Grande attesa alla Nunziatina di Pisa per la serata promossa insieme all’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda, che martedì 24 giugno, alle ore 21,30, porterà al giardino in centro storico il film pluripremiato e proiettato in tutto il mondo Bandidos e Balentes – Il codice non scritto, di Fabio Manuel Mulas.
Siamo nella Sardegna anni ’50. Il film racconta episodi ambientati in un paese non definito dell’entroterra, legati alla faida e al banditismo di quegli anni. In un susseguirsi di colpi di scena, si passa da fatti di vita quotidiana dell’epoca, a scene che descrivono alcuni sequestri avvenuti in quel periodo. Attraverso il racconto ci si immerge in una natura spettacolare, dove i monti dell’entroterra la fanno da padrone, dove i rifugi dei banditi sono le domus de Janas ed i classici Pinnettus. La figura della donna legata al matriarcato ha un ruolo importante, infatti tutto ruota attorno alla figura di Mintonia, vedova e madre di Angheledda e Bobore, con i quali dà l’avvio alla faida. Lei stessa è vittima di tale piaga, avendo perso marito e figlio per mano di alcuni banditi. Il finale aperto lascia al pubblico una libera interpretazione e riflessione sull’atteggiamento dei protagonisti, che a un certo punto prendono una decisione che stravolgerà la loro vita.
“Il film è un racconto corale che intreccia storie vere, leggende e sentimenti viscerali – dichiara Sandra Capuzzi, presidente dell’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda – una narrazione potente, che mette in luce le dinamiche dell’anima isolana e il valore della memoria collettiva. Un’occasione unica per chi desidera conoscere la Sardegna più autentica, quella lontana dagli stereotipi. Siamo contenti come associazione di riproporre la proiezione del film. Siamo da sempre punto di riferimento per la comunità sarda nella nostra città e da anni siamo impegnati nel far conoscere la cultura, le tradizioni e l’identità della Sardegna attraverso iniziative culturali, incontri, mostre e momenti conviviali. La proiezione di Bandidos e Balentes rientra nel nostro impegno costante per creare ponti tra la Sardegna e il territorio toscano. Ogni iniziativa è un invito a scoprire una Sardegna autentica, lontana dai cliché, e un’occasione per ritrovarsi, conoscere, dialogare. Siamo aperti a chi ha la Sardegna nel cuore, che sia per nascita, per passione o per semplice curiosità perché la passione per la cultura della nostra terra cresce solo se viene condivisa”.