha confermato lo stesso direttore sportivo Davide Vaira ieri, che ha ribadito quanto avevamo già detto nelle scorse settimane: Il Pisa acquisterà due attaccanti e un centrocampista. Forse anche un esterno, ma su questo non abbiamo conferme. La maggior parte dei calciatori che arriveranno proviene dall’estero, mentre la punta, in particolare, dovrebbe arrivare da un campionato di seconda fascia europeo ed è attualmente impegnata anche in una competizione europea.

UNA PALLOTTOLA SPUNTATA – Il Pisa è una grande squadra inespressa, frenata da una mancanza atavica di gol. Da fastidio a tutti e l’unica partita davvero “scivolata via” è stata quella col Bologna, e lì ha inciso anche un’espulsione. Per il resto, anche le grandi hanno dovuto sudare. La Roma l’ha portata a casa di misura, 1-0. Il Napoli ha vinto solo all’ultimo respiro, 3-2. Milan e Lazio non sono andate oltre il pareggio. E contro l’Inter è servita una prova enorme di Lautaro. Gilardino inoltre “ha preso una squadra esordiente per la Serie A e le ha dato uno spirito, un animo”, ci ha ricordato ieri Vaira in sala stampa. Il Pisa non vince quanto vorrebbe, e la strada per la salvezza è dura, ma non esce mai dalla partita. E piace ai tifosi perché lotta su ogni pallone. Purtroppo però è frenato da alcune problematiche.
I TRE PROBLEMI – La squadra ha tre grossi problemi, tutti in attacco. Numeri di una pochezza assoluta. Un gol in casa su nove partite (peggior dato d’Europa), una sola vittoria all’attivo (secondo peggior dato d’Europa assieme alla Fiorentina). Il problema più grande è la mancanza di finalizzazione. Il Pisa è la squadra che in assoluto mette meno uomini all’interno dei 16 metri. Costruisce, crossa, arriva all’ultimo passaggio, ma non c’è nessuno che la metta dentro. Non averlo acquistato d’estate si è rivelato un boomerang. Il Pisa ha infatti il secondo peggior dato nel rapporto tiri/gol, pari al 4,9% delle conclusioni tramutatesi in rete. I nerazzurri sono anche la quarta squadra che tira meno nello specchio (161 conclusioni complessive in 17 partite). Manca inoltre il tiro da fuori. La squadra non ha attualmente qualcuno in grado di calciare con pericolosità dai 20-25 metri. Infine, il saldo dei gol da palla inattiva è ancora fermo a 0, nonostante la squadra sia tra le prime più alte del campionato. Qui il mercato può intervenire almeno in parte: con un attaccante dominante in area o con un centrocampista che mette qualità e tempi sulle punizioni e sui corner.



