Copertina del libro dedicato a Viviani edito da Ets

Nel Giugno del 1963 Viviani fu proclamato “cittadino benemerito pisano” con questa motivazione ufficiale: «A Giuseppe Viviani, artista che ha saputo raggiungere nella sua produzione maturatasi sempre più attraverso gli anni quella “circular melodia”, segno sicuro di genio, di lirismo,di fantasia, di umanità che vibrano nelle linee e nel colore dei suoi quadri, incisioni e disegni donde si eleva chiara la voce che l’arte ed i valori dello spirito sono la musicale necessità dell’ansia meccanica della nostra era».

Non tutti sanno che due anni dopo, alla sua morte avvenuta nel 1965, Giuseppe Viviani venne sepolto nella bellissima chiesa di San Francesco, e con lui la sua fedelissima doppietta, compagna di tante amate battuta di caccia. Queste e altre curiosità potrete apprenderle grazie  allo sbocciare in città di fior fiore di iniziative per ricordare quello che fu uno dei massimi artisti del novecento, soprattutto per quanto riguarda la sua opera come incisore.

La vita di Viviani non fu facile: perse infatti il padre all’età di due anni e dovette trasferirsi insieme alla madre presso il nonno, un ortopedico che fabbricava arti finti, oggetti che devono essersi impressi nella memoria dell’artista bambino, tanto che poi li inserì in molte sue opere. Fino alla Seconda guerra mondiale svolse numerosi e diversi lavori, senza mai però abbandonare la sua attività artistica. (Wikipedia)

Sui lungarni prende forma un triplice allestimento sull’artista: insieme alle esposizioni già aperte al Museo delle Grafica di Palazzo Lanfranchi e alla Chiesa della Spina, dal 24 febbraio alle 18 apre a Palazzo Blu la terza parte della mostra-tributo al pittore e incisore pisano, Giuseppe Viviani, morto nel 1965.

La prima parte dell’allestimento è stato inaugurato a dicembre a Palazzo Lanfranchi, dove sono ospitate una trentina di incisioni, provenienti dal “Gabinetto disegni e stampe” dell’Università. A gennaio, invece, un’altra porzione dell’allestimento è stata aperta presso la Chiesa della Spina, lungo un immaginario percorso alla scoperta di Viviani e della città.


Un percorso che consigliamo vivamente per conoscere un pezzo della nostra storia che ci porta a conoscere meglio chi fu capace di trasformare in originali immagini la sua personale visione del mondo, con una particolare predilezione per la vita del litorale pisano che ben conosceva.

Ricordiamo infatti che Giuseppe Viviani visse per molto tempo a Marina di Pisa, ed alla morte, seguendo le sue ultime volontà, le lastre originali delle sue opere furono gettate in mare al largo del suo litorale.

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Elisa Bani
Direttore responsabile di Sestaporta.news. Giornalista pubblicista ha lavorato dieci anni a PuntoRadio come redattrice e speaker. Collaboratrice per il quotidiano La Nazione, ha inoltre diretto l'ufficio stampa dei Comitati territoriale e regionale dell'ente di promozione sportiva Uisp.