Non solo cinema all’Arsenale di Pisa. La Sala Sammartino dello storico cineclub toscano è pronta a ospitare il Teatro dell’Arsenale, il nuovo teatro off di Pisa, con la direzione artistica dall’attore Ubaldo Pantani, allievo di Giorgio Albertazzi e da anni volto conosciuto in tv.

Una nuova sfida per Pantani, che arriva dopo quattro anni di successo della sua Tragicomica, la scuola di teatro nata dall’incontro con l’Arsenale per la formazione di attori e autori che intendono cimentarsi con il linguaggio tragicomico. La stagione teatrale in sala Sammartino sarà anche un’occasione per permettere agli allievi di Tragicomica di entrare in contatto diretto con gli artisti, attraverso un incontro riservato.

In programma un evento al mese per il Teatro dell’Arsenale 2025 – 2026, sei spettacoli di richiamo, noti e apprezzati dal pubblico, che andranno in scena sempre di martedì. Il cartellone 2026 – 2027 si arricchirà anche di show inediti, che sperimenteranno nuove forme espressive.

Si parte il 25 novembre con Speciale Pacciani di e con Alessandro Gori (lo Sgargabonzi), che ci racconta la storia del serial killer più misterioso di sempre in un live di divulgazione criminologica, nonché di interpretazione e rielaborazione dal vivo dei momenti topici del processo a Pietro Pacciani e ai Compagni di Merende. Dal Vanni al Lotti passando per Nesi, Faggi, Butini, Angiolina, Canessa, Sperduto, Ghiribelli e il tipo di Pontassieve con la cartellina sulle ginocchia. Memoriali, interrogatori, arringhe, aste guidamolla, blocconote Skizzen Brunnen, portasaponi Deis e nuove tesi scioccanti plasmate per l’occasione per questa edizione nuova di pacca che di certo non piacerà a Opus Dei, Montedison e rossocriniti del Mugello.

In programma il 16 dicembre Borderline di e con Lara Gallo, un monologo comico che trasforma la scena in un laboratorio di pensieri, paradossi e risate. Un’indagine spiazzante sull’“abitare il mondo”: quel punto preciso in cui ciascuno di noi si colloca per osservare, scegliere cosa pensare e a cosa credere. Si parte da un’affermazione che potrebbe sembrare innocua — il tempo non esiste (lo dice la fisica moderna, mica l’oroscopo) — e da lì si scivola, con passo da funambolə, in un gioco di continui ribaltamenti: scienza e teorie del complotto, filosofia e amore, verità e finzione si rincorrono in equilibrio precario, tra incertezze e lampi di rivelazione. In un’ora di spettacolo che pare durare pochi minuti, Borderline apre e chiude parentesi come se fossero sipari, creando un flusso inarrestabile di associazioni e deviazioni comiche. Alla fine, il pubblico non solo avrà seri dubbi sull’esistenza del tempo, ma scoprirà che la morte esiste eccome. Per quanto riguarda l’amore… meglio parlarne.

La rassegna proseguirà il 20 gennaio con Mi chiamo Norma di e con Francesca Stranieri, liberamente tratto dal libro “Norma Parenti. Testimonianze e memorie” (Edizioni Effigi). Ambientato tra il ventennio fascista e gli anni della Seconda Guerra Mondiale, il monologo ripercorre la vita della partigiana Norma Parenti, giovane donna che abbracciò fin da subito i valori della democrazia e dell’uguaglianza. Valori che la portarono a fronteggiare con coraggio soprusi, ingiustizie e occupazione nazifascista, sempre a fianco della sua comunità. Mi chiamo Norma è un viaggio nella Massa Marittima di quegli anni: tra ideali, battaglie, incontri che aprono il cuore e altri che aprono gli occhi. Un racconto che alterna tenerezza e crudezza, sarcasmo e amore, per non dimenticare ciò che è stato e trasmettere quella memoria alle nuove generazioni. Un invito, oggi più che mai necessario, a non smettere di ricordare. Una produzione Ammiraglio Produzioni.

Appuntamento per il 17 febbraio con Cardio Drama di Giulia Lombezzi con Tomas Leardini, spettacolo semiserio su un organo quasi perfetto. Liberamente tratto dai libri di Claudio Cuccia, primario di Cardiologia della Fondazione Poliambulanza di Brescia. Chi ha voglia di parlare di malattie?  Solitamente, nessuno. Finché non succede, meglio non pensarci. Questa storia però è ambientata proprio in ospedale. Tre personaggi lo abitano, lo subiscono, lo raccontano. Cardio drama prova a ridere di un mondo complesso e tragicomico, un labirinto al neon di contraddizioni e speranze. Scritto insieme al cardiologo Claudio Cuccia, questo spettacolo vuole narrare e rivoluzionare il rapporto fra medici e pazienti, fra eretti e distesi, fra malattia e malato, che mai, ma proprio mai, dovrebbero essere confusi.

Il 31 marzo sarà la volta di Il figlio riuscito di e con Paolo Cioni. È soprattutto il racconto dolce e un po’ spietato di un figlio qualsiasi che vive la sua personale catarsi esistenziale in seno alla propria famiglia. In scena scorrono, nelle parole e nel corpo del protagonista che le attraversa, gli episodi più significativi di vite comuni, e comunemente vissute in balìa degli eventi. Lo spettacolo è il tentativo di rispondere a una curiosità quasi antropologica: quando in una famiglia si insinua lo spettro della malattia dal nome più spigoloso ed evocativo di sventura dei nostri tempi, l’Alzheimer, cosa accade in chi ne viene travolto? Nel nostro caso ogni punto di riferimento sembra dissolversi e ciascuno mette in pratica le proprie personali strategie di sopravvivenza, la realtà che era così familiare si deforma prendendo una piega surreale e grottesca, in cui il protagonista si muove cercando goffamente un equilibrio. È una strenua lotta tra un passato quasi “mitologico” e un futuro incertissimo. Chi vincerà? Paolo Cioni affida alle parole del suo alter ego una confessione, una cerimonia voodoo, la battaglia contro il vuoto che sempre lascia chi se ne va.

La rassegna si chiuderà il 28 aprile con Lievito di e con Stefano Giolli. Un pasticciere, un Lievito madre e una vita che passa tra ansie, figuracce e crostate. In questo monologo esilarante e sincero, Stefano Giolli racconta la sua battaglia contro le paure quotidiane: dalla visita militare, al panico, alla sala parto, passando per fidanzate impossibili e viaggi disastrosi. Tra battute fulminanti e momenti toccanti, “Lievito” è il racconto di chi prova ogni giorno ad essere perfetto, nella maturata convinzione che forse basterebbe smettere di voler “lievitare” sempre a puntino.

TEATRO DELL’ARSENALE

Programma Stagione 2025 – 2026

INFOBIGLIETTI

050.502640

info@arsenalecinema.com

sito

25 novembre

SPECIALE PACCIANI

di e con ALESSANDRO GORI (LO SGARGABONZI)

16 dicembre

BORDERLINE

di e con LARA GALLO

20 gennaio

MI CHIAMO NORMA

di e con FRANCESCA STRANIERI

17 febbraio

CARDIO DRAMA

di GIULIA LOMBEZZI con TOMAS LEARDINI

31 marzo

IL FIGLIO RIUSCITO

di e con PAOLO CIONI

28 aprile

LIEVITO

di e con STEFANO GIOLLI

 

Commenti

Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.